IL GIRO DEI BALCANI IN AUTOBUS E TRENO DA SOFIA (BULGARIA) FINO IN ITALIA.

Incredibile tour in terre fantastiche, nelle quali convivono popoli fantastici di culture e religioni diverse che stanno cercando con molta fatica di rimarginare le terribili ferite delle Guerre che li hanno colpiti negli ultimi anni dello scorso Millennio.
Ho avuto il piacere di conoscere persone che nonostante vivano ancora in condizioni di difficoltà sono sempre pronte ad aiutarti.
Sono passato da luoghi in cui si respira l’odore delle scorse Guerre e dove sono ancora evidenti i segni dei conflitti a zone dove ormai la il Turismo la fa da Padrone e dove le guerre sembrano ormai un ricordo lontano.
La bellezza di questo viaggio è stata amplificata dal fatto che dopo essermi portato in Bulgaria con una compagnia Low Cost ho sempre viaggiato via terra fino a casa, vivendo quindi molto profondamente le realtà locali.
 Di seguito riporto i dati essenziali, l’itinerario con l’elenco dei mezzi di trasporto, la mappa della rotta seguita, le fotografie e i video di questo viaggio.
Per trovare la descrizione dell’immagine,  tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione "salva con nome" si apre una finestra dove appare la didascalia. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale. Si apre una finestra con la didascalia. 

DATI ESSENZLIALI DEL GIRO DEI BALCANI

N. GIORNI: 8
N. VOLI: 1
N. ORE DI VOLO: 2 CIRCA
N. ORE DI PULMAN: CIRCA 47
N. ORE DI TRENO:  8
N. NAZIONI VISITATE: 9
N. CITTA’ VISITATE: 14
COSTO COMPLESSIVO  TUTTO COMPRESO: EURO 380

                                             
                                            
                                              I VIDEO







LA MAPPA DELL'ITINERARIO



L’ITINERARIO DEL GIRO DEI BALCANI DA SOFIA (BULGARIA) FINO IN ITALIA.


1° TAPPA: Orio al Serio (Bg) - Sofia in Bulgaria (Aereo della compagnia low cost Wizz Air, prezzo del biglietto di sola andata, tasse comprese è 19,99 Euro.)

2° TAPPA: Sofia in Bulgaria - Skopie, la Capitale della Macedonia (minibus della compagnia Matpu  - e_mail: matpu96@abv.bg Sito web: www.matpu.com. Costo di 32 Lev. Ce ne sono diversi ogni giorno).

3° TAPPA: Skopie, (Capitale della Macedonia) – Pristina (Kosovo) -  con autobus (prezzo 320 Dinari Macedoni, solo andata. Ci sono 8 corse al giorno su questa tratta. Sito internet: web.www.sas.co.mk).

4° TAPPA: Pristina (Kosovo) – Tirana (Albania): (Costo del biglietto di sola andata con la Compagnia Arbeni Tours: 18 Euro. Ti offrono anche una bibita fresca durante il viaggio). Ci sono 2 partenze al giorno: una la mattina presto e una il pomeriggio presto.

5° TAPPA: Tirana (Albania) – Scutari (Albania): minibus per Scutari (Albania), al prezzo di 400 Leke. Volendo ci sono anche diversi bus più grandi e più economici(300 Leke) che vanno a Scutari partendo da Rruga Karl Gega, appena dietro la stazione ferroviaria.
Però i minibus arrivano in centro  a Scutari mentre i bus ti lasciano alla periferia della città costringendoti a prendere un altro bus per raggiungere il centro.
Per gli autolesionisti c’è anche il treno, più costoso e molto più lento (una corsa al giorno alle 13.10 con arrivo alle 17.00.

6° TAPPA: Scutari (Albania) - Ulcinj (Montenegro): bus della Compagnia Vllazen Lluja al prezzo di Euro 5,00 (ce ne sono diversi ogni giorno).

7° TAPPA: Ulcinj (Montenegro) – Podgorica (Montenegro): bus della compagnia Zejdin (Euro 6, 00). Ci sono diverse compagnie che praticano questa tratta con orari e prezzi diversi, mai comunque inferiori a 6 Euro.

