Qui sotto si trova il file in excel
dell’elenco completo di 198 Cime, alcune
dimenticate da Dio, con l’indicazione per ognuna di essa, della quota, della
zona di ubicazione (Esempio: Val Camonica, Lago di Garda, ect.), della
località, Provincia e quota di partenza, della data e della relazione in
cui si descrive il percorso per raggiungere la Cima, il tempo di
percorrenza dell’escursione, la difficoltà e il dislivello complessivo.
Le celle colorate in blu, sono quelle che possono
contenere degli ERRORI
DI ORTOGRAFIA.
Le celle colorate in verde sono quelle in cui
la relazione non è ancora stata fatta.
Per trovare la descrizione,
ubicazione e tutte le informazioni di una cima, bisogna digitare
contemporaneamente “CTRL F” scrivendo successivamente il nome della Vetta
desiderata oppure, se non si ricorda, la sua ubicazione o la Località di
partenza, ect.
Importante sapere che qui si trovano
relazioni di cime sconosciute ai più che è molto difficile trovare su internet.
Per quanto riguarda le fotografie
esse si trovano nella pagina denominata “le
mie 1600 cime diverse - ricette, foto e video di dolci”. Esse sono numerate e
catalogate (numero, nome e quota cima) in ordine progressivo seguendo l’excel
succitato. Per trovare il numero, il nome e la quota della cima corrispondente
alla foto desiderata, aprire gli appositi 2 link che compaiono qui sotto,
tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione "salva con
nome" si apre una finestra dove c'è scritto il numero, il nome e la
quota della cima corrispondente alla foto scelta. Un'altra opzione è
quella di aprire la foto scelta, cliccare in fondo alla pagina su opzioni
e poi cliccare su scarica a grandezza originale. Si apre una finestra dove c'è
scritto il nome e la quota della cima corrispondente alla foto scelta.
RELAZIONI CIME DALLA 1.199 ALLA
1.398
|
|||||||
N.
|
NOME
|
ALT. MT.
|
UBICAZIONE
|
PUNTO DI PARTENZA
|
PROV. DI PART.
|
DATA
|
PICCOLA DESCRIZIONE SOGGETTIVA DEL
PERCORSO, CON INDICAZIONE DELLA
DIFFICOLTA', DEI TEMPI DI PERCORRENZA CAI, DEL DISLIVELLO ALLA DATA IN CUI SI
E' SVOLTA L'ESCURSIONE.
|
1199
|
MONTE
BENESSIA
|
1250
|
LAGO DI COMO (LARIO) OCCIDENTALE -
ALPI LEPONTINE
|
Cavargna mt. 1071, il Comune più
alto della Provincia di Como, in Val Cavargna - raggiungibile in 2 ore
|
CO
|
18/06/2008
|
Entusiasmante traversata sulle Alpi
Lepontine, in ambiente selvaggio e dimenticato quasi interamente sulla cresta
di confine Italo – Svizzera. Dalla chiesa di Cavargna seguire le indicazioni
per Alpe Tabano, Monte Garzirola, Passo S. Lucio e salire le scale che
costeggiano la chiesa sul suo lato sud. Poi al successivo bivio tenere la
sinistra per Passo S. Lucio immettendosi così sull’evidente sentiero n. 3 che
sale regolarmente nel bosco in direzione sud-ovest. Si perviene così dopo
circa
|
1200
|
MONTE
GARZIROLA
|
2116
|
|||||
1201
|
MONTE
SEGOR
|
2097
|
|||||
1202
|
PIZZO
CAMOGHE'
|
2228
|
|||||
1203
|
VETTA DEL
VALLONE
|
1966
|
|||||
1204
|
CIMA DELLA
SEGONAIA
|
2068
|
|||||
1205
|
MONTE
STABBIELLO
|
2115
|
|||||
1206
|
CIMA DELLA
VALLETTA
|
2130
|
|||||
1207
|
MTO DELLA
TAPPA
|
2078
|
|||||
1208
|
CIMA VERTA
|
2078
|
|||||
1209
|
PIZZO DI
GINO O MENONE
|
2245
|
|||||
1210
|
CIMA
PIANCHETTE
|
2158
|
|||||
1211
|
MONTE
TABOR
|
2079
|
|||||
1212
|
MONTE BRE'
|
925
|
LAGO DI
LUGANO - ALPI LEPONTINE
|
Bre’ mt.
|
CH
|
19/06/2008
|
Bella e
brevissima escursione fattibile tutto l’anno sul Monte Brè, molto frequentato
soprattutto in estate dai numerosi turisti presenti nella zona, da cui si può
godere di uno splendido panorama sul sottostante Lago di Lugano. Poco sotto
la sommità si rileva la presenza di un ristorante dotato di terrazza
panoramica e sulla vetta di una graziosa chiesetta. La stessa viene raggiunta
da Bre’ in mezz’ora seguendo la scalinata alla Torretta con segnavia di colore
bianco e rosso in direzione sud-ovest nel bosco. Discesa per lo stesso
itinerario. Tempo totale tra andata e ritorno:
|
1213
|
CIMA SASSO
ROSSO
|
1295
|
LAGO DI LUGANO - ALPI LEPONTINE
|
Bre’ mt.
|
CH
|
19/06/2008
|
Inedita e fantastica traversata
abbastanza lunga e faticosa sul confine Italo – Svizzero partendo dalla
Svizzera e arrivando in Italia. Dal centro di Bre’ seguire le indicazione per Monte Boglia
(segnavia rosso e bianco). Attraversare pertanto il grazioso centro storico
del paese e portarsi a monte dello stesso mediante l’ausilio di stradine e
mulattiere con pavimentazione in acciottolato. Salire pertanto regolarmente
in direzione nord ed entrare nel bosco seguendo successivamente la strada
sterrata. Dopo 1 ora si giunge in località Carbonera mt. 1033. Lì seguendo
l’apposita indicazione per Monte Boglia, svoltare a destra abbandonando la
strada principale e percorrendone un’altra che sale stavolta in direzione
sud-est. Poi essa diventa sentiero. Si giunge così al cartello indicante
“Sasso Rosso mt.
|
1214
|
MONTE
BOGLIA
|
1516
|
|||||
1215
|
CIMA
CASTELLO
|
1432
|
|||||
1216
|
CIMA
DELL'ORES
|
1727
|
|||||
1217
|
CIMA DI
FIORINA OCCIDENTALE
|
1720
|
|||||
1218
|
CIMA DI
FIORINA ORIENTALE
|
1807
|
|||||
1219
|
TORRIONE
DI VALSOLDA
|
1805
|
|||||
1220
|
MONTE
REGAGNO
|
1717
|
|||||
1221
|
MONTE
CUCCO
|
1623
|
|||||
1222
|
MONTE
CUCCO
|
1610
|
|||||
1223
|
CORNO
PENDITA
|
520
|
FRANCIACORTA
|
In Via
Tengattini a Paratico (Bs) mt. 195 -
raggiungibile in
|
BS
|
21/06/2008
|
Bel monte,
molto evidente se visto da sud-ovest, poco significativo invece se osservato
da nord. Esso fa parte del Gruppo del Monte Alto ed è posto in piena
Franciacorta. La dimenticata sommità viene raggiunta, imboccando il passaggio
pedonale posto in adiacenza al parcheggio. In pochi minuti lo stesso ci
conduce in Via Gianini. Svoltare a sinistra, percorrendola in direzione
nord-est. Al successivo bivio tenere la sinistra (segnavia di colore bianco e
azzurro su di un palo). Poco dopo la strada asfaltata aperta al traffico
termina e inizia un facile sentiero mai esposto ma con qualche tratto
roccioso che sale deciso nel bosco in direzione est (bollini rossi e blu). Si
perviene così ad una larga sella dove si nota sulla destra un prato
solitamente ben tenuto e un casotto di caccia. Qui dal versante opposto
giunge una strada sterrata a servizio dei numerosi vigneti presenti. Svoltare
a sinistra e percorrere la strada succitata semipianeggiante che costeggia il
versante est del Corno Pendita. Al successivo bivio tenere la sinistra
percorrendo un’altra strada sterrata che inizialmente in campo aperto e poi
nel bosco sale regolarmente in direzione sud-ovest. Si perviene così
sull’ampia sommità del Corno Pendita mt. 520, dove è presente un casotto di
caccia. Discesa per lo stesso itinerario di salita. Tempo totale tra andata e
ritorno: 1 h
|
1224
|
ROCCA DE
ZUCCHELLIS
|
400
|
LAGO D'ISEO (SEBINO) OCCIDENTALE
|
Sulla Statale di collegamento tra
Lovere e Villongo (Via Suardo Luigi) a Sarnico (Bg) mt. 190 - raggiungibile in
|
BG
|
21/06/2008
|
Interessante e breve itinerario
molto panoramico fattibile in ogni periodo dell’anno. Remunerativo
soprattutto in inverno. Dal parcheggio procedere sul marciapiede adiacente
alla statale in direzione di Villongo. Poche decine di metri dopo
attraversare e imboccare la strada asfaltata (Via San Nazzaro ) con
indicazioni per la Chiesetta S.S. Nazario e Rocco e sentiero Forcella -
Molere. Dopo poche decine di metri a sinistra si nota la bella Chiesetta
succitata. Continuare sempre sulla strada asfaltata aperta al traffico fino a
confluire su Via Cerro. Svoltare a sinistra e
giungere dopo qualche centina di metri ad un altro bivio. Stavolta
però tenere la destra (Via Rocca). Praticamente immediatamente dopo sulla
sinistra si nota un’abitazione con il numero civico 1 e poi sulla destra invece
una stradina sterrata con una sbarra. Abbandonare pertanto la strada
principale asfaltata e seguire quella sterrata in salita. Ben presto la
stessa diviene sentiero. Esso sale con regolarità nel bosco e poco dopo và a
confluire nel più evidente sentiero denominato “Forcella – Molere”. Svoltare
a sinistra e in breve pervenire ad un altro bivio dove sono presenti dei
cartelli in legno (segnavia 701) che danno indicazioni per raggiungere
Forcella, Viadanica e Castione di Sarnico. A questo punto prendere il
sentiero che percorre la cresta sud-ovest di Rocca de Zucchellis tenendosi
spesso a mezza costa sul boscoso versante nord della stessa. Si giunge così
alla base del versante nord della Rocca succitata, dove è presente un
cartello che ne illustra la storia. Staccarsi dal sentiero principale e per
tracce raggiungerne la sommità mt. 400, dove sono presenti una gigantesca
croce in ferro e la bandiera dell’Italia. Sono passati 30 minuti. Sublime il
panorama sui sottostanti lago d’Iseo e Sarnico e sui vicini Monte S. Onofrio,
Monte Alto, Corno Pendita, monte Dratto e sul più lontano Monte Orfano con la
sua inconfondibile sagoma allungata. Tornare sul sottostante sentiero
principale e continuare in discesa in direzione nord-est fino a pervenire
alla sella ricompresa tra Rocca de
Zucchellis e Il Colle. Insistere stavolta sulla banale cresta boscosa
sud-ovest di quest’ultimo che offre interessanti scorci di panorama. Si
perviene così sull’anticima del Colle, di poco più bassa della vetta vera e propria. Si scende ancora e
poco dopo si individua sulla destra una stradina sterrata che a mezza costa
conduce sull’erboso versante sud del Colle. Con l’aiuto di tracce di sentiero
lo si supera facilmente e si perviene così dopo
|
1225
|
IL COLLE
|
495
|
|||||
1226
|
MONTE
SOSSINO O SUSINO
|
2.398
|
VAL DI SCALVE
|
Località Grumello di Schilpario
(Bg) mt. 1152 - raggiungibile in 1 h
di
|
BG
|
28/06/2008
|
Eccezionale traversata intorno al
Maestoso Pizzo Camino, in ambiente
molto vario: inizialmente selvaggio e severo poi tranquillo e frequentato.
