soleggiata
con 19 gradi centigradi. Qui la gente non parla molto inglese e per laverita'
neanche io lo parlo molto. Pero' diciamo che la lingua madre e' il portoghesee
qualcosa riesco a capire. Mi porto in centro con un vecchio bus di linea: ile
numero 700. Non c'e' in giro un cane; sono tutti allo stadio. Cammino con
fatica un po' per il centro; non c'e' molto da vedere e per di piu' cosi' a
occhio non mi sembra la citta' piu' sicura del mondo. Mi muovo molto
abbottonato tenendo la telecamera e la macchina fotografica sotto il giubbino
le tiro fuori per pochi secondi nel momento del bisogno, per immortalare lalampada
storicita' del momento. La gente e' disponibile. Si vede che c'e' molta
poverta´. Qui di turismo neanche l'ombra, pero' incrocio il genio della
di turno che va in giro con la macchina fotografica al collo in bellaevidenza,
che tradotto in una parola significa "DERUBATEMI". Ben presto mi stanco.C'e'
troppo da camminare, di bici neanche l'ombra e quindi mi porto alla stazionedi
bus e prendo il bus n. 705, che mi riporta al lussioso Aereoporto didegrado
Montivideo, lontano circa 18 km dal centro. Passo in periferia dove il
e la poverta' si fanno evidenti.
Nessun commento:
Posta un commento