8° TAPPA: Podgorica (Montenegro) - Dubrovnik (Croazia): bus della compagnia Bozur (Euro 19, 00).

9° TAPPA: Dubrovnik (Croazia) - Mostar (Bosnia Erzegovina): bus della compagnia Autobusni Kolodvor (Euro 103,30 Kuna). Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta e c’è addirittura anche il Bus diretto Dubrovnik – Medjugorie).

10° TAPPA: Mostar (Bosnia Erzegovina) - Medjugorie (Bosnia Erzegovina): bus da 30 posti della compagnia Autoprevoz (costo: 5 Marchi bosniaci). Ce ne sono diversi al giorno.

11° TAPPA: Medjugorie (Bosnia Erzegovina) - Mostar (Bosnia Erzegovina): bus della compagnia Autonerc (4 Marchi bosniaci). Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.

12° TAPPA: Mostar (Bosnia Erzegovina) - Sarajevo (Bosnia Erzegovina): bus della compagnia Autoprevoz (18 Marchi bosniaci). Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.

13° TAPPA: Sarajevo (Bosnia Erzegovina) -  Zagabria (Croazia): bus della compagnia Centrotrans Eurolines (50 marchi bosniaci). Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.

14° TAPPA: Zagabria (Croazia) – Lubjana (Slovenia): con un treno (101,84 Kuna). Ci sono diversi treni in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.

15° TAPPA: Lubjana (Slovenia) – Villach (Austria): con un treno (10 Euro).

16° TAPPA: Villach (Austria) – Venezia Mestre: bus della compagnia Intercitybus (Euro 25).

17° TAPPA: Venezia Mestre – Rovato (Italia): con un treno (16 Euro).



IL RACCONTO DEL GIRO DEI BALCANI DA SOFIA (BULGARIA) FINO IN ITALIA.

RITORNO A SOFIA IN BULGARIA, 6 MESI DOPO

In una calda giornata di Giugno, da Orio al Serio (Bg), prendo l’Aereo della compagnia low cost Wizz Air delle 13.25 che mi conduce alle 16.25 all’Aereoporto di Sofia in Bulgaria (c’è un’ora di fuso orario). Il prezzo del biglietto di sola andata, tasse comprese è 19,99 Euro.
Scendo dall'Aereomobile, dopo che lo stesso, aveva manifestato più volte la sensazione di non farcela, decedendo quindi prima dell'atterraggio, mentre la logicamente
strabellissima Bulgara al mio fianco, che mi ero scelto io come compagna di viaggio, come ai vecchi tempi,
aveva dato terribili segni di sopravvenuto infarto a seguito degli avvenimenti succitati e
dopo che uno scroscio di applausi mai sentiti finora aveva accolto
il non banale atterraggio.
Un caldo e un’afa impossibile mi riaccolgono in Bulgaria dopo il gelo dello
scorso Dicembre.
Al mio fianco come sempre solo bulgare impossibilmente belle venute a
visitare l'Italia oppure qualche Bulgara strafiga accompagnata da qualche Teedel
di turno che ha cercato fortuna nell'est d’Europa.

Nulla e' cambiato da quando ho lasciato Sofia oltre 7 mesi fa'.
Stavolta  però mi muovo con più disinvoltura, forte della mia esperienza passata e
velocissimamente mi porto al controllo passaporti con la carta d'identità con
il bollo (anche se so' che non sempre è permessa), per spianare la strada ai
posteri che verranno qui  con il documento succitato munito di bollo di rinnovo.

Mi sacrifico io per tutti e
passo la dogana aereoportuale senza problemi.
Vado alla mia solita banca dell’Aereoporto a cambiare i soldi ma la signora stavolta mi nega incredibilmente il cambio.
Questo è il mio pensiero:”ma se li hai cambiati 7 mesi fa???? "