Dal parcheggio della funivia per Malga
Epolo, imboccare sulla sinistra la strada sterrata che sale la ripida Valle
di Epolo in direzione sud, parallelamente alle piste di sci, conducendo in 1
ora alla conca Epolo mt . 1547 dove è
posizionato il Rifugio Malga Epolo. Poi attraversare il semipianeggiante
prato dirigendosi verso l’evidente e ripido canale erboso che si supera
facilmente mediante l’ausilio di un comodo sentiero che sale a tornanti. Si
giunge così alla sovrastante conca. Continuare sull’evidente sentiero in
direzione sud-ovest addentrandosi stavolta nel bosco. Si giunge così al bivio
per Schilpario, Malga Epolo, Malga Voia e Passo di Corna Busa.
Continuare su sentiero con segnavia n.
423 che sale regolare in direzione sud-ovest in mezzo ai cespugli conducendo
dopo 2 ore di cammino dal via dell’escursione all’evidente Passo di Corna
Busa mt. 1940 dove giungono i sentieri provenienti da Rif. San Fermo, Passo
di Variala e Pizzo Camino. Qui svoltare subito a destra e percorrere mediante
l’ausilio di un comodo sentiero segnato con bolli rossi la facile cresta est
della Corna Busa. In pochi minuti si arriva pertanto nei pressi della
caratteristica e affascinante grotta posta poco sotto la sommità mt. 2007, la quale si raggiunge
attraversando la cavità e avanzando sul facile sentiero che prosegue oltre in
direzione ovest. Incantevole il panorama sul vicinissimo Pizzo Camino.
Ritornare con medesimo itinerario al Passo di Corna Busa, dove si svolta a
sinistra continuando sul dimenticato sentiero a mezza costa n. 83 per Passo
di Variala in direzione nord-est che passa inizialmente in mezzo alla fitta
vegetazione e poi attraversa il ghiaione del versante nord del Pizzo Camino.
Tenere presente che in questa fase e in quelle successive fino al Passo di
Variala è facile imbattersi fino a stagione inoltrata in attraversamenti di
canali innevati rendendo l’escursione notevolmente più complessa e lunga.
Proseguendo comunque nella descrizione del percorso, si giunge così ai piedi
di un ripido e instabile canalino detritico che si supera con attenzione
seguendo i bollini di colore rosso e bianco (alto pericolo di scarico di
sassi). Si perviene così ad una selletta. A questo punto il sentiero passa su
una cengia erbosa e scende leggermente; poi attraversa un canale che
solitamente è l’ultimo a liberarsi dalla neve. Superato lo stesso si comincia
a salire in direzione nord-est, con attenzione, il ripido detritico canalone finale che imprime nel
soggetto che lo affronta una forte sensazione di instabilità. Inizialmente il
sentiero segnato si mantiene sulla
parte destra dello stesso vicino alla parete rocciosa e poi nel finale lo
attraversa portandosi a sinistra in mezzo al prato e uscendo così dal canale
vero e proprio. Quest’ultima parte è
pertanto nettamente più agevole della fase antecedente. Si perviene così dopo
3 ore e
|
1227
|
CIMA
SUD_EST CROZ DELL'ALTISSIMO
|
2.339
|
GRUPPO DOLOMITI DEL BRENTA
|
Al Rifugio La Montanara mt. 1525
(Tn) - raggiungibile in 2 ore e 30' di macchina da Brescia (
|
TN
|
05/07/2008
|
Bellissima escursione ad anello nel
Gruppo delle Dolomiti del Brenta con panorami mozzafiato su tutto il gruppo
stesso e sul sottostante lago di Molveno. Dal Rifugio La Montanara mt. 1525
si percorre una larga mulattiera semipianeggiante in direzione nord; poi
pochi minuti dopo ad un bivio si tiene la destra, trascurando la deviazione
proposta per il Rifugio Croz dell'Altissimo e seguendo invece le indicazioni
per l’omonima cima e per quella dei Lasteri. Si sale pertanto per il ripido bosco in direzione nord-est su sentiero segnato n. 352 bis e giunti ad
un bivio, lo si oltrepassa proseguendo diritto (a destra si va al Piz Galin).
Si rimonta in seguito la cresta del Palon de Tovre superando alcuni facili
risalti rocciosi di I° grado
(splendida veduta del lago di Molveno). Il sentiero abbandona poi, a circa
2000 mt. di quota, la cresta succitata e prosegue a mezza costa in discesa
alla sua destra in mezzo ai mughi, fino al raggiungimento del non segnalato passo dei Camosci ( mt 1965
). Poco oltre lo stesso, il sentiero attraversa una serie di blocchi di
roccia e oltrepassando un bivio (si ignora lo stacco di destra che riporta al
Rifugio La Montanara), si raggiunge la zona sottostante la cima del Croz
dell'Altissimo. Questa zona è caratterizzata da splendidi crepacci di roccia
lavorati dai secoli dall'acqua, alcuni
dei quali sono veramente profondi e conservano la neve per gran parte
dell’estate. Qui è possibile osservare, con un po’ di fortuna le pernici. Si
prosegue poi in direzione del Passo dei Lasteri (si è sul segnavia 344 bis
nella conca dei Mandrini), fino ad incontrare un grosso omino di pietra che
indica la presenza di una biforcazione; si continua a sinistra seguendo le
indicazioni per il Croz dell’Altissimo e puntando la cuspide terminale della
vetta sud-orientale mt 2339. Seguendo il facile e quasi mai esposto sentiero
ben segnato che sale a mezza costa in direzione sud – ovest, tagliando il
versante ovest del Croz dell'Altissimo nord-occidentale mt 2361, si perviene
sulla rocciosa e brevissima cresta sud del Croz dell'Altissimo sud-orientale
mt 2339 che si supera facilmente in pochi minuti pervenendo pertanto alla
grande croce metallica e al libro di vetta posti sulla sommità che molto
spesso si presenta affollata. Sono passate 2 ore e mezza dal via
dell’escursione. Spettacolare la visuale su tutte le torri e campanili del
Brenta, e sul lago di Molveno. Discesa
per medesimo itinerario fino a
giungere sul sentiero fatto all’andata che taglia il banale versante ovest
della Cima Croz dell’Altissimo nord-ovest. Staccarsi quindi dallo stesso e
affrontare senza alcuna difficoltà il facile versante prativo succitato in
direzione ovest e portarsi in pochi
minuti sulla ampia e banale cresta nord e in breve all’ometto in pietra della
panoramica sommità del Croz dell'Altissimo nord-occidentale mt 2361. Discesa
dal medesimo itinerario fino a pervenire al bivio per il Passo dei Lasteri,
dove si prosegue a sinistra (sentiero n. 344 bis) in direzione del poco individuabile passo
stesso mt. 2281 che si raggiunge in poco tempo, camminando sulla dorsale. Poi
il sentiero torna a salire a mezza costa in direzione nord-est tagliando il
versante sud - ovest di Cima dei Lasteri. Si
giunge così ad un’altro bivio
dove si stacca sulla destra un sentiero segnato che percorre il ghiaioso,
sdrucciolevole ma facile versante ovest di cima Lasteri portando fino sulla
sua poco frequentata sommità mt 2459. Sono passate circa 3 ore e mezza dal
via dell’escursione. Incomparabile il panorama. Discesa per medesimo
itinerario fino a ricongiungersi ancora sul sentiero 344 bis che in discesa
con frequenti svolte, porta al bel passo del Clamer mt. 2164 dove c’è una scritta sulla pietra
ad indicarne il valico..Da lì, scendere a sinistra per il ripido sentiero n.
344 che inizialmente a prosegue a salti. Prestare attenzione in questo
tratto. Poi lo stesso diventa più agevole rimanendo però molto
sdrucciolevole. Si attraversa per 2 volte il greto del torrente e anche un
tratto boscoso. Si confluisce così nel sentiero n. 322 che in breve in
direzione sud conduce dopo 1 ora
|
1228
|
CIMA
NORD_OVEST CROZ DELL'ALTISSIMO
|
2.361
|
|||||
1229
|
CIMA DEI
LASTERI
|
2.459
|
|||||
1230
|
MONTE
PALON
|
2.134
|
GRUPPO
DELLA PRESANELLA
|
Villaggio
e Malga Patascoss mt. 1737 (Tn) - raggiungibile in 2 ore
|
TN
|
09/07/2008
|
Cima
dimenticata da tutto e da tutti, posta nel Gruppo della Presanella. Dal
grande parcheggio proseguire sulla strada asfaltata in direzione sud per
qualche decina di metri fino ad individuare sulla destra una strada sterrata
chiusa al traffico con indicazione per Rifugio 5 laghi e Lago Ritorto.
Percorrerla in direzione sud – ovest fino a pervenire al Rifugio succitato.
Poi, prima di immettersi sul frequentatissimo sentiero n. 232 “giro dei 5
laghi” per il lago Ritorto, per tracce affrontare l’erboso e ripido versante
sud-est del Palon mt. 2134 e giungere sulla ampia ed erbosa cresta est.
Superare un ripetitore radio televisivo e affrontare con attenzione il breve
tratto roccioso della cresta che consente di raggiungere l’aguzza sommità.
Discesa per lo stesso itinerario di salita. Tempo totale tra andata e
ritorno: 2 ore
|
1231
|
MONTE
PANCUGOL
|
2.277
|
GRUPPO DELLA PRESANELLA
|
Villaggio e Malga Patascoss mt.
1737 (Tn) - raggiungibile in 2 ore
|
TN
|
09/07/2008
|
Interessante traversata, nel Gruppo
della Presanella, in ambiente tipicamente alpino che percorre ambienti a
tratti molto frequentati e a tratti dimenticati. Dal grande parcheggio
proseguire sulla strada asfaltata in direzione sud per qualche decina di
metri fino ad individuare sulla destra una strada sterrata chiusa al traffico
con indicazione per Rifugio 5 laghi e Lago Ritorto. Percorrerla in direzione
sud - ovest e giunti nei pressi di un
tornate a poche centinaia di metri dal Rifugio succitato e dell’arrivo della
funivia “Express 5 laghi”, attraversare a destra le piste di sci
portandosi in questo modo sul versante
sud-est del Monte Pancugol. Percorrerlo per labili tracce in direzione nord
fino a confluire sulla cresta est del Monte succitato in corrispondenza di
una specie di plinto in cemento. Percorrere il crinale in direzione ovest ,
inizialmente largo ed erboso, poi nel finale roccioso ed affilato ma poco
esposto e giungere dopo 1 ora e mezza sulla sommità del Monte Pancugol mt.
2.277 dove è presente una piccola costruzione triangolare in ferro. Da lì si
possono individuare i monti Palon, Ritorto, Nambrone, Serodoli, Zeledria e il
lago di Nambino. Discesa per lo stesso itinerario dell’andata a ritroso fino
a ricongiungersi sulla strada proveniente dal villaggio e Malga Patascoss,
percorsa precedentemente, che in pochi minuti porta al Rifugio e alla funivia
5 laghi mt. 2059. Continuare poi sul frequentatissimo sentiero n. 232 “giro
dei 5 laghi”, a tratti attrezzato con cavo metallico, che semipianeggiante
prosegue a mezza costa in direzione
ovest tagliando il versante sud-ovest del Palon.. Si perviene così in 15
minuti dal Rifugio succitato al Lago Ritorto mt. 2063. Proseguire poi in
salita sempre sul sentiero n. 232 che in 40 minuti consente di valicare il
non segnalato Passo del Ritorto mt. 2275. Avanzare ulteriormente a mezza
costa su e giù. Poco dopo trascurare la deviazione a destra per il Lago
Nambino e pervenire al bellissimo lago Lambin mt 2326. Continuare ancora in
salita e pochi minuti dopo si nota su di una pietra una scritta in rosso ad
indicare la Cima Serodoli. Svoltare quindi a sinistra e percorrere così il
facile versante sud-est del monte succitato seguendo i rari bollini rossi
(presenti però fino in vetta) in mezzo alla pietraia granitica. Si perviene
così sulla brevissima e semplice cresta rocciosa est che conduce alla
rudimentale croce in legno posta sulla sommità della Cima Serodoli mt. 2708
(scritta della quota su una pietra). Sublime il panorama sui laghi Lambin,
Gelato e Serodoli e sulle cime adiacenti. Discesa per il medesimo percorso di
ascesa fino a ricongiungersi nuovamente con il sentiero n. 232 che in
direzione nord con un costante saliscendi conduce ai mt. 2370 del Lago
Serodoli. Seguire poi le indicazioni per Passo di Va Gelada proseguendo
quindi in salita sul sentiero n. 203. Dopo 15 minuti si incontra un altro
bivio dove bisogna abbandonare il sentiero 203 e immettersi sul n. 226 per il
Rifugio Pradalago. Al successivo bivio invece bisogna separarsi anche dal n.
