DA OGGI, SU QUESTO BLOG, ANCHE I COSTI DEI VOLI PER RAGGIUNGERE LA CINA, CON L'INDICAZIONE DELLE COMPAGNIE AEREE.

Nella pagina “CONSIGLI PER VIAGGI FAI DA TE”, riporto il file in excel denominato “TARIFFE VOLI” aggiornato ad oggi delle Tariffe minime di alcuni voli di Tutto il Mondo con l’indicazioni delle Compagnie Aeree che le praticano.
  • Nella Colonna A trovate l’Aereoporto di partenza;
  • Nella Colonna B trovate l’Aereoporto di arrivo;
  • Nella Colonna C trovate il prezzo minimo del volo andata e ritorno tutto compreso (tasse aereoportuali, spese varie, eventuali spese per prenotazione con carta di credito ect). Questo prezzo è riferito a periodi di bassa stagione, a volte in giorni feriali. Logico dedurre che se si riesce a spuntare un prezzo inferiore a questo, si è fatto un bel affare.
  • Nella Colonna D trovate la data in cui ho avvistato il prezzo minimo per quella tratta;
  • Nella Colonna E trovate  alcune delle Compagnie Aeree che hanno praticato o che stanno praticando quel prezzo minimo succitato o cmq, di poco oltre lo stesso;
  • Nella Colonna F, sono riportati gli Aereoporti dove avvengono eventuali scali. Se la  casella è vuota il volo è diretto;
  • Nella Colonna G, ci sono: note varie ed eventuali.

Per trovare quindi tutte le informazioni succitate è necessario selezionare, la colonna B e optare per l’opzione “Modifica” e poi “trova”, digitando il nome dell’Aereoporto di Arrivo.
Ti escono quindi queste informazioni relative alla località di arrivo da te prescelta:
  1. L’Aereoporto di partenza;
  2. la tariffa minima trovata per ogni tratta;
  3. la data in cui è stata avvistata quella tariffa;
  4. Le Compagnie Aeree che praticano quella tariffa;
  5. Eventuali scali;

SVOLTA EPOCALE: EASY JET RIESCE A PENETRARE ATTRAVERSO L’INVALICABILE MURO ISLANDESE.

E’ stato il Balba a comunicarmi la notizia in una calda serata estiva di metà Giugno: Easy Jet è riuscito incredibilmente a penetrare nell’invalicabile muro Islandese, portando per la prima volta nella Storia una Compagnia Low Cost nell’Incredibile Islanda, uno Stato fantastico dove all’occhio di noi Italiani, tutto appare perfetto e la natura domina. Ora che easy Jet è arrivato fino lì tutto cambia e sicuramente il Turismo potrà aumentare in misura esponenziale. Chissà quanta gente aspettava questo momento epocale. Per ora l’unico collegamento disponibile è:

LONDRA LUTON – REYKJAVIK (ISLANDA)
prezzo minimo Andata e Ritorno di Euro 90,00, tasse comprese.

Quindi per ora ci pensa Ryanair con poche decine di Euro a portarti all’Aereoporto di Londra-Stansted dovo successivamente bisogna spostarsi all’Aereoporto di Londra Luton dove Easy Jet ti conduce in Islanda.
Per il momento questa risulta di gran lunga la soluzione più economica per raggiungere l’Islanda.
Comunque rimango convinto che in futuro Easy Jet, potrà raggiungere l’islanda anche da altre Città Europee, magari dall’Italia e con prezzi ancora più competitivi, sperando magari un giorno anche la compagnia Ryanair possa seguire l’onda Easy Jet.

E’ TUTTO FINITO: SI TORNA A CASA.