 Non mi lascio sconfortare dagli eventi e
prendo il solito bus n. 84 (costo 1 LEV) usando la moneta che mi era avanzata dal precedente viaggio.
Dopo circa 40 minuti scendo al margine est del centro (è la fermata più vicina ed è a meno di 1 km dalla Alexander Nevsky Cathedral).
Mi porto velocemente a piedi in centro dove, dopo averlo visitato, cambio 30 Euro ad uno dei tanti EXCHANGE.
Nulla e' cambiato da Dicembre:
quasi nessun turista e solo i giovani parlano inglese.
Cerco anche la cartolina
con il bollo, ma niente da fare: incredibile, ci sono tantissime cartoline ma neanche
un bollo. Robe da pazzi. Continuo imperterrito. La conosco come le mie tasche
Sofia, la Capitale della Bulgaria) e torno a piedi alla solita stazione dei bus, ubicata in adiacenza della Stazione ferroviaria, a nord della città a circa 2 km dal centro.
Lì vado al solito banco n. 96, dalla solita
Signora che logicamente non mi riconosce.
Prenoto il mio biglietto per Skopie (Macedonia) per le  ore 7.00 del giorno dopo (ci sono diversi minibis ogni giorno).
Cerco ancora bolli perdendo ancora qualche pezzo di
cartilagine delle ginocchia e poi piego la testa e, sulla strada principale poche decine di metri a sud rispetto alla Stazione centrale dei treni, prendo il tram n. 7 (costo 1 lev. Ricordarsi di obliterare il biglietto una volta saliti sul bus), che arriva da est e corre in direzione sud (anche il n. 4 e il 6 praticano inizialmente la stessa rotta).
Scendo in Makedonia Square e poche decine di metri a ovest in Makedonia Boulevard n. 2°, individuo
il
Hostel Mostel (prezzo minimo: 6,90 Euro a notte, compreso cena, colazione e internet free).
Da fuori l’immobile appare fatiscente.
Come da indicazioni trovo
la porta in ferro arrugginito. Suono, apro con fatica la opsoleta porta.
Mi si apre un’altro mondo: una corte in legno stupenda, un ostello pienissimo di
giovani.
Tutto il mondo sembra che sia qui. Non ho ancora varcato la porta che
già le bellissime ragazze che gestiscono l'ostello mi portano al tavolo.
Mi offrono subito
un piatto di pasta strapieno e una pinta di birra leggera per fortuna.
Non  faccio tempo a dire che preferivo l'acqua, perchè vengo travolto dagli eventi.
Bevo la birra con fatica e mangio la pasta piccantissima con altrettanta fatica.
Mi brucia
tutto ma ce la faccio.
Finito la pasta
subito la tipa dell'ostello mi regala la mappa di Sofia e mi spiega per 15
minuti cosa fare a Sofia.
Parla inglese veloce e a volte mi perdo ma peggio di me capisce
la Giapponese che sta girando il mondo da sola senza sapere quasi niente di
inglese.
L'Ostes poi mi lascia solo con la ragazza Giapponese. Lei non parla quasi niente
di inglese e non capisce quello che gli chiedo.
Ma poi alla fine mi tira fuori
la sua mappa ed ecco evidenziato il suo giro del mondo in 5 mesi: Patagonia,
Sud America, Marocco, Inghilterra, Spagna, Turchia, Romania, Bulgaria, Macedonia,
Albania, Montenegro, Croazia, Italia.
Tutto ciò da sola. Robe da pazzi: che incontro straordinario. Piego un attimo la
testa ma poi l'Ostes incombe.
Pago i miei 7 euro comprensivi di cena e
colazione e poi vengo accompagnato nella pulita e ordinata camera.
Sicuramente l'Ostello più bello che abbia mai visto.
Domani mi attende una giornata durissima con doppio bus e arrivo a Pristina,
città simbolo dell'ultima guerra dei Balcani, dove ancora si respira l'odore
acre della battaglia. Non vedo l'ora di essere là.
Ma per ora io sono quà...... senza bollo mio malgrado.

RITORNO A SKOPJE IN MACEDONIA, 6 MESI DOPO

Mi alzo prestissimo e  prendo il tram n. 7 (costo 1 lev. Ricordarsi di obliterare il biglietto una volta saliti sul bus), che arriva da sud e corre in direzione nord (anche il n. 4 e il 6 vanno bene) e che mi conduce in pochi minuti davanti alla Stazione internazionale dei bus di Sofia, la Capitale della Bulgaria, ubicata poche decine di metri a ovest rispetto a quella Nazionale.
Qui con il mio biglietto già comprato la sera prima al costo di 32 Lev prendo il bus delle ore 7.00 per Skopje della compagnia Matpu (e_mail: matpu96@abv.bg Sito web: www.matpu.com.
Ce ne sono diversi ogni giorno  Il minibus rosso di circa 15 posti non va’ neanche a spingerlo.
Le strade sono tortuose e, dopo aver superato la non difficile frontiera, in 5 ore scarse sono a Skopie, la Capitale della Macedonia, già visitata lo scorso Dicembre.

