RELAZIONE DELL’ESCURSIONE AL PIZZO STRINATO MT. 2.836


UBICAZIONE: OROBIE - VAL SERIANA.

TEMPO TOTALE TRA ANDATA E RITORNO: 9 h 00’ circa.

DISLIVELLO:  1.950 mt. circa.

DIFFICOLTA: EE


PUNTO DI PARTENZA: Valbondione (Bg) mt. 900 - raggiungibile in 1 ora 40’ di macchina da Brescia (95 Km), dove si prende l’autostrada A4, in direzione di Milano. Uscire a Seriate (Bg) e prendere la tangenziale sud in direzione di Bergamo – Dalmine. Poco dopo abbandonarla e seguire a destra la Statale per Lovere – Trescore Balneario. Qualche chilometro oltre, prendere l’uscita per la Val Seriana, immettendosi così sulla nuova bretella che in pochissimo tempo conduce nei pressi di Cene. Proseguire sulla vecchia strada della Val Seriana e in 13 Km giungere in località Ponte Selva di Ponte Nossa. Abbandonare quindi la strada per Clusone e svoltare a sinistra per Valbondione.  Percorrere pertanto la comoda strada in leggera salita e raggiungerlo in 26 km.  Addentrarsi in centro, superare la Chiesa sulla destra proseguendo per Lizzola. Ad un tornate individuare un posteggio in Via T. Pacati  dove si parcheggia.

PICCOLA DESCRIZIONE SOGGETTIVA DEL PERCORSO,  CON INDICAZIONE DELLA DIFFICOLTA', DEI TEMPI DI PERCORRENZA CAI, DEL DISLIVELLO:

Straordinario itinerario in ambiente maestoso su una delle Montagne più belle e panoramiche delle Orobie Orientali. Dal parcheggio di T. Pacati  proseguire per qualche centinaia di metri sulla strada per Lizzola fino ad individuare sulla sinistra la deviazione per  i Rifugi Curò e del Barbellino. Continuare pertanto su piacevole strada chiusa al traffico (Via Curò) con segnavia n. 305 che sale regolarmente nel bosco in direzione nord, inizialmente asfaltata e poi sterrata. Dopo un’ora abbondante di cammino la stessa diviene mulattiera. Si esce dal bosco e si prosegue in campo aperto a mezza costa fino a pervenire ad un tornante. Poco oltre lo stesso, si individua una deviazione a sinistra con indicato “Ripido”. Imboccarla e percorrere l’erto sentiero che sale in direzione nord-est. Si giunge così dopo 2 ore e 30’ di cammino ai Rifugi Curò Nuovo mt. 1895 e Curò Vecchio, ubicati poco sopra lo splendente Lago del Barbellino Inferiore mt. 1862. Per chi è appassionato di Rifugi in 5 minuti per mulattiera a mezza costa in direzione nord è possibile raggiungere l’elegante Rifugio privato Consoli mt. 1900. Successivamente proseguire su stradina sterrata segnavia n. 308 a mezza costa in direzione nord-est che costeggia il Lago del Barbellino Inferiore sulla sua sponda sud. Poi  la stessa diviene sentiero. Ignorare tutte le deviazioni proposte sia a destra che a sinistra giungendo così dopo 3 ore e 30’ da Valbondione allo stupendo Rifugio Privato del Barbellino mt. 2140, ubicato poco a Valle rispetto al piccolo Lago del Barbellino Superiore, a nord-est rispetto all’imponente ed elegante Piramide del Pizzo Strinato. Seguire a destra i bollini di colore rosso e bianco che conducono nella Valle del Lago. Percorrerla in salita in mezzo alla pietraia in direzione sud-est seguendo sempre il sentiero segnato e tralasciando la deviazione a destra per il Monte Costone. Si perviene così alla Bocchetta del  Lago, stretto intaglio ricompreso tra il Monte Costone e Pizzo Strinato. Svoltare a sinistra immettendosi sulla cresta sud di quest’ultimo. La stessa si presenta a tratti abbastanza affilata ed esposta sopratutto sul versante est Valtellinese, ma mai tecnica. Il percorso segnato passa pertanto frequentemente a mezza costa poco sotto il filo della stessa sul versante ovest  Bergamasco, molto meno esposto ma abbastanza sdrucciolevole. Si perviene così dopo 5 ore e 30’ dall’inizio dell’escursione sulla aguzza sommità del Pizzo Strinato mt. 2836. Per raggiungere la croce (con annesso libro di vetta) che è stata posta poco più in basso per essere visibile dal Rifugio Barbellino bisogna percorrere 5 minuti in discesa della affilata cresta nord con  2 tratti abbastanza tecnici ed esposti da affrontare con prudenza. Sublime il panorama su Pizzo Coca, Diavolo Malgina, Laghi del Barbellino, Torena, Gleno, Costrone, Re Castello e le innumerevoli cime delle Orobie e della Valtellina. Discesa per lo stesso itinerario dell’andata ad eccezione di una piccola variante che conviene adottare nella discesa dal Curo’ a Valbondione rimanendo sulla mulattiera principale meno ripida e sdrucciolevole rispetto al sentiero ripido percorso all’andata. 

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