Arrivo all’Aereoporto Internazionale Antonio Carlos Jobim, alle ore 19.00 del Giorno Lunedì 04/06/2012, giusto in tempo per prendere l’aereo strapieno delle ore 22.35 della compagnia Tap Portugal (540 Euro A/R Milano Malpensa – Rio de Janerio), che parte puntuale più che mai. Come all’andata il gelo cattivo all’interno dello stesso mi accompagna per 10 ore fino a Lisbona dove giungo poco primo di mezzogiorno del 05/06/2012. Da lì un altro Aereo della stessa compagnia delle ore 14.15, in poco meno di 3 ore mi riporta in Italia, all’Aereoporto di Malpensa, dove un bus della compagnia Malpensa Express (7,5 Euro one way ticket) in circa 45 minuti mi riprta alla Stazione centrale di Milano. Lì prendo un treno regionale per Chiari e poi alle ore 21.30 in punto ecco il ritorno a casa. Ho scorrazzato per circa 18 giorni in lungo e in largo per parte del Sud America, passando attraverso, diversi popoli, frontiere, culture, fusi orari, monete, Governi, emozioni, ect. Sicuramente il Viaggio più bello della mia vita che mi lascia molto.  

 

IL MIO ULTIMO GIORNO DEL VIAGGIO LO PASSO A RIO DE JANERIO.


Mi alzo abbastanza presto e con la Metropolitana dalla Stazione di Ipanema/Gal Osorio (3,10 real una singola corsa ma esistono più tessere ricaricabili che consentono di ottenere dei prezzi migliori se la metro viene utilizzata con una certa frequenza magari insieme al tram ed al bus), mi porto in centro dove dominano gli alti grattacieli e dove non noto nemmeno un turista. Non c’è tantissimo da vedere e poi non avendo trovato una bicicletta mi stanco ben presto e quindi torno in Ipanema dove vado all’estremità settentrionale dell’omonima Spiaggia in cui sorge il Forte di Copacabana. Il Sole picchia forte, la temperatura supera di gran lunga i 30°. Passo lì gli ultimi scampoli, ma poi il mio tempo si esaurisce. Torno all’Ostello al Piratas de Ipanema Guesthouse, saluto il Proprietario e mi porto in Rua Francisco Otaviano, davanti alla Igreja da Ressurreicao, dove c’è un cartello blu e nero, senza nessuna pensilina che rappresenta la fermata dell’Autobus per l’Aereoporto Internazionale Antonio Carlos Jobim, ubicato a nord rispetto alla Città di Rio de Janerio. L’autobus blu della Compagnia Premiun Autoonbus, che riporta sul parabrezza l’itinerario “Ipanema, Aereoporto Internazionale” e il prezzo “12 real” passa ogni 30 minuti, in Ipanema, lungo Av. Viera Souto (la strada che costeggia la Spiaggia) e Rua Francisco Otaviano; in Copacabana in Av. Atlantica  (la strada che costeggia la Spiaggia), in Botafogo, in Flamengo, in Catete, in Gloria, all’Aereoporto Nazionale, in adiacenza al centro e poi prosegue verso l’Aereoporto Internazionale. Attenzione che nel fine settimana questo tragitto può variare leggermente spostando le fermate dalla strada adiacente la Spiaggia a una delle strade interne. Logicamente il bus percorre lo stesso percorso in senso inverso e cioè dall’Aereporto a Ibanema. Per poter salire sullo stesso bisogna chiamare la fermata con il braccio teso, altrimenti l’autista non si ferma. L’intero tragitto a seconda del traffico dura da 1 a 2 ore, perché, anche se i km sono pochi, le fermate sono molto numerose. 

 

LA MIA NOTTE SULL’AMACA AL PIRATAS DE IPANEMA GUESTHOUSE, IN RIO DE JANERIO.


Ritorno in serata all’Ostello al Piratas de Ipanema Guesthouse, ubicato nella zona più Chic di Rio de Janerio, in Ipanema, a circa 250 mt. dall’omonima spiaggia e a circa 250 mt. dalla da Copacabana Beach. Un Ostello molto particolare e molto carino in cui le tavole da surf sono utilizzate come sedie. L’attrazione è però rappresentata da un gigantesco e bellissimo cane nero, buono come il pane che scorrazza liberamente in mezzo agli ospiti come una vera e propria Star. A causa della ottima posizione e della grande economicità dell’Ostello, esso risulta pieno ma il Proprietario gentilmente mi offre lo stesso un posto per dormire sull’amaca (15 real).  Passo pertanto l’ultima mia notte in Brasile sulla stessa, riposando molto bene e caricandomi come una molla pronto per l’ultimo giorno da passare in Sud America.

