Dopo una buona notte di riposo e un'ottima colazione esco con la bicicletta
direttamente dall'ottimo ostello in centro, pulito e confortevole.
La bici non frena molto,e' una graziella antica ma quel che importa e' che e'
una bici con 2 ruote. Mi getto sulle piste ciclabili della capitale che corrono
a zic zac, a 2 corsie con un su e giu' continuo, e uno zic zac incredibile in
mezzo alla strada principale. mi confondo tra i pochi cileni che utilizzano la
bici e ben presto mi ambiento ai ritmi di Santiago, che non apppare molto
caotica, ma che presenta un inquinamento fortissimo a causa delle alte ande non
lontane che non lasciano passare l'aria. Le piste ciclabili, poi terminano e io
mi adatto alla strada salendo e scendendo dai larghissimi marciapiedi un po'
dissestati. Porto il casco, perche' me lo ha dato quello dell'ostello ed e'
quello leggero che usano i corridori e questo mi fa sentire un atleta come ai
tempi d'oro. Il centro non e' male. Si vedono alcuni turisti. Anche se
l'inglese non e' molto usato qui. Se ti allontani leggermente dal centro invece
il degrado aumento e i volti cambiano diventando sempre piu' poveri. E' poco
trafficata Santiago e con la mia bicicletta mi trovo a mi agio e cavalco quindi
per un po' l'onda dell'entusiasmo. La gente e' sempre molto disponibile con me
mi fornisce le informazioni nella loro lingua abbastanza comprensibile.
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