Di
seguito riporto i video, la mappa con la traccia in blu, e la relazione
dell’incredibile giro ad anello in bicicletta: Demo mt. 440, Cevo mt 1.100, Saviore
dell’Adamello mt. 1.210, Rifugio Prudenzini mt. 2.235, Passo Poia mt. 2.775,
Rif. Baita Adame’ mt. 2.150, Rifugio Lissone mt. 2.017, Valle Fraz. Di Saviore
mt 1.112, Cedegolo mt. 413, Demo mt.
440.
RELAZIONE DEL
GIRO AD ANELLO: DEMO MT. 440, CEVO MT 1.100, SAVIORE DELL’ADAMELLO MT. 1.210,
RIFUGIO PRUDENZINI MT. 2.235, PASSO POIA MT. 2.775, RIFUGIO BAITA ADAME’ MT.
2.150, RIFUGIO LISSONE MT. 2.017, VALLE MT 1.112, CEDEGOLO MT. 413, DEMO MT, 440.
UBICAZIONE: Gruppo dell'Adamello, in Valle di Salarno e
in Valle Adamè.
PUNTO DI PARTENZA: Demo fraz. Di Berzo Demo (Bs) mt. 424 -
raggiungibile in 1 ora e 40’ di macchina da Brescia (80 km ).
TEMPO TOTALE IMPIEGATO PER
PERCORRERE L’INTERO ANELLO IN MOUNTAIN BIKE: 18 ore.
DIFFICOLTÀ: EE
DISLIVELLO COMPLESSIVO DELLA
SOLA TRAVERSATA: 2.400 mt.
circa.
PICCOLA DESCRIZIONE SOGGETTIVA
DEL PERCORSO, CON INDICAZIONE DELLA
DIFFICOLTA', DEI TEMPI DI PERCORRENZA CAI, DEL DISLIVELLO:
Bell'itinerario
molto lungo e remunerativo. Da Berzo mt. 440, si imbocca sulla destra la S.P. numero 84 che sale
asfaltata, ampia e regolare in direzione sud - est.
Si
giunge così dopo 9 km
dapprima all’abitato del Comune di Cevo mt. 1.100 e successivamente, qualche
chilometro dopo al Comune di Saviore dell'Adamello mt. 1.210.
Prima
di arrivare nel centro storico, seguire i cartelli con indicazione
“Fabrezza” imboccando a sinistra una
strada asfaltata che ben presto diventa parecchio stretta e che sale nel bosco
in direzione est.
Dopo
qualche chilometro, si supera una cascata e poco oltre si perviene al termine
di circa 1 ora e mezza di salita in bicicletta ai mt. 1424 della Località
Fabrezza dove sorge il Rifugio Stella Alpina.
Qui
imboccare la strada che sale inizialmente ancora asfaltata, in adiacenza
ad un bacino d'acqua.
ad un bacino d'acqua.
Successivamente
dopo il cartello di divieto di accesso agli automezzi si prende l'ampia
mulattiera (segnavia n. 14) che risale la Valle Salarno in
direzione nord, con tratti sterrati e altri con il fondo in pietra e cemento.
Si
affrontano diversi tornanti con pendenze abbastanza accentuata che aumentano e
diminuiscono continuamente. Per chi sale in Mountainbike, ci vuole parecchia
tecnica per non mettere il piede a terra.
Poila Valle si
apre sempre piu’ e il bosco si sfoltisce sempre piu’ lasciando spazio a prati.
Si giunge così ai mt. 1758 di Malga Macesso di Sotto
Continuando sempre in salita si perviene alla Malga Macesso di Sopra mt 1935.
Si trascura a sinistra la deviazione per il Rifugio Gnutti.
Si Procede sempre in direzione nord con pendenza poco accentuata che poco dopo aumenta sensibilmente. Si superano dei ripidi tornanti, che conducono alle case e alla Chiesa, ubicate vicino alla Diga dell’Enel e al Lago di Salarno mt. 2070.
Un segnavia indica il Rifugio Prudenzini a 45 minuti.
Un sentiero praticamente pianeggiante costeggiamo la sponda ovest del Lago succitato.
Poi
Continuando sempre in salita si perviene alla Malga Macesso di Sopra mt 1935.