206 e proseguire sul sentiero Umberto Bozzetto seguendo le indicazioni
per Cima Zeledria e giungere al Passo 5 laghi mt. 2350 (scritta in
giallo sulla pietra). Continuare in discesa in mezzo alla pietraia dalla
parte opposta in direzione est. Poi alla successiva biforcazione tenere la destra ignorando la
deviazione a sinistra per i Tre laghi . Si perviene così sulla rocciosa
cresta ovest del Monte Zeledria mt. 2427 che viene superata con l’aiuto di
brevi scalette e di cavi metallici. Poco prima di giungere sulla panoramica
sommità, trascurare la deviazione a sinistra per Lago Alto immettendosi sul
sentiero 267 che in pochi minuti conduce in cima dove si rileva la presenza
di una bandiera tricolore in ferro e del libro di vetta. Sono passate 7 ore e
mezza dall’inizio dell’escursione.
Discesa dal versante opposto; al 1° bivio pochi metri dopo la vetta, tenere la
sinistra e percorrere il facile sentiero SAT segnato con bollini rossi e
bianchi che in mezz’ora porta al Rifugio e lago Pradalago mt. 2085. Qui
seguire le indicazioni per il Rifugio lago Malghette (segnavia n. 265)
percorrendo pertanto la strada sterrata e poi il sentiero che con tendenza a
scendere dapprima in campo aperto e poi nel bosco porta in 50 minuti al
grazioso rifugio succitato posto in adiacenza all’omonimo lago mt. 1890.
Successivamente imboccare il sentiero n. 201 che sale regolarmente nel bosco;
un quarto d’ora dopo tralasciare la deviazione a sinistra proposta per
il Lago Alto (sentiero 267) e
proseguire invece sul 201 che conduce in ulteriori 20 minuti alla Bassetta
della Viga mt. 2101. Da qui il sentiero n.
|
1232
|
MONTE
SERODOLI
|
2708
|
|||||
1233
|
MONTE
ZELEDRIA
|
2427
|
|||||
1234
|
MONTE VIGO
|
2181
|
|||||
1235
|
MONTE
SPOLVERINO
|
2093
|
|||||
1236
|
MONTE
FOLGARIDA
|
1860
|
|||||
1237
|
L'OMETTO
|
2.285
|
GRUPPO
DELLA PRESANELLA
|
Villaggio
e Malga Patascoss mt. 1737 (Tn) - raggiungibile in 2 ore
|
TN
|
09/07/2008
|
Interessante
traversata, nel Gruppo della Presanella, in ambiente tipicamente alpino che
percorre ambienti a tratti molto frequentati e a tratti dimenticati. Dal
grande parcheggio proseguire sulla strada asfaltata in direzione sud per
qualche decina di metri fino ad individuare sulla destra una strada sterrata
chiusa al traffico con indicazione per Rifugio 5 laghi e Lago Ritorto.
Percorrerla in direzione sud - ovest e giunti
nei pressi di un tornate a poche centinaia di metri dal Rifugio
succitato e dell’arrivo della funivia “Express 5 laghi”, attraversare a
destra le piste di sci portandosi in
questo modo sul versante sud-est del Monte Pancugol. Percorrerlo per labili
tracce in direzione nord fino a confluire sulla cresta est del Monte
succitato in corrispondenza di una specie di plinto in cemento. Percorrere il
crinale in direzione ovest , inizialmente largo ed erboso, poi nel finale
roccioso ed affilato ma poco esposto e giungere dopo 1 ora e mezza sulla
sommità del Monte Pancugol mt. 2.277 dove è presente una piccola costruzione
triangolare in ferro. Da lì si possono individuare i monti Palon, Ritorto,
Nambrone, Serodoli, Zeledria e il lago di Nambino. Discesa per lo stesso
itinerario dell’andata a ritroso fino a ricongiungersi sulla strada
proveniente dal villaggio e Malga Patascoss, percorsa precedentemente, che in
pochi minuti porta al Rifugio e alla funivia 5 laghi mt. 2059. Continuare poi
sul frequentatissimo sentiero n. 232 “giro dei 5 laghi”, a tratti attrezzato
con cavo metallico, che semipianeggiante prosegue a mezza costa in direzione ovest tagliando
il versante sud-ovest del Palon.. Si perviene così in 15 minuti dal Rifugio
succitato al Lago Ritorto mt. 2063. Proseguire poi in salita sempre sul
sentiero n. 232 che in 40 minuti consente di valicare il non segnalato Passo
del Ritorto mt. 2275. Avanzare ulteriormente a mezza costa su e giù. Poco
dopo trascurare la deviazione a destra per il Lago Nambino e pervenire al
bellissimo lago Lambin mt 2326. Continuare ancora in salita e pochi minuti
dopo si nota su di una pietra una scritta in rosso ad indicare la Cima
Serodoli. Svoltare quindi a sinistra e percorrere così il facile versante
sud-est del monte succitato seguendo i rari bollini rossi (presenti però fino
in vetta) in mezzo alla pietraia granitica. Si perviene così sulla brevissima
e semplice cresta rocciosa est che conduce alla rudimentale croce in legno
posta sulla sommità della Cima Serodoli mt. 2708 (scritta della quota su una
pietra). Sublime il panorama sui laghi Lambin, Gelato e Serodoli e sulle cime
adiacenti. Discesa per il medesimo percorso di ascesa fino a ricongiungersi
nuovamente con il sentiero n. 232 che in direzione nord con un costante
saliscendi conduce ai mt. 2370 del Lago Serodoli. Seguire poi le indicazioni
per Passo di Va Gelada proseguendo quindi in salita sul sentiero n. 203. Dopo
15 minuti si incontra un altro bivio dove bisogna abbandonare il sentiero 203
e immettersi sul n. 226 per il Rifugio Pradalago. Al successivo bivio invece
bisogna separarsi anche dal n. 206 e proseguire sul sentiero Umberto Bozzetto
seguendo le indicazioni per Cima
Zeledria e giungere al Passo 5 laghi
mt. 2350 (scritta in giallo sulla pietra). Continuare in discesa in mezzo
alla pietraia dalla parte opposta in direzione est. Poi alla successiva biforcazione tenere la destra ignorando la
deviazione a sinistra per i Tre laghi . Si perviene così sulla rocciosa
cresta ovest del Monte Zeledria mt. 2427 che viene superata con l’aiuto di
brevi scalette e di cavi metallici. Poco prima di giungere sulla panoramica
sommità, trascurare la deviazione a sinistra per Lago Alto immettendosi sul
sentiero 267 che in pochi minuti conduce in cima dove si rileva la presenza
di una bandiera tricolore in ferro e del libro di vetta. Sono passate 7 ore e
mezza dall’inizio dell’escursione.
Discesa dal versante opposto; al 1° bivio pochi metri dopo la vetta, tenere la
sinistra e percorrere il facile sentiero SAT segnato con bollini rossi e
bianchi che in mezz’ora porta al Rifugio e lago Pradalago mt. 2085. Qui
seguire le indicazioni per il Rifugio lago Malghette (segnavia n. 265)
percorrendo pertanto la strada sterrata e poi il sentiero che con tendenza a
scendere dapprima in campo aperto e poi nel bosco porta in 50 minuti al grazioso
rifugio succitato posto in adiacenza all’omonimo lago mt. 1890.
Successivamente imboccare il sentiero n. 201 che sale regolarmente nel bosco;
un quarto d’ora dopo tralasciare la deviazione a sinistra proposta per
il Lago Alto (sentiero 267) e proseguire
invece sul 201 che conduce in ulteriori 20 minuti alla Bassetta della Viga
mt. 2101. In seguito, seguire il
sentiero n. 202 per laghi del Malghetto e Marileva; lo stesso sale e poi
scende in direzione ovest. Poco dopo tralasciare la deviazione proposta per
il giro dei laghi Alti (sentiero Catturati) e proseguire ancora in discesa
superando una pietraia e poi risalire ancora nel bosco. Successivamente, si
nota su una pietra la deviazione a sinistra per l’Ometto. Intraprendere
quindi il dimenticato sentiero che sale poco evidente in direzione ovest in
mezzo alla fitta vegetazione (pochissimi
bolli). Si perviene così al Passo dell’Ometto mt. 2252 e per breve
versante ovest all’omonima cima mt. 2285. Ritorno per il medesimo itinerario
fino a Bassetta della Viga mt. 2101.
Da qui il sentiero n.
|
1238
|
CIMA
ROCCA PIANA
|
1873
|
VAL DI NON - CATENA DELLA MENDOLA
|
In località Monte di Mezzocorona
mt. 891 (Tn) - raggiungibile in 2 ore
di macchina da Brescia (
|
TN
|
10/07/2008
|
Splendida traversata da sud a nord
in ambiente vario e dimenticato tutta sul sentiero n. 500. Gran parte della
stessa si svolge e a ridosso del confine tra Province di Trento e Bolzano.
Dalla località Monte di Mezzocorona mt. 891 proseguire sulla strada sterrata
che sale nel bosco in direzione nord- est per Malga Kraun. Dopo 20 minuti, si perviene in località
Plon mt. 1000. Svoltare a sinistra
seguendo le indicazioni per Cima Roccapiana. Il sentiero (segnavia n. 500)
sale deciso nel bosco in direzione nord-ovest lambendo le pareti rocciose del
Formigari e diventando sdrucciolevole per un breve tratto. Si giunge così
dopo 1 ora e 15 minuti dal bivio posto nei pressi dell’abbandonata Baita
Alisei mt. 1416. Svoltare a destra per Malga Boldrina e proseguire in salita
fino a portarsi a circa 1600 mt di
quota, dove il sentiero continua a
mezza costa con saliscendi incessanti con tendenza a scendere in direzione
nord-ovest, diventando a volte esposto (cavo d’acciaio). Si và così a
confluire su una strada sterrata non lontano dalla Malga Boldrina mt. 1562.
Svoltare a destra percorrendo la stessa in leggera salita e poi abbandonarla
pochi minuti dopo per intraprendere il
facile sentiero n. 500 che sale a mezza costa in mezzo ai mughi. Si
giunge così dopo 3 ore e 40.minuti alla grande croce metallica posta sulla
sommità della cima di Roccapiana mt. 1873. Eccezionale il panorama su Valli
d’Adige e di Non, sul Monte Cucco, sui Cimoni e su tutte le altre vette della
Catena della Mendola. Discesa dallo scosceso boscoso versante nord-ovest,
agevolata da tratti di cavo metallico. Ci si porta poi sul versante ovest del
Monte Cucco mt. 1809, la cui sommità viene raggiunta dopo 5 ore dal via
dell’escursione, superando il piccolo salto roccioso con l’aiuto di un breve tratto di 10 minuti di percorso
attrezzato con scalette e cavo metallico. Dalla vetta su cui è posto il
cartello che indica la cima si scende dal facile versante nord in mezzo ai
mughi. S i risale poi ancora su una piccola sommità non quotata per poi
ridiscendere fino alla località Prà d’Arza mt. 1550 e poco dopo all’omonimo
Passo mt. 1540. Dal via della traversata sono passate 6 ore. Continuare nel bosco su sentiero a mezza
costa con saliscendi continui e poco dopo con intuizione abbandonarlo e per
tracce portarsi sulla cresta sud-ovest del Cimone meridionale mt. 1697 e
sulla sua panoramica sommità. Successivamente, per percorso a ritroso
riammettersi sul sottostante sentiero n. 500 e giungere ai mt..1563 della
Sella di Favolagna. Proseguire poi ancora con saliscendi nel bosco in
direzione nord-est e congiungersi con una strada sterrata proveniente da
Malga Rodeza mt. 1570. Svoltare a destra e percorrerla per qualche minuto.