GRANDI EMOZIONI GIUNGERE A PRISTINA, LA CAPITALE DEL KOSOVO.

Alla Stazione dei bus di Skopje (Macedonia), ubicata adiacente a quella dei treni, a circa 1 km dal centro storico,  faccio in tempo solo a
cambiare i soldi e a comprare il biglietto dell’autobus per Pristina (prezzo 320 Dinari Macedoni, solo andata. Ci sono 8 corse al giorno su questa tratta. Sito internet: web.www.sas.co.mk).
Sono l’unico Extrabalcanico su quel Pulman ed in due ore e mezza attraverso montagne e  campagna finalmente giungo puntuale alle 13 e 30 all’appuntamento con la storia.
Sono a
Pristina.
Prenoto subito il bus per domani per Tirana. Ho 2 scelte: alle 5
del mattino o alle 15.00 il pomeriggio. Per voi quale ho scelto???? Quello delle 5 del mattino logicamente.
 Per forza,
il viaggio dura 7 ore e non posso permettermi di arrivare alle 22.00 a Tirana
anche perchè il mattino successivo devo muovermi prestissimo. (Costo del biglietto di sola andata con la Compagnia Arbeni Tours: 18 Euro. Ti offrono anche una bibita fresca durante il viaggio).
Successivamente mi lancio in centro a piedi. E’ tutto decadente e da ricostruire.
Tutti casermoni. Tanti lavori in
corso però. Qui si respira ancora il sapore della
guerra: cartelli con avviso delle mine, foto dei morti , lapidi dappertutto,
edifici distrutti, polizia ovunque, macchine e pullman vecchi. Dopo l’incredibile fallimento dei francobolli di Sofia e Skopje, qui non ci tento
neanche, ma ho un colpo di fortuna e vedo le Poste.
Entro e L’addetto ha in mano
un oceano di francobolli; ne prendo tre diversi. Poi vado in banca per cambiare
i soldi bulgari e macedoni rimasti.
Proseguo nella mia visita. Il caldo folle mi ammazza ma resisto
e visito tutto il piccolo centro di Pristina.
C’e’ poco da vedere ma la storicità che
si respira raggiunge livelli elevatissimi. Bellissimo.... nessun turista in giro....difficile orientarsi, poche le Vie segnate....
Poi prendo il bus n. 7 per il quartiere Velania, ubicato sulla Collina di Sunny (prezzo del biglietto da fare sul bus: 0,40 Euro). Cerco il Guesthouse Velania, ubicato lontano dal centro, ma con un prezzo di 16,00 Euro a notte, compreso la colazione e internet free.  L’unico disponibile a quel prezzo.
Chiedo  a decine
di persone e finalmente dopo un’ora in cui ho girovagato a vuoto lo trovo... che faticaccia.
Stupendo anche questo: pulitissimo, elegante, camera doppia tutta per me con
televisione. Per
salire in camera devi lasciare giù le scarpe al piano
terra.......robe da pazzi.
Mi sa’ che sono solo io
qui.
Sto bevendo il the a manetta e mangiando i cereali dell’ostello mentre
scrivo questa e-mail.
Wait
moment : e’ arrivata un’altra guerriera statunitense da sola: 3 mesi nei
balcani (Kossovo, Macedonia, Albania, ect), 28 anni, disoccupata, con uno zaino che pesa circa 40 kg, robe da
pazzziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.... Che incontri incredibili !!!!!!!!!!!!!! Solo in
questi paesi si possono fare.
Devo fare però una piccola considerazione: la cosa che mi differenzia da tutti questi ragazzi/e che incontro all'estero è che loro sono tutti avventurieri come me, figurarsi le donne, ma
hanno tutti la stessa caratteristica che io ancora non ho: sono tutti
disoccupati e stanno in giro dei mesi:
robe da pazzi.
Colpo di scena al Cibali: è arrivata una Londinese
anch'essa da sola che e' venuta a Pristina 4 giorni a partecipare ad un congresso per i Testimoni di Geova: Incredibile!!!!
Questi incontri straordinari mi hanno affaticato. Il mio destino è il letto.