CHI LO AVREBBE MAI DETTO CHE IO UN GIORNO AVREI ASSISTITO AL TRAMONTO DI COPACABANA, IN RIO DE JANERIO.


Giungo in Copacabana alle 17.00, giusto in tempo per assistere al tramonto. Il lungo mare e´ pieno di gente in bici, roller, ect. La spiaggia risulta ancora satura di persone che trascorrono gli ultimi scampoli di luce. Il sole poi cade velocemente lasciando spazio alla Luna piena, che illumina la notte di Copacabana. Grandi emozioni. 

ORA LA FOTOGRAFIA DEL CRISTO RENDENTORE DI RIO DE JANERIO, CHE AVEVO SUL DESKOP DEL COMPUTER E´DIVENUTA REALTA´.

Arrivo alla stazione dei bus Novo Rio alle 4;50 di Domenica mattina e 
logicamente non oso uscire dalla stazione dei bus fino alle 7;00 di mattina. 
Dentro la stazione la sicurezza e´ ottimale. Nonostante l'ora pullula di gente e 
di polizia che ti sveglia solo se pieghi la testa appoggiandola sull´altra 
seggiola come ho fatto io per tenere lo zaino sotto la testa in modo che non me 
lo rubino mentre chiudo gli occhi. Alle 7 abbondanti prendo un bus per IPANEMA, 
la zona piu´chic di Rio de Janerio, dove ho scelto di passare la mia ultima 
notte in Brasile. Arrivo all´oSTELLO ma il padrone mi dice che devo stare 
almeno due notti per avere un letto. Ma io insisto e riesco a strappare in 
extremis almeno un'amaca, in un posto semicoperto. Poi parto per il Cristo 
Redentore. Prendo il 484 e poi il mini bus e poi tanta coda e poi un'altro 
minibus e poi l'ascensore e poi le scale mobili ma alla fine arrivo in cima dove 
e´ubicata la statua del Cristo Redentore di Cordovaro. E´pieno di turisti, il 
sole brucia e il panorama e´ incredibile: 
uno spettacolo inimmaginabile davanti 
ai miei occhi. Sotto i miei piedi la incredibile Rio e sopra la mia testa 
l´immensa statua dove sotto cé una bellissima cappella dove si sta tenendo una 
veglia di preghiera.   

IL NOLEGGIATORE DI BICI DI TIRADENTES E´UN BU OM E MI LANCIA VERSO RIO DE JANERIO.

A Tiradentes, il noleggiatore di bici che ha la faccia da Bu Om, si offre di 
recuperarmi il biglietto per Rio de Janerio, ma alla fine il bus diretto 
notturno e´completo anche perche´e´sabato sera. C´e´bosogno di una connessione 
e quindi si offre di accompagnarmi, insieme alla moglie e alla bimba di un 
anno,  alla stazione dei bus di San Joau del Rei dove mi acquista i 2 biglietti 
necessari per giungere a Rio. Parla un ottimo inglese. E´stato davvero gentile 
e si e´rivelato un Bu Om e rimarra´ impresso nella mia memoria.

A TIRADENTES, SPLENDIDA CITTA´ COLONIALE E´FESTA GRANDE.

Con un bus di linea giungo a Tiradentes. Le strade lastricate e la Piazza in 
mezzo alle case basse e colorate pullolano di Brasiliani in festa per Santa 
Trinita´. Noleggio una mountainbike e mi unisco anche io alla festa. La strada 
che porta al Santuario e´piena di bancarelle che vendono ogni ben di Dio. Sopra 
si celebra la messa che viene divulgata anche all´esterno perche´l´interno 
e´strapiena; Vivo questa bella giornata molto calda di sole scorrazzando con la 
bici nelle strade scivolose. Cé´anche un treno d´epoca a carbone che attira 
l´attenzione di molti. Pero´alla fine la notte giune impetuosa.
 