Poi la stressa diviene sentiero e in breve si giunge dopo 8 ore sull’ampia
sommità del Corno di Tres mt. 1812 dove sono posti una graziosa santellina e
un piccolo altare. Continuare sul sentiero
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1239
|
MONTE
CUCCO
|
1809
|
|||||
1240
|
MONTE
CIMONE MERIDIONALE
|
1697
|
|||||
1241
|
CORNO DI
TRES
|
1812
|
|||||
1242
|
MONTE
SATTEL
|
1760
|
|||||
1243
|
CORNO DEL
CERVO
|
1695
|
|||||
1244
|
TESTA NERA
|
2030
|
|||||
1245
|
MONTE ROEN
|
2116
|
|||||
1246
|
MONTE
PRADELLA
|
2.626
|
VAL
SERIANA - OROBIE ORIENTALI
|
Località
Bortolotti di Valgoglio (Bg) mt. 1142
- raggiungibile in 1 ora
|
BG
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19/07/2008
|
Entusiasmante
itinerario nel cuore delle Orobie. Dal parcheggio continuare sulla ripida
strada asfaltata chiusa al traffico con segnavia n. 228 – 268. Pervenire ad una baita, superarla sulla
sinistra e proseguire poi sul sentiero, con medesimi segnavia succitati, che
sale regolarmente nel bosco in direzione nord-ovest. Dopo circa 40 minuti lo
stesso và a confluire su una strada sterrata proveniente da Valgoglio.
Svoltare a sinistra e continuare sulla stessa in salita per circa 15 minuti. Poi
abbandonarla seguendo le indicazioni a sinistra per Baita Cernello e Capanna
Lago Nero e continuando pertanto sul sentiero segnato. Esso sale regolarmente
in direzione nord-ovest stavolta in campo aperto. Si perviene così dopo 2 ore
alla diramazione ubicata nei pressi di alcuni immobili di proprietà
dell’Enel a servizio delle dighe poste
a monte. Svoltare a destra per Baita Cernello e salire sul sentiero n. 228.
Lasciare alla propria sinistra la diga e il lago Sucotto mt. 1854 e pervenire
in
|
1247
|
CIMA CADI
|
2606
|
VAL CAMONICA
|
Malga Valbiolo mt.
|
TN
|
03/08/2008
|
Interessante escursione nei luoghi
dove è stata combattuta la 1° Guerra Mondiale. Dalla Malga Valbiolo mt. 2244,
proseguire a sinistra su strada sterrata in direzione ovest, ignorando le
indicazioni per il Passo dei Contrabbandieri. Essa sale regolare percorrendo
le piste di sci di Valbiolo e conduce all’impianto di risalita di Malga Valbiolo
posto a monte. Proseguire ancora per tracce di sentiero puntando decisamente
verso ovest su ripido pendio ghiaioso e prativo. Si perviene così sulla
cresta nord della Cima Cadì dove un ex sentiero militare, la percorre in
salita senza particolari difficoltà in direzione sud in mezzo ad appostamenti
e camminamenti militari. Si giunge così dopo 1 ora e
Ritorno per lo stesso percorso alla selletta contraddistinta dall’esistenza di cartelli segnavia sbiaditi, dove si prosegue scendendo leggermente a sinistra e continuando poi su percorso esposto e attrezzato e giungendo così pochi minuti dopo sotto il versante sud-ovest del Monte Albiolino mt,. 2949 dove è presente una grande scritta “Albiolino – Ana Pezzo”. Salire ancora fino a portarsi alla base dello sperone finale del Monte Albiolino. Qui abbandonare il sentiero che comincia a scendere e affrontare con attenzione un breve e poco esposto canalino roccioso che conduce sulla sommità. Ritornare sul sentiero degli Alpini e continuare scendendo sulla petraia in direzione nord-est. Ad un certo punto si incontra un bivio. Imboccare il sentiero di destra denominato “facile” e proseguire sempre in mezzo alla Pietraia fino quasi a lambire i sottostanti laghetti. Poi un tratto semi pianeggiante a mezza costa porta al Forcellino di Montozzo mt 2613 (resti militari e cartello in legno). Sono passate 8 ore dal via dell’escursione. A questo punto scendere a sinistra percorrendo la ripida strada sterrata (segnavia 111) che in 15 minuti conduce al Rifugio Bozzi mt. 2478 dove sono presenti moltissimi resti militari. Qui prendere il sentiero n. 111 e in mezz’ora salire nuovamente al Passo dei Contrabbandieri. Da lì scendere in Valle d’Albiolo su sentiero segnato per pochi minuti portandosi sulla strada sterrata che percorre le piste di sci in direzione sud e porta alla Malga Valbiolo dove termina l’escursione. Tempo Totale: 9 ore |
1248
|
MONTE
SERODINE
|
2534
|
|||||
1249
|
CIMA BLEIS
|
2628
|
|||||
1250
|
MONTE
TONALE OCCIDENTALE
|
2694
|
|||||
1251
|
CIMA
CASAIOLE
|
2779
|
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1252
|
TORRIONE
D'ALBIOLO
|
2969
|
|||||
1253
|
MONTE
ALBIOLINO
|
2949
|
|||||
1254
|
MONTE
VASATESA
|
1875
|
VAL DAONE
|
Località Ponte Manoncin mt. 924
(Tn) - raggiungibile in 2 ore di macchina da Brescia (
|
TN
|
06/08/2008
|
Itinerario in tipico ambiente
selvaggio e dimenticato. Dal parcheggio oltrepassare la S.P. della Val Daone
per i Laghi Boazzo e Bissina e poi il
ponte sul Fiume Chiese, seguendo le indicazioni per Malga Nova. Percorrere
pertanto la ripida strada sterrata con segnavia n. 250 che sale decisamente
in direzione ovest. Si attraversa poi un prato semipianeggiante fino a
giungere alle graziose baite della Località Manon mt. 1.111. Sono passati
|
1255
|
MONTE
LAVANECH
|
2229
|
|||||
1256
|
MONTE
REMA'
|
2375
|
|||||
1257
|
PIZZO
UMBRAIL
|
3031
|
VALTELLINA
|
Passo Umbrail o Valico di Santa
Maria mt.
|
CH
|
07/08/2008
|
Interessante e breve escursione che
si svolge prevalentemente sul confine Italo – Svizzero in mezzo ai ricordi
della grande guerra del 15-18. Diversi cartelli in duplice lingua illustrano
i luoghi in cui si svolse la Grande Guerra. Imboccare il sentiero segnato per
il Piz Umbrail che sale regolare in mezzo ai prati in direzione nord-ovest.
Evitare tutte le deviazioni a sinistra proposte per i sentieri storici –
militari. Si giunge così ai piedi del roccioso versante sud-est del Piz
Umbrail. A questo punto il sentiero sale tagliando a mezza costa il versante
est dello stesso. Ci si porta così sul versante nord-est che si supera con
semplicità affrontando alcune roccette. Poi il sentiero riprende ancora a
salire regolarmente in direzione sud-ovest conducendo in 1 ora e
|
1258
|
PUNTA DI
RIMS
|
2947
|
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1259
|
CIMA
GARIBALDI O PIZ DA LAS TRAIS LINGUAS
|
2843
|
VALTELLINA
|
Passo dello Stelvio mt. 2758 al confine
tra Lombardia e Trentino Alto Adige -
raggiungibile in 3 ore di macchina da Brescia (
|
SO
|
07/08/2008
|
Interessante e breve escursione che
si svolge prevalentemente sul confine Italo – Svizzero in mezzo ai ricordi
della grande guerra del 15-18. Diversi cartelli in duplice lingua illustrano
i luoghi in cui si svolse la Grande Guerra. Imboccare la stradina sterrata
con segnavia n. 20, che sale regolare in direzione nord-est e in circa 15
minuti conduce al caratteristico Rifugio Garibaldi mt. 2845, posto sulla poco
evidente sommità di Cima Garibaldi o Piz da Las Trais Linguas. Brevissima
discesa dal facile versante nord per raggiungere il sottostente pianoro.
Continuare sulla semipianeggiante mulattiera in direzione nord. Dopo 10
minuti, individuare sulla sinistra la deviazione per la Sella da Piz
Cotschen. Imboccarla e seguire pertanto il sentiero che sale e scende in
direzione nord portando ad una selletta. Qui continuare su evidente e facile
sentiero a mezza costa in direzione nord-est che taglia il versante sud-est
di Punta Rosa. Si perviene così alla Sella da Piz Cotschen mt 2925. Qui
seguendo le indicazioni per Rotelspitz, svoltare a sinistra immettendosi
pertanto sulla cresta est di Punta Rosa che con facilità porta dopo 1 ora 15
minuti alla panoramica sommità mt. 3026, dove è presente un grande ometto di
sassi. Bellissima la visuale sui vicinissimi Monte Scorluzzo, Monte Livrio,
Ortles, Monte Zebrù, Gran Zebrù, Punta degli Spiriti e sulla gran Parte del
Gruppo Ortles – Cevedale. Discesa per lo stesso itinerario a ritroso. Tempo
Totale tra andata e ritorno: 2 ore e
|
1260
|
PUNTA ROSA
O ROTLSPITZ
|
3026
|
|||||
1261
|
MONTE
LIVRIO
|
3174
|
VALTELLINA
|
Passo dello Stelvio mt. 2758 al
confine tra Lombardia e Trentino Alto Adige
- raggiungibile in 3 ore di macchina da Brescia (
|
SO
|
07/08/2008
|
Breve e facile escursione in
ambiente maestoso ad alta quota. Dal Passo dello Stelvio prendere la funivia
Passo dello Stelvio - Livrio. Il primo troncone conduce in località Nagler,
Rif. Pirovano mt. 3024, mentre il secondo troncone al Rifugio Piccolo Livrio
mt. 3174, ubicato sulla sommità dell’omonimo monte, dove si può godere di un
ottimo panorama sulle adiacenti piste di sci in funzione solo nella stagione
calda e sulla bellissima Cima degli Spiriti mt 3465, Monte Cristallo mt 3431,
e sul ghiacciaio dell’Ebenferner. Riprendere successivamente la funivia e
scendere nuovamente a Nagler mt 3000. Da qui parte una strada sterrata che
scende in circa 20 minuti al Passo Pastigliole mt. 2908. Qui seguendo le
indicazioni per il Monte Scorluzzo percorrere il facile sentiero n. 13 che
sale lungo la sua cresta est, ricca di resti militari. Si perviene così in 30
minuti alla croce in legno posta sulla sua frequentatissima sommità mt. 3094
dove si possono ammirare le numerose cime del Gruppo Ortles Cevedale, della
Valtellina e della Svizzera. Ritorno per medesimo itinerario a ritroso fino
al Passo Pastigliole mt. 2908 dove ci si immette nuovamente sulla strada
sterrata che scende in direzione nord-est e in 20 minuti conduce nuovamente
al Passo dello Stelvio. Tempo Totale: 15 minuti di funivia e 1 ora
|
1262
|
MONTE
SCORLUZZO
|
3094
|
|||||
1263
|
PUNTA DEL
VENEROCOLO
|
3323
|
VAL
CAMONICA
|
Malga
Caldea mt.
|
BS
|
10/08/2008
|
Panoramica
e lunga escursione nel gruppo dell’Adamello. Da Malga Caldea, si prosegue a
piedi passando alla base dell’alto gradino roccioso che sbarra la valle, per
poi risalire sul fianco opposto lungo la strada che, da un po’ di anni, ha
sostituito la storica, aspra mulattiera, detta “la Segosta”. La nuova strada
chiusa al traffico, che si inerpica ad ampi zig-zag, è riservata ai mezzi di
servizio che salgono agli impianti idroelettrici dei laghi d’Avio.