FINALMENTE IL MIO SOGNO CHE HO SEMPRE AVUTO FIN DA PICCOLO E’ STATO ESAUDITO: GIUNGO A TIRANA, LA CAPITALE DELL’ALBANIA.

Eccomi sveglio alle 4 al Guesthouse Velania di Pristina (Kosovo)
Vado in reception e mi faccio chiamare il
taxi in quanto non ci sono bus a quest’ora e visto che sono lontano circa 3 km dalla Stazione dei bus. In pochi minuti e con solo 3 Euro la raggiungo.
Poi prendo il
Pulman che in 7 ore, 18 Euro, attraversando montagne, laghi e la facile frontiera tra Kosovo e Albania mi conduce nella bellissima Capitale dell’Albania: Tirana.
Non c’è molto da vedere, ma l’emozione di essere lì mi avvolge completamente.
Di turisti neanche l’ombra. Riesco miracolosamente anche a spedire una cartolina.
Passo tutto il giorno lì e poi mi porto al bellissimo Hostel Albania (prezzo di Euro 11 a notte compreso di colazione e internet gratis), ubicato in Via Beqir Luga, in zona tranquilla a est di Tirana, a circa 1 km da Piazza Skenderbej.


IO A SCUTARI (ALBANIA) CI SONO ANDATO PERCHE’ QUESTA CITTA E’ UBICATA SULL’UNICA ROTTA ESISTENTE PER ANDARE IN MONTENEGRO CON L’AUTOBUS.

Il mattino dopo mi sveglio presto per affrontare il giorno più difficile del viaggio: il trasferimento in Montenegro.
A piedi mi porto in 2 km circa in Via Muhamet Gjollesha, dove partono i minibus per Scutari (Albania), al prezzo di 400 Leke. Volendo ci sono anche diversi bus più grandi e più economici(300 Leke) che vanno a Scutari partendo da Rruga Karl Gega, appena dietro la stazione ferroviaria.
Però i minibus arrivano in centro  a Scutari mentre i bus ti lasciano alla periferia della città costringendoti a prendere un altro bus per raggiungere il centro.
Per gli autolesionisti c’è anche il treno, più costoso e molto più lento (una corsa al giorno alle 13.10 con arrivo alle 17.00.
Dopo 1 ora e 15’ sono a Scutari, tappa obbligata per raggiungere il Montenegro.
Città carina dove ci sono diverse Moschee in centro e il castello fuori dallo stesso.

ULCINJ IN MONTENEGRO E’ LA PRIMA LOCALITA’ TURISTICA DI QUESTO VIAGGIO.
 
In centro a Scutari (Albania) prendo il bus della Compagnia Vllazen Lluja al prezzo di Euro 5,00 (ce ne sono diversi ogni giorno), che attraverso strette strade di campagna e collina mi conduce in 1 ora e 15’ circa a Ulcinj (Montenegro), graziosa località turistica ubicata sul Mar Mediterraneo.
La stazione dei bus è abbastanza lontana dal mare ma c’è la possibilità di noleggiare una mountain bike all’interno della stessa.
Passo alcune ore piacevole in bici per poi tornare alla Stazione dei bus.


SONO FELICISSIMO DI ESSERE PERVENUTO A PODGORICA, LA CAPITALE DEL MONTENEGRO.

Da Ulcinj (Montenegro), con un bus della compagnia Zejdin (Euro 6, 00) giungo in 3 ore circa a Podgorica, la capitale del Montenegro (Ci sono diverse compagnie che praticano questa tratta con orari e prezzi diversi, mai comunque inferiori a 6 Euro).
Porto lo zaino all’Ostello Montenegro che è ubicato  qualche decina di metri dalla Stazione dei bus ed in verità è una casa molto pulita e confortevole di proprietà di  un ragazzo giovane, adattata ad Ostello (15 Euro a notte compreso internet e tv gratis).
Passo l’intera giornata in centro a Podgorica anche se non c’è molto da vedere. Logicamente zero turismo.