IO A SAN JOAU DEL REI SONO PASSATO DI LI PER CASO.

Alla fine parto per un´altra citta´ coloniale, ma per raggiungerla necessito 
di una connessione obbligata. Giungo quindi a San Joau del Rei dopo 4 ore di 
bus e passo in questa cittadina che non ha molto da offrire dei bei momenti. 
Logicamente di turisti nenache l´ombra e gia´ che ci sono prendo l´occasione 
per dire che dallínizio delo viaggio non ho incrociato neanche un italiano e 
pochissimi stranieri comunque.

MARIANA, STUPENDA CITTADINA COLONIALE

Dopo il temporalone mi sposto nella vicina Mariana ubicata a soli 14 km da 
Ouro Preto. Affacinante anche questa con la strada che sale ripida conducendo 
alla Camera del Municipio e a delle chiese stupende. Dall'alto il paesaggio 
e´incredibile e in un lampo arriva il tramonto, che rende ancor piu 
incantevole l'tmosfera tranquilla.

IL TEMPORALONE INCATTIVITO GIUNGE ALL´IMPROVVISO SU HOURO PRETO.

Ben presto, giunge il pomeriggio a Houro Preto e con lui il temporalone che 
arriva veloce da est. Mi riparo sotto un balcone. Fulmini e lampi ad un passo 
dal mio destino. Pioggia incessante. Le strade diventano dei fiumi 
impraticabilli. La vita si ferma per quasi un´ora ma poi tutto passa e la vita 
riprende nei suoi normali ritmi.

SECONDO ME TROVARE UNA BICI A NOLEGGIO A HOURO PRETO E´ COME RECUPERARE UNA BARCA A COCCAGLIO

Arrivo  il mattino presto A Houro Preto, e mi porto nel suo centro storico, 
inserito dall´Unesco Patrimonio dell´Umanita´, con un taxi. Anche questa e´una 
bellissima citta´ coloniale, molto ben tenuta. Mi porto, subito all´ufficio 
turistico per chiedere una bici e loro mi indirizzano ad una agenzia di sport 
estremi che, dopo avermi chiesto come sempre perche´voglio la bicicletta in un 
centro storico pieno di salite e di strade lastricate e scivolose,  si 
informano gentilmente per trovarne una: fanno un sacco di telefonate ma niente 
da fare la bici non si trova neanche a pagarle oro. Allora mi riporto nella 
poazza principale dove rimango per parecchi minuti e osservo che ci sono 2 
persone con la bici in tutto Ouro Preto. E allora alla prima occasione li fermo 
e gli chiedo se me la noleggiano. Loro non parlano inglese e probabiblmente non 
capiscono niente della mia richiesta ma alla fine cio´ che capisco io e´ che 
la bici non la mollano da sotto il sedere neanche a sparagli. Affranto, visito 
la citta´ spostandosi con i bus. E´ un peccato perche´ cosi´ riesco a visitare 
solo una parte di questa stupenda citta´ coloniale dove i vicoli lastricati e 
stretti scendono e salgono continuamente offrendo uno spettacolo incredibile.

BELO HORIZZONTE: LA TERZA CITTA´ PIU´ GRANDE DEL BRASILE


Da Paraty prendo un bus per Rio de Janerio e poi un altro per Belo Horizzonte. 
Grande Belo Horizzonte costruita selle colline adiacenti. Non cé´molto da 
vedere, di bici neanche a parlarne e quindi cambio aria velocemente.

OSTELLO INQUIETANTE MA ALLO STESSO AFFASCINANTE A PARATY.