Raggiunta “la Palazzina” ( Tra essi spiccano: la Cima Plem, sotto la quale si nota la grande diga del Lago Pantano, l’Adamello, con le sue vertiginose pareti nord e ovest e, sull’opposto fianco della valle, le cime dei Frati, della Calotta e di Salimmo. Con la comoda strada pianeggiante si percorre prima la sponda occidentale del Laghetto dell’Avio ( Si risale quindi il breve gradino che porta al Lago Benedetto ( I laghi della Valle dell’Avio (escluso il Laghetto, oggi non più utilizzato) alimentano la centrale idroelettrica di Edolo, una delle più potenti in Italia (1000 MW). La salita a zig-zag offre scorci panoramici sui bacini appena costeggiati e, in qualche punto, anche sulla spumeggiante cascata formata dal ruscello che scende dal pianoro sovrastante, su cui si trova Malga Lavedole ( Nei pressi di Malga Lavedole si estende un’ampia zona paludosa, detta anticamente “Lavizol”. Il pianoro di Malga Lavedole è dominato dalla vetta dell’Adamello e dal vicino, imponente massiccio del Baitone. Volgendo lo sguardo a valle, al di là dei laghi artificiali e al di là dei monti che formano il fianco opposto della Valcamonica, emergono sullo sfondo le bianche cime del Gruppo dell’Ortles-Cevedale. Continuando lungo il sentiero n° 11, segnato con tratto bianco e rosso, ci si inoltra nell’ampio ripiano, lasciando sulla destra Malga Lavedole, e poco più avanti si attraversa il torrente che scende dalla Val di Venerocolo. Si riprende a salire, per lo più tra cespuglietti di rododendro ferrugineo con radi larici e cembri; poi, guadagnato un centinaio di metri di dislivello, si prosegue per un buon tratto in piano fino all’inizio del cosiddetto “Calvario”. Significativo nome della ripida, assolata mulattiera di guerra che si inerpica a zig-zag sul fianco della VaI di Venerocolo verso il Rifugio Garibaldi. L’Adamello, intanto, è sempre più vicino e maestoso con le sue superbe pareti, alte quasi Oltre all’Adamello coronano il vastissimo anfiteatro la Cima Plem e il massiccio del Baitone, che si protende verso nord con la rupestre catena di cime che termina con il Monte Avio e il Corno di Mezzodì. Continuando la risalita del Calvario compare, in alto, la diga del Lago Venerocolo, mentre contro il cielo si delinea il profilo del Corno Bianco e del profondo intaglio del Passo Brizio: è la porta per i grandi ghiacciai e per la vetta dell’Adamello. Quando il pendio si attenua ci si affaccia alla Conca del Venerocolo dove sorge la chiesetta della Madonnina dell’Adamello, eretta durante la prima guerra mondiale, e dove si trova il lago artificiale del Venerocolo. Immediatamente prima del rifugio Garibaldi mt. 2550, sulla nostra sinistra troviamo il bivio del sentiero n° 42 che conduce verso il Passo Venerocolo mt. 3141 (cartello metallico).Il sentiero transita dietro il rifugio, sale in diagonale in direzione del passo, è ben segnalato, si svolge prevalentemente fra pietraie e chiazze di verde; si sposta poi a sinistra per superare il gradone glaciale che contorna il lago Venerocolo, supera un tratto morenico ripido con dei tornanti, per poi proseguire, per un breve tratto, proprio sull'estremo del gradone glaciale. Gira quindi a sinistra affrontando la grossa morena che ricopre tutto il canalone che scende dal passo; per un lungo tratto si transita a sinistra del vallone, nel tratto in cui si fa più ripida la salita ci si sposta sulla nostra destra, e superato un gradino si segue poi al centro fino a raggiungere il passo. Proseguiamo sulla nostra destra secondo la linea di massima pendenza, fino a raggiungere lo spartiacque del monte Venerocolo verso la Val d'Avio; lo seguiamo immersi in una pietraia granitica. La cresta nord – ovest è ampia e semplice e si stringe soltanto nel tratto in cui resistono i resti di un baraccamento, ma senza creare nessuna difficoltà. Proseguiamo poi fino a raggiungere dopo 5 ore La vista da qui è affascinante: si domina la parte alta del ghiacciaio del Mandrone, si è di fronte alla catena di monti che vanno dalle Lobbie al monte Fumo e al Corno di Adamè, si intravede la vedretta di Adamé; si ha proprio di fronte sia il corno Bianco che l'Adamello, del quale si può ammirare la parete Nord ed il ghiacciaio del Venerocolo. Dalla parte opposta, si domina il ghiacciaio del Pisgana, la catena di monti che vanno dal corno di Bedole al monte Narcanello da una parte e da cima Salimmo alla Calotta dalla parte opposta, al Monte dei Frati. Discesa per lo stesso itinerario di salita. Tempo Totale tra andata e ritorno: ore 9 ore |
1264
|
MONTE
CASTELLO
|
1070
|
VAL SABBIA
|
Arveaco mt. 796, frazione di
Provaglio Val Sabbia (Bs)
|
BS
|
12/08/2008
|
|
1265
|
MONTE
FOLMONE
|
1069
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1266
|
CIMA
GIAVARINA
|
978
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1267
|
MONTE
PORRE
|
976
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1268
|
MONTE
PUTTOLA
|
975
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1269
|
DOSSO
PELATO
|
852
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1270
|
CIMA
MALASDRUNA
|
964
|
VAL SABBIA
|
In parte alla carreggiata nei
pressi del cartello di segnalazione del Paese Provaglio Val Sabbia, sulla strada
asfaltata di collegamento tra Livrio e Teglie, qualche centinaia di metri a
sud, rispetto al Santuario Madonna delle Cornelle
|
BS
|
12/08/2008
|
|
1271
|
DOSSO DEI
CAVALLI
|
870
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1272
|
MONTE
TRESEGNO
|
1000
|
VAL SABBIA
|
Cedessano mt. 660, frazione di
Provaglio Val Sabbia (Bs)
|
BS
|
12/08/2008
|
|
1273
|
MONTE
COLMO
|
1003
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1274
|
MONTE
NOGLIE
|
999
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1275
|
MONTE
MANDUVER
|
1037
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1276
|
MONTE
POFFE
|
861
|
VAL SABBIA
|
Piazza mt 448, frazione di
Preseglie (Bs)
|
BS
|
12/08/2008
|
|
1277
|
DOSSO
DELLE BILINIE
|
755
|
VAL SABBIA
|
BS
|
12/08/2008
|
|
|
1278
|
MONTE SAN
MARTINO
|
1449
|
VALLI GIUDICARIE
|
Passo Duron mt 1000, sulla strada
di collegamento tra Tione di Trento e Bleggio (Tn)
|
TN
|
14/08/2008
|
|
1279
|
CIMA SERA
|
1908
|
TN
|
14/08/2008
|
|
||
1280
|
MONTE
ALTISSIMO
|
2127
|
TN
|
14/08/2008
|
|
||
1281
|
MONTE
SOLVIA
|
1981
|
TN
|
14/08/2008
|
|
||
1282
|
MONTE
PIZZA
|
1878
|
TN
|
14/08/2008
|
|
||
1283
|
MONTE
CENGLEDINO
|
2137
|
VALLI
GIUDICARIE
|
Località
Zeller mt 1427, sopra e a ovest di Tione di Trento (Tn)
|
TN
|
14/08/2008
|
|
1284
|
MONTE
COLOMBINE
|
2151
|
VAL
CAMONICA
|
Località
Corna Bianca mt. 2060 (Bs) - raggiungibile in
2 ore di macchina da Brescia (
|
BS
|
16/08/2008
|
Il Monte
Colombine mt. 2151 è la maggior elevazione della dorsale compresa fra la
Corna Bianca e il Monte Gavero, che fa da spartiacque fra Val di Cadino e la
Val del Caffaro. E’ dimenticato da tutti, ma offre comunque degli
interessanti scorci panoramici sulla sottostante località sciistica del
Gaver, sul Monte Misa, sull’imponente Cornone di Blumone, sul Frerone e su
tutte le montagne adiacenti al Passo del Croce Domini. E’ facilmente
accessibile seguendo, su tracce di sentiero, la dorsale nord-ovest, esposta
soltanto in pochissimi tratti e mai tecnicamente difficile. Discesa per lo
stesso itinerario di salita. Tempo
Totale tra andata e ritorno:
|
1285
|
CORNA
BIANCA
|
2120
|
VAL
CAMONICA
|
Località
Corna Bianca mt. 2060 (Bs) - raggiungibile in
2 ore di macchina da Brescia (
|
BS
|
16/08/2008
|
La Corna
Bianca mt. 2120 è un isolato e caratteristico scoglio biancastro posto a sud
della cresta di Laione, molto appariscente visto da ogni versante. Non
nominata su carte IGM, prende il nome dal colore delle sue rocce. Fotografata
e filmata da tanti, ma salita da pochi essa viene raggiunta imboccando il
sentiero n. 19 per il Lago della Vacca che in questo tratto appare in parte
sabbioso. Si costeggia così a mezza costa il versante ovest della Corna
Bianca. Poi ad un certo punto con intuizione lo si abbandona e per facile
pendio erboso ci si porta sulla dorsale nord-ovest. La si percorre in
direzione sud-est a volte in mezzo alla fitta e bassa vegetazione. Si
perviene velocemente così alla base del roccioso, bianchissimo e luccicante
sperone finale. Lo si affronta con attenzione sfruttando una cengia ed un
canalino sulla destra che rapidamente conduce sulla aguzza sommità.
Eccezionale il panorama sul Cornone del Blumone mt. 2843, sulla sottostante
località sciistica del Gaver, sui Monti Misa, Colombine, Frerone e su tutte
le montagne adiacenti al Passo di Croce Domini. Discesa per lo stesso
itinerario di salita. Tempo Totale tra andata e ritorno:
|
1286
|
CIMA
GALLINER
|
2576
|
VAL CAMONICA
|
Località Corna Bianca mt. 2060 (Bs)
- raggiungibile in 2 ore di macchina
da Brescia (
|
BS
|
16/08/2008
|
Straordinario e prolungato
itinerario che valica 3 cime, la più famosa delle quali è Il Cornone di
Blumone mt. 2843, la più alta e imponente vetta del Gruppo dell'Adamello
meridionale che domina il bacino del Lago della Vacca, quello del Gavero e la
Conca del Termine. Le rocce di colorazione scura, danno a questa montagna un
aspetto particolarmente tetro. Dalla
Località Corna Bianca mt. 2060 (Bs) proseguire sul sentiero n. 19 per il Lago
della Vacca che nel tratto iniziale appare in parte sabbioso. Si costeggia a
mezza costa il versante ovest della Corna Bianca. Poi lo stesso comincia a
salire in Val Cadino regolare, a tornanti, in direzione nord conducendo in 1
ora al Passo della Vacca mt. 2359 dove è presente una enorme pietra a forma
di Mucca. Da lì si continua a destra su sentiero n.
|
1287
|
CIMA DELLE
TERRE FREDDE
|
2645
|
|||||
1288
|
PIZZO
FERRE'
|
3103
|
VAL
CHIAVENNA
|
Località Montespluga mt. 1908,
|
SO
|
19/08/2008
|
|
1289
|
CIMA DI
VAL LOGA MERIDIONALE
|
3003
|
VAL
CHIAVENNA
|
SO
|
19/08/2008
|
|
|
1290
|
CIMA DI
VAL LOGA SETTENTRIONALE
|
3004
|
VAL
CHIAVENNA
|
SO
|
19/08/2008
|
|
|
1291
|
MONTE
CORNA
|
1318
|
VAL SABBIA
|
all'altezza
del cartello che annuncia il comune di Pertica Bassa, a quota di circa mt.
