I PERSONAGGI DI VIVENDO SALENDO

In questa pagina vorrei dare spazio a quei personaggi che a mio giudizio hanno fatto qualcosa al di sopra della media.
Per trovare il personaggio desiderato bisogna pertanto digitare contemporaneamente “Ctrl F” scrivendo successivamente il suo nome o cognome o soprannome.




NON TUTTI SANNO CHE IL PRINCIPE DELLA SALITA DEL RIPETITORE DI COLOGNE (SUL MONTE ORFANO), UNA TRA LE PIU’ DURE TRA QUELLE ASFALTATE DELLA FRANCIACORTA, E’ MORGANI FRANCO (DETTO IL BALBA) DI COCCAGLIO.




UOMINI CHE NON HANNO PAURA DI NULLA: FELICE CALABRIA ESPONENTE NUMERO 1 DEL CAI DI COCCAGLIO.

Ci sono persone che non hanno paura di niente e di nessuno. Persone che per esempio non hanno nessun timore ad andare  in macchina da soli in Russia, senza sapere nemmeno una parola d’inglese e tantomeno di Russo, d’inverno con meno -30° C, su strade ghiacciate, in un periodo ben differente dai tempi moderni di oggi e cioè  a cavallo tra il secondo e terzo millennio, dove le frontiere erano più dure di un pezzo di marmo. Robe dell’altro mondo. Prima o poi almeno una volta nella vita ti accade di incontrarla una persona del genere e così è capitato a me nell’ambiente Montano. Il suo nome è Calabria Felice e insieme al suo inseparabile cane Tom Calabria anche lui logicamente senza paura ha affrontato diverse ascensioni. E’ incredibile notare quante tenacia ci voglia per portare a termine escursioni fisicamente impegnative portandosi dietro un peso non indifferente e logicamente con allenamento quasi nullo. Sforzi insopportabili per quasi tutti tranne che per Calabria Felice che insensibile alla paura sì è portato a casa delle belle soddisfazioni anche in campo montano. Credetemi, non è facile andare in salita con quel peso: i problemi, l’esposizione al pericolo, la fatica e i rischi aumentano sensibilmente. Di seguito riporto le foto e i video che testimoniano quanto sopra descritto. Per trovare LA DIDASCALIA delle fotografie, aprire l’apposito link  che appare qui sotto, tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione "salva con nome" si apre una finestra dove c'è tutto. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale.  





ANCHE SE SONO PASSATI TANTISSIMI ANNI, ANCORA OGGI MI CHIEDO PERCHE' RICCARDO DALL'ARA QUEL GIORNO FOSSE L'UNICO SU 22 SCALATORI IN GRADO DI RAGGIUNGERE LA SOMMITA’ DELLA PUNTA DUFOUR MT 4.636, LA TERZA VETTA PIU' ALTA DELL'EUROPA OCCIDENTALE.


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NESSUNO SA CHE SALORIANI STEFANO E’ NETTAMENTE IL RE DEL RISCALDAMENTO.


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L’INTRAMONTABILE GIANNI BARBOGLIO, MERITA SENZA DUBBIO IL TITOLO DI RE INCONTRASTATO DELLE OROBIE.


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PER ME BEPPE RUGGERI, TITOLARE DEL NEGOZIO RUGGERI BIKE DI COCCAGLIO (BS), E’ SENZA DUBBIO L’IMPERATORE DEL PIZ TRI MT. 2.309.


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CI TENEVO A RINGRAZIARE ERMES VENTURINI, IL SINDACO DI MAGASA IN CARICA AL GIUGNO 2010, CHE GRAZIE ALL’ARTICOLO DEL GIORNALE DI BRESCIA DELL’ESTATE DEL 2009, MI HA LANCIATO SULLA VETTA DELLA ROCCA PAGANA MT. 1261, STUPENDA MONTAGNA DIMENTICATA DA DIO, SEGNATA SOLO SU POCHISSIME MAPPE E DALL’ASPETTO DI SEVERITA’ ASSOLUTA.





E’ PASSATO DA POCO L’ANNIVERSARIO DEI DIECI ANNI DALL’INCREDIBILE INCONTRO CON BENAGLIO BATTISTA CHE NEL 21/09/2002, CI LANCIO’ VERSO LA CONQUISTA DEL BIVACCO CITTA' DI MARCHERIO MT. 2.590 E AL FORCELLINO DEL DOSSO MT. 2694 IN VAL CAMONICA.


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PURTROPPO MASPER GIUSEPPE, RE DEL PIZZO CIGOLA, NON L’HO MAI CONOSCIUTO.

Ci sono delle Montagne dimenticate che per un motivo o per l’atro sono frequentate da pochi irriducibili e per tale motivo sono quelle che mi attraggono di più. Una di queste è il Pizzo Cigola mt. 2632 ubicato in Val Brembana al confine con la Valtellina. Io sono giunto su di essa il 20/09/2008 e sul libro di vetta ho notato che una persona è salita in pochi anni ben 23 volte. Il suo nome è Masper Giuseppe proveniente da Treviolo (Bg). Penso che sia una bella impresa salire così tante volte su di una montagna ubicata non vicino a casa, dimenticata quasi da tutti e che presenta un percorso non banale per arrivarci. Volevo elogiare pertanto Masper Giuseppe che non ho mai avuto il piacere di conoscere personalmente ma di cui ho notato il suo segno su diversi libri di vetta di cime dimenticate della Val Brembana.
Di seguito si trovano i link della relazione con l’itinerario, di alcune pagine dei libri di vetta dove ha lasciato il segno il mitico Masper Giuseppe e delle fotografie del Pizzo Cigola.
Per trovare LA DIDASCALIA DELLE FOTO, aprire l’apposito link  che appare qui sotto, tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione "salva con nome" si apre una finestra dove c'è tutto. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale.  