DUBROVNIK, UNA DELLE CITTA’ PIU’ TURISTICHE DELLA CROAZIA

Da Podgorica (Montenegro), con un bus delle ore 6.00 della compagnia Bozur (Euro 19, 00) giungo in 5 ore abbondanti a Dubrovnik, una delle città più turistiche della Croazia.
Il viaggio è gradevole in quanto si attraversa la bellissima costa montenegrina e croata.
La stazione dei bus di Dubrovnik rimane fuori città, a ovest della stessa.
Con un bus di linea (prezzo biglietto:10 Kuna alla biglietteria, 12 kuna sul bus).
Il centro storico è stupendo ed è racchiuso all’interno delle mura.
Il turismo è a livelli altissimi e ci sono moltissimi Italiani.
Perfino nell’Ufficio turistico c’è la ragazza che parla Italiano.
Il mare è cristallino.
Se poi si vuole vedere un paesaggio sublime si può andare con la funivia sul Monte Srd mt 412.

GIUNTO A MEDJUGORIE IN BOSNIA ERZEGOVINA, MI E’ SEMBRATO DI ESSERE TORNATO IN ITALIA

Da Dubrovnik (Croazia), con un bus delle ore 15.15 della compagnia Autobusni Kolodvor (Euro 103,30 Kuna) giungo in 2 ore e 30’ abbondanti a Mostar (Bosnia Erzegovina), superando 2 frontiere. (ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta e c’è addirittura anche il Bus diretto Dubrovnik – Medjugorie).
Alla stazione degli autobus ubicata, adiacente a quella dei treni oltre 1 km a est del centro di Mostar, prendo un  bus da 30 posti delle ore 19.10 della compagnia Autoprevoz (costo: 5 Marchi bosniaci), che sale e poi scendo sulle coline circostanti giungendo dopo circa 1 ora circa a Medjugorie (Bosnia Erzegovina).
La piccola stazione degli Autobus rimane circa 1km a sud – est rispetto al centro.
In pochi minuti lo raggiungo a piedi.
Ed ecco la Sorpresa.  Decine e decine di negozietti che vendono ogni cosa. La lingua dominante è l’Italiano. Centinaia e centinaia di turisti soprattutto Italiani. Gente che prega dappertutto. La Chiesa Parrocchiale di San Giacomo è strapiena. Passo la Notte alla Pensione An&Stjepan ubicata in  qualche decina di metri dalla Stazione dei bus. Ho una singola molto pulita e confortevole. (18 Euro a notte).
La mattina alle  5 sono già in cammino verso il Monte Krizevac mt 520. Percorro diversi km a piedi in pianura (40’ circa), in direzione nord prima di arrivare alla Via Crucis in Salita attraverso una mulattiera con rocce e sassi.
Sono le 5.30 del mattino ma è già piena di gente che prega. Qualcuno sale a piedi nudi, qualcuno addirittura in ginocchio e mi fanno male le ginocchia solo a guardarle.
Comunque in meno di 1 ora sono sulla affollatissima Vetta del Monte Krizevac mt 520, dove c’è un sacco di gente che prega.
Bellissimo il panorama su Medjugorie (Bosnia Erzegovina) e sulle Colline adiacenti. Scendo dallo stesso percorso dell’andata percorro ancora mezz’ora scarsa in pianura in direzione sud – ovest.
Salgo quindi in circa 20 minuti attraverso una mulattiera simile alla precedente alla Collina delle Apparizioni.
Anche qui decine e decine di persone in preghiera.
Torno poi a piedi dapprima in discesa e poi in pianura e in meno di 40 minuti sono di nuovo in centro e poi alla Stazione degli Autobus.


CHE EMOZIONE ATTRAVERASARE A PIEDI IL SCIVOLOSISSIMO PONTE VECCHIO DI MOSTAR IN BOSNIA ERZEGOVINA, UNA DELLE CITTA’ PIU’ MARTORIATE DURANTE LA GUERRA DEI BALCANI.