1060, sulla strada comunale asfaltata n. 1 di collegamento tra Lavenone e
Pertica Bassa, poco piu' a sud rispetto al piccolo paesino di Bisenzio.
|
BS
|
21/08/2008
|
|
1292
|
MONTE ZOVO
|
1139
|
VAL SABBIA
|
Località
La Passata mt 1060, sulla strada comunale asfaltata n. 1 di collegamento tra
Lavenone e Pertica Bassa, poco piu' a sud rispetto al piccolo paesino di
Bisenzio.
|
BS
|
21/08/2008
|
|
1293
|
DOSSO
CERETO
|
774
|
VAL SABBIA
|
A quota di
circa mt. 750 nella parte bassa di Ono Degno, frazione di Pertca Bassa (Bs)
|
BS
|
21/08/2008
|
|
1294
|
COSTA DEI
RONCHI
|
1160
|
VAL SABBIA
|
Località San Rocco mt 941, sulla
strada tra Livemmo e Avenone - Pertica Alta.
|
BS
|
21/08/2008
|
|
1295
|
DOSSO
VALSORDA MERIDIONALE
|
1199
|
VAL SABBIA
|
BS
|
21/08/2008
|
|
|
1296
|
PIZZO'
TAMBO'
|
2375
|
VAL
CHIAVENNA
|
Passo dello Spluga mt 2113.
|
SO
|
24/08/2008
|
|
1297
|
LATTENHORN
|
2857
|
VAL
CHIAVENNA
|
SO
|
24/08/2008
|
|
|
1298
|
PIZZO
TAMBORELLO
|
2669
|
VAL
CHIAVENNA
|
SO
|
24/08/2008
|
|
|
1299
|
MONTE
NETTO
|
133
|
BASSA
PIANURA BRESCIANA
|
Capriano
del Colle (Bs)
|
BS
|
30/08/2008
|
|
1300
|
PIZZO
D'EMET
|
3208
|
VAL
CHIAVENNA
|
Baita Mira mt 1936 all'inizio del
Lago di Montespluga (svoltare a destra quando si vedono i cartelli indicanti
il Lago d'Emet e il Rifugio Bertacchi)
|
SO
|
31/08/2008
|
|
1301
|
PIZZO DI
STERLA
|
2948
|
VAL
CHIAVENNA
|
SO
|
31/08/2008
|
|
|
1302
|
MONTE MATER
|
3023
|
VAL
CHIAVENNA
|
SO
|
31/08/2008
|
|
|
1303
|
MONTE
CAMPELLO
|
1709
|
VAL
TROMPIA
|
Località Vaghezza di Marmentino
(Bs) mt. 1130 - raggiungibile in 1 ora di macchina (
|
BS
|
06/09/2008
|
Classica escursione primaverile o
autunnale, in luoghi abbastanza frequentati, con introduzione però di alcune
varianti in ambiente dimenticato che la rendono particolare ed affascinante.
Dal grande parcheggio di Vaghezza prendere la strada asfaltata con segnavia
bianco e azzurro 3V che sale nel bosco in direzione nord e qualche centinaia
di metri dopo diventa sterrata e chiusa al traffico. Si perviene così dopo 20
minuti al Passo delle Piazze mt. 1222. Da qui continuare sul sentiero 3V che
sale in direzione nord-est dapprima in mezzo al bosco e poi nel prato. Giunti
dopo ulteriori 40 minuti alla località “Pian del Bene” mt. 1.515,
attraversare la strada sterrata proveniente da Ronchi mt. 1142 e continuare
su ripido prato (segnavia 3V) giungendo così sul filo della cresta sud del
Monte Ario. Valicare la poco evidente cima del Monte Campello mt. 1642 e
sopraggiungere alla grande croce in ferro posta sulla sommità del Monte Ario
mt. 1755. Discesa dalla dorsale prativa nord-est giungendo così in 15 minuti
al boscoso Passo Falcone chiamato anche Goletto di Campo Nasso mt. 1630, dove
si incrocia il sentiero n. 345 proveniente da Irma. Continuare in salita sul
sentiero 3V in direzione nord-est e portarsi sulla banale cresta erbosa
sud-ovest del Dosso Falcone mt. 1701 e raggiungere velocemente la sua ampia
sommità. Sono passate 2 ore e
|
1304
|
MONTE
PEZZOLINA
|
1797
|
|||||
1305
|
MONTE
FRONDINE
|
1791
|
|||||
1306
|
MONTE
TIGALDINE
|
1765
|
|||||
1307
|
CIMA FORCA
|
1486
|
|||||
1308
|
MONTE AGA
|
2720
|
VAL
BREMBANA
|
Carona mt. 1132 (Bg) -
raggiungibile in 1 ora e
|
BG
|
20/09/2008
|
Gradevole escursione nel cuore
delle Orobie al confine tra le
Province di Bergamo e Sondrio e tra Val Brembana e Valtellia. Prendere
la strada asfaltata chiusa al traffico segnavia n. 213 - 210 che prosegue in
direzione nord - est. Essa diventa ben presto cementata e a tratti sterrata.
Si oltrepassa quindi l’abitato della località Pagliari e successivamente la
Baita Birone mt 1475. Poi ci si immerge nel bosco e poco prima di ritornare
in campo aperto dopo 1 ora e
|
1309
|
PIZZO DI
CIGOLA
|
2632
|
|||||
1310
|
MONTE
COLMO
|
2273
|
VAL
CAMONICA
|
Nei pressi della Località Preda di
Edolo (Bs) mt. 1590 - raggiungibile in
1 ora e
|
BS
|
27/09/2008
|
Selvaggio itinerario in ambiente
poco frequentato. Da quota 1590 mt. nei pressi della località Preda di Edolo
(Bs), prendere la strada asfaltata che scende per qualche centinaio di metri
con segnavia n° 1 (ex n° 21). Si attraversano le condotte forzate della
centrale Enel di Edolo e si prosegue successivamente su sentiero che corre a
mezza costa in mezzo al bosco in direzione sud - est. Inizialmente presenta
tratti pianeggianti misti a brevi salite per poi affrontare un’ultima salita
più impegnativa. Nel complesso non sussistono difficoltà tecniche e in
|
1311
|
MONTE
FOPPA
|
2404
|
|||||
1312
|
COLLE
SANTA MARIA MADDALENA
|
507
|
VAL
CAMONICA
|
Al
parcheggio di Colle S. Maria Maddalena di Bienno (Bs) mt. 480 mt. - raggiungibile in 1 ora di macchina da
Brescia. Imboccare la Statale n. 510 per la Val Camonica e proseguire verso
nord immettendosi pochi chilometri prima di Darfo Boario Terme sulla S.S. 42
proveniente da Bergamo. Uscire a Esine, svoltare a destra e proseguire sulla
strada che aggira il centro di Esine e oltrepassa il piccolo abitato di Berzo
Inferiore. Ad un bivio ubicato poche centinaia di metri prima del centro di
Bienno, svoltare a sinistra per Breno e proseguire in leggera salita fino ad
individuare sulla sinistra la deviazione per il Santuario di Cristo Re.
Percorrere pertanto la stretta, ripida e tortuosa strada asfaltata aperta al
traffico che in pochi minuti conduce al grande parcheggio posto sotto l’enorme
statua di Cristo Re.
|
BS
|
27/09/2008
|
Turistica
cima, frequentata tutto l’anno sulla cui sommità è posta la imperiosa statua
di color oro di Cristo Re posizionata nel 1930. Poco sotto invece è ubicata
la bellissima chiesa di S. Maria in Maddalena. Essa viene raggiunta
facilmente in pochi minuti percorrendo la scalinata. Interessante il panorama
sul sottostante paese di Bienno. Discesa dallo stesso itinerario. Tempo
Totale tra andata e ritorno:
|
1313
|
CIMA
PIAZZO
|
2057
|
VAL SASSINA
|
Al parcheggio della Funivia di
Moggio mt. 890 (Lc) - Raggiungibile in 2 ore di macchina da Brescia (
|
LC
|
04/10/2008
|
Gradevole escursione in ambiente
molto variegato. Prendere la Funivia che in pochi minuti conduce ai Piani di
Artavaggio. Proseguire a piedi su strada sterrata semipianeggiante fino a
toccare dapprima il Rifugio Sassi Castelli mt. 1649 e poi l’evidente Albergo Sciatori mt. 1644 e
Chiesetta adiacente. Si giunge così ai mt. 1644 della Forcella di Artavaggio
(cartelli segnalatori per Rif. Gherardi e Monte Sodadura). .Proseguire sulla
evidente strada sterrata (segnavia DOL) che stavolta sale più decisamente in
direzione nord, conducendo in successione ai Rifugi Aurora mt. 1740, Nicola
mt. 1840 e Cazzanica - Merlini mt. 1889. Da lì proseguire in direzione nord -
est su sentiero segnato n. 103 verso l’evidente sella ricompressa tra Cima
Piazzo e Monte Sodatura mt. 2010, dove è presente una montagnetta di pietre.
Qui svoltare a sinistra immettendosi sulla banale cresta sud della Cima
Piazzo. Proseguire su facile sentiero in salita mantenendosi sul filo o poco
sotto lo stesso sul versante ovest del crinale. Si perviene così dopo 1 ora e
mezza dall’inizio dell’escursione alla ampia sommità della Cima succitata mt.
2057 dove è presente la bellissima Madonnina in metallo e il libro di Vetta.
Eccezionale il panorama a 360° su Resegone, Grigne, sul vicinissimo Zuccone
Campelli, sul Pizzo dei Tre Signori e su gran parte delle Orobiie
Occidentali. Discesa per pochi minuti dalla cresta opposta nord fino ad
individuare sulla sinistra un ripido pendio prativo. Percorrerlo in direzione
sud-ovest sfruttando a tratti le tracce di sentiero presenti. Si và così a
congiungersi sull’evidente e sottostante sentiero n. 101 delle Orobie Occidentali. Continuare a destra sullo stesso con
insistenti saliscendi con tendenza comunque a salire. Si perviene così alla
Bocchetta dei Mughi mt. 2010 (cartello). Qui svoltare a destra seguendo le
indicazioni per Corna Grande. Il sentiero segnato con bolli rossi
inizialmente passa in mezzo ai mughi a mezza costa e conduce ben presto sulla
erbosa cresta sud della Vetta succitata.
Percorrerla senza difficoltà giungendo così alla panoramica e poco
frequentata sommità della Corna Grande mt. 2089 dove è presente un grosso
ometto. Sono passate 3 ore e mezza dall’inizio dell’escursione. Ritorno per
medesimo itinerario fino alla Bocchetta dei Mughi dove si prosegue ancora in
discesa su sentiero n.
|
1314
|
CORNA
GRANDE
|
2089
|
|||||
1315
|
PIZZO
STRINATO
|
2836
|
VAL
SERIANA - OROBIE ORIENTALI
|
Valbondione
(Bg) mt. 900 - raggiungibile in 1 ora
|
BG
|
12/10/2008
|
Straordinario
itinerario in ambiente maestoso su una delle Montagne più belle e panoramiche
delle Orobie Orientali. Dal parcheggio di T. Pacati proseguire per qualche centinaia di metri
sulla strada per Lizzola fino ad individuare sulla sinistra la deviazione
per i Rifugi Curò e del Barbellino.
Continuare pertanto su piacevole strada chiusa al traffico (Via Curò) con
segnavia n. 305 che sale regolarmente nel bosco in direzione nord,
inizialmente asfaltata e poi sterrata. Dopo un’ora abbondante di cammino la
stessa diviene mulattiera. Si esce dal bosco e si prosegue in campo aperto a
mezza costa fino a pervenire ad un tornante. Poco oltre lo stesso, si
individua una deviazione a sinistra con indicato “Ripido”. Imboccarla e
percorrere l’erto sentiero che sale in direzione nord-est. Si giunge così
dopo 2 ore e
|
1316
|
PIZZO DEL
BECCO
|
2507
|
VAL BREMBANA
|
Località Mezzeno mt. 1600 (Bg) -
raggiungibile in 1 ora e
|
BG
|
26/10/2008
|
Eccezionale itinerario, straordinariamente
faticoso e remunerativo. Dal parcheggio di Mezzeno prendere il sentiero n.