Si trascura a sinistra la deviazione per il Rifugio Gnutti.
Si Procede sempre in direzione nord con pendenza poco accentuata che poco dopo aumenta sensibilmente. Si superano dei ripidi tornanti, che conducono alle case e alla Chiesa, ubicate vicino alla Diga dell’Enel e al Lago di Salarno mt. 2070.
Un segnavia indica il Rifugio Prudenzini a 45 minuti.
Un sentiero praticamente pianeggiante costeggiamo la sponda ovest del Lago succitato.
Successivamente,
sulla sinistra poco sopra sorge la Malga Salarno mt. 2094.
Poco dopo si raggiunge il Lago di Dosazzo mt. 2083.
Si fiancheggia il lato sinistro del lago salendo lievemente. Poi si percorre ancora un tratto in pianura dove già si vede il Rifugio Prudenzini.
Poco dopo si raggiunge il Lago di Dosazzo mt. 2083.
Si fiancheggia il lato sinistro del lago salendo lievemente. Poi si percorre ancora un tratto in pianura dove già si vede il Rifugio Prudenzini.
Poi
si riprende a salire su sentiero sconnesso con pendenze, accentuate, dove è
quasi impossibile rimanere in sella alla bicicletta.
Si perviene così su un prato dove sorge una Malga a quota di circa mt. 2180.
Le pendenze calano per poi riaumentare decisamente. Si giunge così al Rifugio Prudenzini mt. 2235, dopo circa 2 ore e30’ .
Si perviene così su un prato dove sorge una Malga a quota di circa mt. 2180.
Le pendenze calano per poi riaumentare decisamente. Si giunge così al Rifugio Prudenzini mt. 2235, dopo circa 2 ore e
Da
li imboccare il sentiero segnato n. 1 (alta via dell’Adamello) che sale
regolare in direzione sud – est dapprima su terreno erboso misto – sassi e
successivamente su terreno ripido e roccioso interrotto soprattutto a inizio
stagione da qualche nevaio.
Si
giunge così ai mt. 2775 del Panoramico Passo
Poia (cartello indicatore anche della quota).
La
discesa comincia subito affrontando con attenzione un piccolo salto di roccia
di qualche metro.
Si
è logicamente sul versante della Valle Adamè.
Questo
è ancora più roccioso di quello affrontato in salita e per di più è in discesa.
Seguire
sempre il segnavia n. 1 di colore rosso e bianco prestando attenzione a non scivolare nei
piccoli salti rocciosi che si creano tra i grossi massi.
Dopo
parecchia fatica il terreno cambia diventando erba misto sassi anche se rimane alquanto
ripido.
Si
giunge così nella Valle Adamè dove si svolta a destra e poco dopo si incontra
il bellissimo Rifugio di proprietà del Cai di Cedegolo denominato “Baita Adame”
ubicato alla quota di mt. 2150.
Inutile
dire che per chi affronta il tratto del sentiero n. 1 ricompreso tra i Rifugi
Prudenzini e Baita Adamè in Mountain Bike, deve mettere in conto che riuscirà a
pedalare solo per meno del 3% della durata dello stesso e pertanto i tempi
rispetto ad un’escursionista che affronta questo tratto a piedi possono
raddoppiare, triplicare o addirittura quadruplicare.
Dal
Rifugio Baita Adamè si scende percorrendo la Valle Adamè in direzione sud -
ovest percorrendo questa facile parte di sentiero n. 1(alta via dell'Adamello),
fattibile stando in sella alla bicicletta.
Si
giunge quindi ai mt. 2017 del Rifugio Lissone (circa 100 posti letto) di
proprietà del Cai di Lissone (Mi), dotato di locale invernale.
Da
lì scendere per ripido sentiero segnato, poco percorribile in bicicletta e dopo
400 metri
di dislivello e 45' si perviene nei pressi di Malga Lincino mt. 1620 in Val Saviore.
Qui
una bella discesa asfaltata conduce dapprima ai mt. 1.112 di Valle frazione di
Saviore e successivamente dopo diversi km a Cedegolo.
Lì
svoltare a destra immettendosi sulla Statale in direzione del Tonale e dopo 1,5 km in pianura e salita
raggiungere Demo mt.440 chiudendo così dopo circa 18 ore di dura fatica il
terribile anello.
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