Da Medjugorie (Bosnia Erzegovina), con un bus della compagnia Autonerc (4 Marchi bosniaci) giungo in 1 ora circa a Mostar (Bosnia Erzegovina).Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.
In 20’ a piedi mi porto in centro. C’è da dire che fuori dal centro c’è l’abbandono totale con alcuni edifici con i segni evidenti dei bombardamenti.
Il centro Storico invece è ben tenuto, pavimentato ottimamente con i negozietti che vendono qualsiasi cosa.
Qui c’è turismo. Il top poi è il bellissimo Ponte vecchio che attraversa il fiume Narente, abbattuto durante la Guerra della Juogosalvia e perfettamente ricostruito come era originariamente.

 SARAJEVO, LA CAPITALE DELLA BOSNIA ERZEGOVINA DOVE CONVIVONO UNA MOLTITUDINE INCREDIBILE DI CULTURE E RELIGIONI. CITTA’ CHE PUO’ ESSERE CONSIDERATA LA GERUSALEMME D’EUROPA.

Da Mostar (Bosnia Erzegovina), con un bus della compagnia Autoprevoz (18 Marchi bosniaci) giungo in 5 ore circa a Sarajevo, la Capitale della Bosnia Erzegovina. Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.
La stazione degli autobus adiacente a quella ferroviaria è ubicata a circa 2 km dal centro Storico, che si raggiuge grazie ai diversi bus, tram.
Se invece, come ho fatto io, si prenota all’Hostel Ljubicica (7 Euro a notte), ubicato in Via Basèar, in adiacenza al centro storico si ha diritto ad una navetta gratuita offerta dall’Ostello. Infatti c’è la sede distaccata dello stesso presso la stazione dei bus.
L’ostello è molto grande, ma comunque ben tenuto ed accogliente anche se dall’esterno sembra fatiscente.
Il bellissimo centro storico, ricco di bellissimi vialetti pavimentati e in cui si notano Moschee, vicino a Chiese Cristiane e Ortodosse, si gira tranquillamente a piedi.

ZAGABRIA, LA STUPENDA CAPITALE DELLA CROAZIA

Da Sarajevo (Bosnia Erzegovina), con un bus della compagnia Centrotrans Eurolines (50 marchi bosniaci) giungo in 8 ore circa a Zagabria, la Capitale della Croazia, attraversando la non difficile frontiera Bosniaca – Croata.
Ci sono diversi autobus in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.
Zagabria è molto carina e volendo si può anche girare a piedi.
La stazione di bus è lontana dal centro ma è ben servita con bus e tram mentre quella ferroviaria è praticamente in centro.
Dormo al City Centre Hostel (17 Euro a notte), ubicato in Tkalciceva n. 37, che è la Via del centro storico più frequentata dai giovani dove ci sono tantissimi locali e dove la notte non termina mai.

LUBJANA, LA CARINA CAPITALE DELLA SLOVENIA

Da Zagabria (Croazia), con un treno (101,84 Kuna) giungo in 2 ore circa a Lubjana, la Capitale della Slovenua, attraverso la facile frontiera Croata – Slovena. Ci sono diversi treni in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta. La Stazione è a meno di 1 km dal centro, che si gira a piedi.
Il Castello è ubicato sulla adiacente Collina raggiungibile in pochi minuti a piedi o con la funicolare.

IL MIO RITORNO A CASA AVVIENE OBBLIGATORIAMENTO ATTRAVERSO VILLACH IN AUSTRIA

Da Lubjana, la Capitale della Slovenia, con un treno (10 Euro) giungo, in 2 ore e 45’ circa, a Villach, in Austria, dove prendo un bus della compagnia Intercitybus (Euro 25) che mi conduce in 3 ore abbondanti alla Stazione Ferroviaria di Venezia Mestre.
Tenere presente che i due biglietti succitati possono essere rilasciati entrambi alla Stazione Ferroviaria di Lubjana.
La motivazione per cui sono passato incredibilmente in Austria per tornare in Italia è data dal fatto che c’è solo un treno al giorno che pratica la tratta diretta Slovenia - Italia.
Per il resto del giorno si deve passare obbligatoriamente da Villach se si vuole tornare a casa.
Alla Stazione Ferroviaria di Venezia Mestre prendo un treno regionale per Verona e poi un altro per Rovato dove termina il mio stupendo viaggio (prezzo totale di entrambi i biglietti: 16 Euro).
Ci sono diversi treni in diverse ore del giorno che percorrono questa tratta.







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