215 che sale con pendenze regolari, in direzione nord, in mezzo ai prati.
Dopo circa mezz’ora di cammino tralasciare la deviazione a sinistra per “I
Tre Pizzi” e “Monte Pietra Quadra” (segnavia n. 217). Dopo un’ora invece si
arriva ad un piccolo pianoro dove sorgono sulla destra i ruderi di una Malga.
Proseguire ancora su sentiero n. 215 che nel finale diventa più ripido
conducendo al bel Passo di Mezzeno mt.
2142, dove sono ubicati la croce in ferro e il cartello ad indicazione
dell’importante valico. E’ passata 1 ora e mezza dall’inizio dell’escursione.
Discesa per sentiero n. 215 sopra la sponda occidentale degli splendidi Laghi
Gemelli. Si perviene così in 30 minuti al frequentatissimo omonimo Rifugio
mt.
|
1317
|
MONTE DEI
FRATI
|
2502
|
|||||
1318
|
MONTE
AVIASCO
|
2409
|
|||||
1319
|
MONTE
VALSANGUIGNO OCCIDENTALE
|
2430
|
|||||
1320
|
CORNA
ROSSA
|
1093
|
VAL BREMBANA
|
Brumano mt. 911 (Bg) -
raggiungibile in 1 ora e
|
BG
|
08/11/2008
|
Gradevole e varia escursione nel
Gruppo del Resegone. Dalla Piazzetta Vitari
posta a monte del piccolo paese di Brumano (Bg) mt. 911, imboccare il
sentiero con segnavia n. 576 che taglia in mezzo ai prati la strada asfaltata
chiusa al traffico che corre in direzione sud - ovest. Inserirsi poi sulla
stessa e percorrerla interamente fino a quando la stessa termina nei pressi
di una baita. Proseguire pertanto nel bosco seguendo le indicazioni per la
Passata per sentiero a mezza costa che tende a salire leggermente. Si
perviene cosi dopo 1 ora e mezza dall’inizio della camminata al cartello
indicatore, alle panche e tavoli in legno del boschivo Passo La Porta mt.
|
1321
|
CORNA
CAMOZZERA
|
1452
|
|||||
1322
|
MONTE
FORAMETTO
|
1240
|
VAL SABBIA
|
Cecino mt. 415 frazione di Vobarno
(Bs) - raggiungibile in
|
BS
|
16/11/2008
|
Interessante itinerario, poco
frequentato a dire il vero ma al quanto remunerativo. Dal parcheggio di
Cecino attraversare il grazioso centro storico grazie ad una strettissima
strada asfaltata, che diventa ben presto sterrata e a tratti cementata
(segnavia n. 7). La stessa sale regolarmente in direzione est nella tetra e
gelida Valle del Prato della Noce, mantenendosi inizialmente sulla sinistra
del Torrente per poi attraversalo grazie ad un ponte. Si perviene così dopo
mezz’ora di cammino al bivio per il Buco del Tedesco. Svoltare a destra
immettendosi sul sentiero n. 4 che sale nel bosco regolarmente divenendo solo
nel finale ripido. Si giunge così dopo 2 ore dal via dell’escursione alla
località Buco del Tedesco mt. 1231. Svoltare a destra immettendosi così sul
sentiero n. 4 che percorre la dimenticata, selvaggia e pericolosa cresta
nord-est del Monte Forametto. L a stessa si presenta rocciosa, invasa a
tratti dalla vegetazione, esposta spesso sul versante sud. Un susseguirsi di
saliscendi, diversi passaggi tecnici e delicati e la scarsità di bollini
segnaletici la rendono impervia, faticosa e difficoltosa. Dopo un’ora si
giunge al dimenticato Monte Forametto mt. 1240 che offre comunque
interessanti scorci panoramici sul Basso Lago di Garda. Ritorno per medesimo
itinerario a ritroso fino al Buco del Tedesco dove si prosegue su sentiero n.
4 con tendenza a scendere in direzione sud-est. Si perde incomprensibilmente diversa
quota, portandosi in Val di Sur. Poi finalmente si giunge ad un bivio dove si
prende a sinistra il sentiero n. 9 per il Rifugio Giorgio Pirlo allo Spino mt
1165 (aperto d’estate e poi nei fine settimana di tutto l’anno), che sale
regolarmente nel bosco e lo raggiunge. Eccezionale il panorama sul Lago di
Garda. Sono passate 5 ore dall’inizio dell’escursione. Imboccare poi la
stradina sterrata con segnavia n. 8 che corre dapprima pianeggiante e poi in
leggera discesa in direzione sud-est conducendo in 10 minuti al fresco Passo
dello Spino mt. 1160, dove sorgono l’omonima Malga e la Stazione Ornitologica
“Dr Antonio Duse”. Qui proseguire per strada sterrata con segnavia n. 5 che
sale regolarmente a tornanti dapprima nel bosco e poi in campo aperto. Ad un
certo punto con intuizione staccarsi dalla stessa e affrontare dapprima il
ripido versante erboso sud-ovest e poi la banale cresta ovest del Dos Le
Prade mt. 1517 toccando così la sua dimenticata sommità. Successivamente per
facile versante sud riportarsi nuovamente sul sottostante segnavia 5 e
continuare a tratti nel bosco verso nord-est. Ignorare la deviazione a destra
per S. Urbano, Sanico e insistere ancora sulla strada sterrata che ben presto
diviene sentiero conducendo dapprima al bellissimo Bivacco in pietra “Due
Aceri” e alla sovrastante chiesetta e poi alla croce metallica e al libro di
Vetta posti sull’ampia e frequentatissima sommità del Monte Pizzocolo mt.
1582. Sono passate 7 ore dall’inizio dell’escursione. Fantastica la vista su
gran parte del Lago di Garda, sul Gruppo del Baldo, sui Monti Denervo, Comer,
Blumone, Care’ Alto, Zingla, Spino, Lago di Valvestiono e sull’entroterra
Gardesano. Discesa per medesimo itinerario, evitando logicamente la salita al
Dos Le Prade fino a pervenire, qualche centinaio di metri prima del Rifugio
Pirlo allo Spino, alla deviazione a destra per il panoramico sentiero n. 3
dei Ladroni che a mezza costa con continui saliscendi con tendenza a scendere
(attenzione ad un bivio posto a metà percorso, a non imboccare il sentiero di
destra che scende alla località Selva Scura), conduce ai mt 961 del Passo
della Fobbiola (cartello). Qui si svolta a sinistra, immettendosi quindi
sulla strada sterrata della interminabile Valle del Prato della Noce che
riporta in 1 ora a Cecino dove termina l’escursione. Tempo Totale: 10 ore.
Dislivello: mt. 1.700. Difficoltà: EE.
|
1323
|
DOS LE
PRADE
|
1517
|
|||||
1324
|
CORNO
FALO'
|
911
|
VAL
SERIANA - OROBIE ORIENTALI
|
Ponte
Nossa (Bg) mt. 465 - raggiungibile in 1 ora e
|
BG
|
23/11/2008
|
Bellissima
e brevissima escursione nel cuore della media Valle Seriana. Dalla zona
industriale di Ponte Nossa prendere il sentiero con indicazione per la
Madonna degli Alpini. Esso sale inizialmente nel bosco e in questa prima fase
alcuni bollini e frecce in rosso non rendono chiaro il percorso, anche perché
sono presenti diverse diramazioni. Pertanto, puntare sempre in salita in
direzione est. Poi usciti dal bosco il sentiero diventa unico, ripido ed
evidente ed offre interessanti scorci panoramici. Si sale, quindi velocemente
in campo aperto in direzione sud – est e in un’ora si giunge alla base del
piccolo sperone roccioso del Corno di Falò mt. 911, che si supera da est in
poco meno di 5 minuti con l’aiuto di un cavo metallico posizionato per
proteggere il tratto più esposto. Si perviene così sulla ampia sommità dove è
posizionata la stupenda statua della Madonna, ben visibile da Ponte Nossa,
alta
|
1325
|
MONTE
GUAZZA
|
1550
|
VAL
SERIANA - OROBIE ORIENTALI
|
Località
Monte Farno (Bg) mt. 1.200 - raggiungibile in 1 ora e
|
BG
|
23/11/2008
|
Itinerario
molto frequentato praticamente tutto l’anno. Dal parcheggio prendere la
strada cementata e sterrata chiusa al traffico con segnavia n. 545 per il
Rifugio Parafulmine che sale con pendenze regolari in direzione nord-est,
lambendo qualche minuto dopo il dimenticato Rifugio Monte Farno mt.
1248. Dopo un’ora scarsa di cammino
abbandonare la stessa e prendere sulla sinistra il sentiero n. 542 che
percorre la erbosa cresta sud-ovest del Pizzo Formico rimanendo spesso e
volentieri sotto il filo della stessa, sul versante ovest. Si perviene così
dopo 1 ora e
|
1326
|
MONTE S.
MARGHERITA
|
550
|
BASSO LAGO
DI COMO ORIENTALE
|
Monte
Marenzio mt 440
|
LC
|
08/12/2008
|
|
1327
|
MONTE
BURGHETTO
|
975
|
BASSO LAGO
DI COMO ORIENTALE
|
Colle di
Sogno mt 954 - Torre dei Busi
|
LC
|
08/12/2008
|
|
1328
|
PIZZO PEC
|
1005
|
BASSO LAGO
DI COMO ORIENTALE
|
in Via Cà
Bonasco, Località San Marco mt 670 di Torre dei Busi
|
LC
|
08/12/2008
|
|
1329
|
MONTE
CHIGNOLETTI
|
589
|
VALLE IMAGNA
|
A circa mt.
|
BG
|
08/12/2008
|
|
1330
|
COL
SCARLASC
|
598
|
|||||
1331
|
MONTE
BROCCHIONE
|
506
|
VALLE
IMAGNA
|
Palazzago
(Bg) mt 397
|
BG
|
08/12/2008
|
|
1332
|
MONTE
PIACCA
|
1059
|
VALLE
IMAGNA
|
al 1°
tornante dopo la frazione di Palazzago, denominata Collepedrino, a quota di
circa mt. 850, sulla strada per le cave di pietra.
|
BG
|
08/12/2008
|
|
1333
|
COLLE SAN
GIOVANNI DELLE FORMICHE
|
612
|
VAL
CALEPIO
|
Foresto
Sparso mt 346
|
BG
|
21/12/2008
|
Panoramica
vetta frequentatissima tutto l’anno visto che sulla sommità sorge
l’elegantissimo Ristorante San Giovanni delle Formiche e l’Omonuima chiesetta
e rilevato che la stessa puo’ essere raggiunta anche in macchina in
|
1334
|
PIZZO
MOSCA
|
679
|
VAL CALEPIO
|
Alla Santellina della Regina dei
Martiri mt 506, ubicata al bivio per Entratico e Colle San Giovanni -
raggiungibile in
|
BG
|
21/12/2008
|
Breve itinerario tipicamente
invernale che offre comunque interessanti scorci panoramici. Dalla mantellina
prendere la strada cementata e sterrata con segnavia n. 616 e “Flavio Tasca”
per il Monte Sega che sale in direzione nord - ovest nel bosco. Al primo
bivio segnalato continuare diritto per Berzo San Fermo – Entratico su strada
semipiannggiante. Dopo 30 minuti si sbuca sulla Via asfaltata proveniente da
Foresto Sparso. Svoltare a sinistra e salire regolarmente in direzione nord
Giungendo in pochi minuti al parcheggio della località “Il Casino” Mt 578 (Santellina).