Una volta giunto a Paraty mi  dirigo verso l´ostello piu´vicino alla stazione 
degli autobus che tra l'altro e´attaccato al negozio di noleggio di bici ed 
e´anche all'inizio del centro storico. Quindi perfetto per me. Lo trovo subito, 
suono ma non risponde nessuno. E gia questo e´strano visto che la reception 
e´data 24ore su 24. Pero non mi preoccupo piu´ di tanto e chiedo al negozio 
accanto il quale mi dice che fra poco arriva il gestore. Attendo seduto sulle 
scale; Dopo qualche minuto arriva un personaggio strano che parla solo 
portoghese ma io non lo capisco; Alla fine mi apre lo stesso e mi fa salire e 
comprendo che comunque non e´ il padrone ma un semplice ospite e che il padrone 
arriva domani. Cmq  mi da lo stesso la chiave della camera dove sono io da solo 
e ci sono 5 letti vuoti senza lenzuola solo con le coperte. 3 letti sono 
addirittura a castello che per raggiungere il terzo devi avere avere 
frequentato il corso base di alpinismo e aver ottenuto il relativo attestato; 
Lascio lo zaino nella mia camera e chiudo la stanza con la chiave ed esco per 
visitare la citta´. Quando torno entro ed e´tutto buio e ci sono accese delle 
candele in ogni stanza tranne che nella mia dove cé´una candela spenta che 
accendo ucon le altre; Di elettricita´nenche a parlarne, di acqua 
neanche l´ombra; Sono solo in tutto l´ostello. e´con quelle candele accese 
l'átmosfera e´spetrale ma affascinante alla fine vado a dormire ma a causa 
della finestra aperta e della candela accesa le zanzare la fanno da padrone 
resistendo anche all´autan; Mi massacrano ma alla fine l´alba arriva in mia 
salvezza immettendomi obbligatoriamente in un altro giorno. 

EMOZIONI GRANDI PERCORRERE IN MOUNTAINBIKE LE STRADE LASTRICATE DI PARATY (BRASILE).

Arrivo nel primo pomeriggio a Paraty dopo 6 ore circa di autobus. Subito 
noleggio una mountainbike. Anche stavolta come in altre occasioni il tipo mi 
spiega tutti i percorsi fuori strada che ci sono nei dintorni di Paraty. 
Allora gli spiego che a me la bici serve per fare quello che gli altri fanno a 
piedi. Mi dice che e´scomodo andare in bici sui lastriconi scivoloso e che è 
anche pericoloso e sarebbe meglio andare a piedi in centro. Insomma un sacco di 
storie perche alla fine la gente fa fatica a capire che a me la bici serve per 
spostarmi e non per divertirmi nel fuori strada come fa il resto del mondo. Cmq 
alla fine la ottengo e parto alla scoperta della citta. Passo quasi una 
giornata intera sui vialetti lastricati, in mezzo alle case basse e colorate,  
ai tanti negozietti che vedono di tutto e di piu´ e al porto con le barche di 
tutti i colori. Non cé 
tantissima gente per le strade e si risulta immersi in 
una atmdsfera surreale. Poi giunge velocemente la notte perche´ non lo ho mai 
detto prima ma in sud America fa buio alle 17;30 on questa stagione. Un´altra 
cosa che ho sempre omesso di dire e´ che faccio un sacco di errori di 
ortografia perche´scrivo con computer impossibili da utilizzare dove mancano i 
tasti, sono scoloriti, bisogna battere piu´ volte sullo stesso tasto e poi non 
ho tempo di correggere l'ortografiia in quanto, dietro di me ho la fila di 
persone che aspettano di utilizzare il computer. Cm tornado a Paraty la notte 
scende i çamponi che emanano luce gialla rendono látmosfera ancorta oiu´unica. 
La gente e´molto ospitale e la San Paolo severa e´gia´un lontano ricordo. Qui 
grazie al turismo e alla pesca le condizioni di vita appaiono molto migliori.

SAO PAOLO, UNA DELLE METROPOLI PIU´GRANDI AL MONDO.