FOTO DEL PIZZO CIGOLA




I BU OM, UN ESEMPIO PER TUTTI FRANCESCO MARTANI DI VILLACHIARA (BS)

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IO, GOZZINI ANGELO DI COCCAGLIO (BS), RE DELL'EQUILIBRIO, PURTROPPO NON SONO MAI RIUSCITO A SEGUIRLO.


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CAMILLA ZELASCHI, THE ENERGY LADY


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IRON WOMEN: UN ESEMPIO PER TUTTI PINU LA BELVA.
 Esistono sulle Alpi e sugli Appennini dei posti montani Dimenticati da Dio, selvaggi, severi, ricchi di precipizi, battuti da pochissimi dove è raro incontrare qualcuno. A volte si vedono dei gruppetti di escursionisti, oppure uomini da soli o qualche coppia di avventurieri. E’ quasi impossibile incontrare donne sole. In due di questi luoghi però ho avuto l’incredibile fortuna di incrociare per ben due volte una donna  che con un coraggio da vendere bazzicava da sola nei posti più dimenticati delle Orobie Bergamasche. Non potrò mai dimenticare pertanto il volto e le parole di Pinù la Belva, che a mio giudizio fa parte di quelle donne di ferro che non hanno paura di nulla, che spaccano il Mondo e che è molto raro incontrare nella vita.







QUEL GIORNO AL TERMINE DI UNA FATICA IMPOSSIBILMENTE SOSTENIBILE, I RIFUGISTI DEL MARIA E FRANCO LOMINI MT. 2.577, CI ACCOLSERO ALLA GRANDE PER ALLEVIARE LE NOSTRE SOFFERENZE.



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COSA DAREI PER RIVEDERE L'UOMO CHE VIVEVA DI NOTTE

Capita raramente nella vita di incontrare dei personaggi incredibili. A me è capitato nella Primavera del 1999. Mentre ero impegnato nello Svolgimento del Servizio Militare a Merano, nella mia Compagnia arrivò un ragazzo diciannovenne che giungeva da lontano. Era timido e tranquillo. Inizialmente non feci caso a lui. Sembrava uno come tanti. Poi però cominciai a conoscerlo lentamente e con difficoltà, in quanto era un tipo chiuso e scoprii in lui una cosa che ha dell’incredibile. Egli aspettava la notte per poter consumare la vita sognando. E sognava e sognava e sognava. Faceva di quei sogni pazzeschi e poi il mattino, quando si svegliava, se li ricordava tutti nel dettaglio e li scriveva tutti su un diario in brutta. La sera poi li ricopiava in bella e li catalogava per tipo di sogno. Una volta che si svegliava cominciava il suo dramma e cioè la sua attesa estenuante per l’arrivo della notte. Cose da non credere. In caserma capitava spesso che di notte si facessero degli scherzi alle reclute più giovani, ma lui no, lui non si poteva toccare: mi sembrava un delitto svegliare una persona come lui che aveva fatto della notte l’unica ragione di vita.
Ora che son passati molti anni da quel tempo ogni tanto la notte mi chiedo: sarà sposato, avrà figli, vivrà ancora solo di notte, avrà un lavoro ect., ma non è dato sapersi in quanto con il passare degli anni ho perso le tracce: non ricordo più di che Provincia era, come si chiamava, numero di telefono e ogni qualsiasi informazione che possa ricondurmi all’UOMO CHE VIVEVA DI NOTTE.




CORTI ALESSANDRO 2 LA VENDETTA


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CANI CHE NON HANNO PAURA DI NULLA: TOM CALABRIA.






GRAZIE SUPER MARIO

E’ già passata un’eternità di tempo da quando il sistema pensionistico ci ha strappato Mario Loda, per raggiunti limiti di età. Uno della vecchia generazione,  un guerriero, un lavoratore che lasciava strade, Piazze, marciapiedi più puliti di una palestra appena lucidata. Uno che con la sua infaticabile vitalità ha fatto molto per la collettività. Per queste ragioni, ci tenevo a ringraziarlo anche a nome di coloro che come me non l’hanno mai fatto prima pur avendo apprezzato la qualità e quantità di lavoro svolto. Ora è Corti Alessandro che sta seguendo degnamente le orme di Super Mario.



QUANTO MI MANCA MAIFREDI ANTONIETTA, THE QUEEN OF THE CLEAN


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SALAMINI SERGIO, IPTNOTIZZATORE DI GALLINE, GALLI E UOMINI AL CARNEVALE DI ERBUSCO DEL 08 FEBBRAIO 2005.

Ma dove è finito Salmini Sergio? Sono lontani i tempi d‘oro in cui lo vedevo spesso in televisione a ipnotizzare Galli, Galline e Uomini. Poi al Carnevale di Erbusco ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo così come si evince dal video di seguito. Quella è stata l’ultima volta che ho visto il Mitico Salamini Sergio.