Prendo un bus della Compagnia Pluna da Foz di Uguazu (161 real), alle 18.45 
che in 16 ore mi porta alla stazione dei bus di Sao Paolo. Gigantesca. Da li´ 
con la metro (3 real) e poi a piedi raggiungo l´ostello dove noleggio una bici 
(15 real). Parto quindi per la visita della citta´. Il traffico e´ incredibile. 
Nessuno parla Inglese, solo Portoghese che e´piu´ difficile da capire rispetto 
allo Spagnolo. Mi getto nel traffico. Non cé´in giro nessuno in bici. Fa 
caldissimo ma procedo con lo spolverino per tenere nascosti telecamera e 
macchina fotografica. Di turisti neanche uno. Diseredati  ovunque, stesi in 
terra sopratutto nella piazza principale. Polizia armata dappertutto. 
Tantissima poverta´in mezzo ai tantissimi grattacieli della citta´. Mi muovo in 
punta dei piedi sulla mia mountaibike ammortizzata, fotografando solo 
l´essenziale. Passo un´intera giornata a Sao Paolo, poi la notte arriva presto 
e alle 18 rientro in Ostello, dove le ragazze portroghesi mi offrono un 
arghile´. Io ringrazio ma rifiuto.  Dormo al Global Hostel (34 real), molto 
bello e accogliente. Domani alle 8 un bus mi portera´ a Paraty.  

PERICOLO FRONTIERA BRASILIANA

Da Port Iguazu´ prendo un bus di linea (8 pesos), per Foz Iguazu´ (Brasile). 
Alla prima frontiera (quella argentina) l´autista si ferma e tutti scendono per 
farsi controllare o timbrare il passaporto. Ma alla seconda (quella brasiliana) 
l´autista non si ferma dimenticandosi che cé anche un europeo sul bus. Allora 
mi accorgo e gli intimo di fermarsi.  Faccio cosi timbrare il mio passaporto, 
salvandomi la faccia ed evitando che all´uscita dal Brasile mi accusino di 
essere entrato clandestinamente.  Il pulman intanto se ne va lasciandomi solo 
come un cane alla frontiera ma questo e´solo un dettaglio perche´prendo il bus 
successivo che mi porta alla stazione urbana di Foz di Iguazu. Da li prendo 
un´altro bus (2,5 real) che in breve mi conduce alla stazione centrale dei 
bus. 

CHE SPETTACOLO LE CASCATE DI IGUAZU´; MA QUANTA FATICA.

Eccomi giungere con un bus di linea (20 pesos, 18 km), alle cascate di Iguazu, 
versante Argentino. Ingresso differenziato per nazionalita´. Gli extramericani 
pagano piu´di tutti (pesos 130). Un trenino ti porta nelle 2 stazioni 
piu´vivine alle cascate. E poi da li dei percorsi pedonali, scale e passerelle 
a norma disabili ti conducono vicino. Rispetto a quelle del Niagara queste, 
sono in mezzo alla natura ma bisogna camminare tanto per vederle. Comunque 
passo tutto il giorno li´ anche se riesco a vedere solo l´essenziale. Poi torno 
a Piuerto Iguazu´. 

UN GIORNO POTRO' RACCONTARE AI MIEI POSTERI DI ESSERE STATO NEL VILLAGGIO DI S IGNACIO, NEL SITO DELLE MISSIONI GESUITE, CONSIDERATE DALL'UNESCO PATRIMONIO DELL'UMANITA'.

Da Assuntion con un bus notturno con sedili reclinabili quasi come letti
(120.000 paraguani), giungo al groviglio di frontiere, che caratterizza la zona
delle cascate di Iguazu. Passo prima quella Paraguayana, poi quella Brasiliana
e sono a Foz Iguazu. Poi prendo un'altro bus e vado alla frontera Brasiliana.
POi con un'altro bus a quella Argentina e sono a POrto Iguazu. Li prendo un
bus  (73 pesos argentini) che mi porta a NEL VILLAGGIO DI S IGNACIO, NEL SITO
DELLE MISSIONI GESUITE, CONSIDERATE DALL'UNESCO PATRIMONIO DELL'UMANITA'. Lo
raggiungo con un taxi (14 pesos a/r). Ingresso al sito 60 pesos per extra
americani, 50 pesos per Sud americani e 40  pesos per argentini, e altre
tariffe per Gesuiti, ect. Piove di Bestia ecmq il sito e' molto interessante.
Passata un'intera giornata li' torno a Porto Iguazu' con un'altro bus (55
pesos), dove dormo nell'ostello in centro (60 pesos).Mi alzo di buon ora,
colazione e via verso le Cascate di Iguazu.