Qui prndee adestra la strda sterrata per il Pizzo Mosca che prosegue
semipianeggiangte in direzione est Tagliando il versante sud di Punta Campo
Alto. Con intuizione abbandonarla 10 minuti dopo per imboccare sulla sinistra
il sentiero che sale la cresta ovest del Pizzo Mosca raggiungendo così la
grande croce metallica. Ritorno per medesimo itinerario fino a giungere
qualche decina di metri prima del bivio segnato per Buca del Corno – San
Giovanni, dove si prende a destra una stradina sterrata che sale regolare in
direzione nord - ovest conducendo ad una baita. Quindi prendere un sentiero a
destra che percorre regolarmente la boschiva cresta sud-est del Monte Sega.
Si giunge così dopo 2 ore
|
1335
|
MONTE SEGA
|
714
|
|||||
1336
|
MONTE
LIGONE
|
1257
|
VAL TROMPIA
|
Località Vaghezza di Marmentino
(Bs) mt. 1130 - raggiungibile in 1 ora di macchina (
|
BS
|
25/12/2008
|
|
1337
|
CIMA LAS
|
1128
|
|
||||
1338
|
MONTE
VALSORDA
|
1263
|
|
||||
1339
|
MONTE
ABBIO
|
1223
|
|
||||
1340
|
CIMA
PASSELLO
|
1043
|
VAL
TROMPIA
|
Località
San Rocco mt 941, sulla strada tra Livemmo e Avenone - Pertica Alta.
|
BS
|
25/12/2008
|
|
1341
|
CORNICELLO
|
801
|
VAL TROMPIA
|
Chiesa di San Bernardo mt
|
BS
|
25/12/2008
|
|
1342
|
DOSSO
ORIENTALE
|
732
|
|||||
1343
|
DOSSO
OCCIDENTALE
|
737
|
|||||
1344
|
MONTE
BASTIA
|
424
|
VAL SERIANA
|
Scanzorosciate (Bg) mt. 280 -
raggiungibile da Brescia, prendendo l’autostrada A4, in direzione di Milano.
Uscire a Seriate (Bg) e prendere la tangenziale sud in direzione di Bergamo –
Dalmine. Poco dopo abbandonarla e imboccare a destra la Statale per Lovere –
Trescore Balneario. Qualche chilometro oltre, prendere l’uscita per la Val
Seriana, immettendosi così sulla nuova bretella. Pochi chilometri dopo prendere
l’uscita per Scanzorosciate. Seguire le indicazioni per quest’ultimo e giunti
alla rotatoria del centro, individuare poco prima della stessa un grande
parcheggio dove è possibile lasciare l’automobile pronti per l’escursione.
|
BG
|
27/12/2008
|
Breve itinerario, molto frequentato
nella prima parte. Attraverasare la rotatoria del centro e portarsi a
sinistra in Via Colleoni. Percorrerla per qualche centinaia di metri in
direzione nord - ovest e immettersi a destra in Via Fanti. Continuare per
diverse decine di metri fiono ad indivudurae sulla destra una scalinata che
sale regolare. Essa si immette su una stradina asfaltata che in pochi minuti
in salita conduce ad un’abitazione. Qui prendere sulla sinistra un lunga
scalinata che porta velocemente su diuna strada sterrata che percorre la
cresta di collegamento tra il Monte del Roccolo e il Monte Bastia. Svoltare a
sinistra e salire per pochi minuti e raggiungere così la ampia sommità di
quest’ ultima cima mt. 424, dove sono ubicate delle Croci metalliche e la
graziosa Cappella della Madonna della Pace. Sublime il panorama sulla città
di Bergamo. Sulla pianura Bergamasca e sulla bassa Val Seriana. Poco sotto la
vetta è presente anche un bel rifugetto e diverse tavoli e panchine. Sono
passati 40 minuti dall’inizio
dell’escursione. Proseguire poi in direzione nord - est sulla cresta boscosa
tramite stradina sterrata segnavia n. 1 inizialmente in discesa e poi in
salitta e giungere ai mt. 462 Della sommità del monte del Roccolo. Scendere
dalla cresta opposto, tralasciare la successiva deviazione a destra per
Scanzorosciate e proseguire invece invece in salita fino an’altro dosso. Qui
prendere un sentiero non segnato a destra che scende in direzione sud
confluendo in una strada privata e poi una pubblica. Proseguire ancora in
discesa puntando decisamente verso l’evidente Montecchio. Per prati e bosco
salire poi velocemente il versante nord e poi con un sentiero portarsi su
quello sud - ovest che conduce all cintata sommità dove è presente una baita.
Scendere poi per medesimo sentiero a ritroso e confluire poi su una stradina
sterrata che conduce ad una cascina. Superarla e mimmetterssi sulla ampia strada asfaltata di Via
Montecchio e poi. In Via Don Calvi. Infine usufruendo dei marciapiedi
laterali della Provinciale ritornare alla automobile. Ritorno alla macchina
dalla cresta e stradina fatta all’andata. Tempo Totale: 2 ore e
|
1345
|
MONTE DEL
ROCCOLO
|
462
|
|||||
1346
|
MONTECCHIO
|
350
|
|||||
1347
|
COLLE SAN
FAUSTINO
|
303
|
FRANCIACORTA
|
Parcheggio a Monticelli Brusati in
Via San Faustino a mt..
|
BS
|
01/01/2009
|
Brevissima ma graziosa escursione
in ambiente Collinare in piena Franciacorta. Dal parcheggio percorrere la Via
S Faustino in direzione nord – est per
alcune centinaia di metri fino a pervenire ad un bivio nella zona industrialr
di Monticelli Brusati. Qui individuare sulla destra un sentiero che sale
regolare in mezzo al bosco conducendo in pochi minuti all’immobile ubicato
sulla sommità del Colle San Faustino mt. 303. Discesa per la stradina
sterrata per qualche centinaia di metri fino a giungere ad un tornante dove
la si abbandona per prendere sulla destra un sentiero che sale il versante
ovest del Monte Valenzano mt. 343 conducende in breve sulla sua erbosa e
boschiva sommità dove è presente anche un casotto di caccia. Discesa dalla
cresta opposta che prosegue ondulatoria in direzione est Con segnavia n. 61 su
sentiero e stradine sterrate. Ignorare tutte le deviazioni proposte e
pervenire così sulla ampia e poco definita sommità del Monte Delma mt. 387,
dove si puo’ ammirare di un ottimo scorcio di panorama sulla
Franciacorta. Ritorno per medesimo
itinerario a ritroso. Tempo Totale tra
andata e ritorno: 1 ora
|
1348
|
MONTE
VALENZANO
|
343
|
|||||
1349
|
MONTE
MADONNA DELLA ROSA
|
358
|
FRANCIACORTA
|
Alla Chiesa di Monticelli Brusati mt.
280 - da Brescia, Imboccare la Statale
per la Val Camonica, uscire a Camignone. Prendere la strada per Monticelli
Brusati. Prima di arrivare alla chiesa di Monticelli posta a Monte rispetto
al cimitero parcheggiare pronti per l’escursiione.
|
BS
|
01/01/2009
|
Bel Monte
su cui sorge il grazioso Santuario della Madonna della Rosa mt.. 358 (XIV
Secolo). LO si puo’ raggiungere anche in macchina su strada asfaltata aperta
al traffico. A piedi ci si impiega
|
1350
|
MONTE DI
ARGON ORIENTALE
|
482
|
VAL CAVALLINA
|
Colle dei Pasta (Bg) mt. 422 - da
Brescia si prende l’autostrada A4, in direzione di Milano. Uscire a Seriate
(Bg) e prendere la tangenziale sud in direzione di Bergamo – Dalmine. Poco
dopo abbandonarla e imboccare a destra la Statale per Lovere – Trescore
Balneario. Qualche chilometro oltre, prendere l’uscita per la Val Seriana,
immettendosi così sulla nuova bretella. Pochi chilometri dopo prendere
l’uscita per Scanzorosciate. Seguire le indicazioni per Torre dei Roveri.
Raggiungerlo e prendere la strada per Colle dei Pasta che sale regolarmente
in direzione nord – est per qualche chilometro. Individuare sulla sinistra
una Santellina. Parcheggiare a fianco della strada.
|
BG
|
03/01/2009
|
Interessante e varia escursione
nella inedita zona del Parco delle Valli d’Argon, fattibile in ogni periodo
dell’anno. Prendere la strada sulla destra chiusa al traffico che sale
regolarmente in direzione sud - est dapprima asfaltata e poi cementata e sterrata. Superare sulla
destra la Chiesetta di San Cristoforo mt 449 e dopo 30 minuti di cammino si
perviene alla bellissima Chiesetta della Madonna d'Argon ubicata sulla panoramica sommità del Monte
di Argon Orientale mt 482. Poi prendere il sentiero segnato con bolli rossi e
bianchi che percorre la boscosa cresta con continui saliscendi superando la
cima di Monte di Argon Occidentale mt 458 e pervenendo infine ai mt. 433
della Graziosa Chiesetta di. San Giorgio unicta sulla sommità dell’omonimo
Colle. Discesa dalla scalinata per pochi minuti fino a giungere ad un bivio.
Prendere il sentiero N.
|
1351
|
MONTE DI
ARGON OCCIDENTALE
|
458
|
|||||
1352
|
COLLE DI
SAN GIORGIO
|
433
|
|||||
1353
|
IL DOSSO
|
470
|
|||||
1354
|
PIZZO
DELLA SELLINA
|
903
|
VAL
CALEPIO
|
Al
tornante a quota di mt. 835 sulla S.P. n. 79 per i Colli di San Fermo - raggiungibile in
|
BG
|
11/01/2009
|
Il Pizzo
della Sellina mt. 903. è una cima dimenticata da tutto e da tutti sempre e
comunque. Quando la vegetazine è rigogliosa dopo prolungati periodi dui
pioggia diventa un’impresa titanica giungere in vetta. Dal tornate a quota di
mt. 835 prendere la strada sulla destra che corre semipianeggiante in
direzioneest per diverse centinaia di metri. Poi la stessa sfortunatamente
termina e bisogna prendere sulla sinistra tracce di sentiero che in mezzo
alla fitta boscaglia percorre il selvaggio versante sud – est del Pizzo della
Sellina. Si giunge così con fatica in mezz’ora scarsa sulla dimenticata
sommità mt. 903. Discesa per lo stesso itinerario. Tempo Totale tra andata e
ritorno:
|
1355
|
COLLE S
GIOVANNI ORIENTALE
|
316
|
COLLINE BERGAMASCHE
|
Montello (Bg) mt. 220 - da Brescia
si prende l’autostrada A4, in direzione di Milano. Uscire a Grumello del Monte
(Bg) e prendere la strada Statale per Trescore Balneario e per la Val
Cavallina. Attraversare l’abitato di Chiuduno (Bg) e proseguire per diversi
chilometri fion alla deviazione a sinistra per Montello e in
|
BG
|
25/01/2009
|
Breve ma interessante escursione,
fattibile tutto l’anno. Dal centro di Montello prendere la Via Colleoni posta
a nord-ovest del paese. Percorrerla in direzione est e poche centinaia di
metri dopo imboccare sulla destra Via Locatelli che poco dopo termina e da lì
parte un sentiero che rimanendo sul versante nord del Colle di San Giovanni
Orientale mt.
|
1356
|
MONTE
TOMENONE
|
377
|
|||||
1357
|
COLLE S
GIOVANNI OCC O IL ROCCOLO
|
334
|
|||||
1358
|
COLLE S
GIOVANNI CENTRALE
|
331
|
|||||
1359
|
MONTE
ALTINO
|
1018
|
VAL
CAVALLINA
|
Santuario
della Beata Vergine diAltino (Bg) mt. 841 - da Brescia si prende l’autostrada
A4, in direzione di Milano. Uscire a Grumello del Monte (Bg) e prendere la
strada Statale per Trescore Balneario e per la Val Cavallina. Attraversare
l’abitato di Chiuduno (Bg) e proseguire per diversi chilometri fino alla
deviazione a destra per le Terme di Trescore Balneario. Superare anch’esse e
pervenire in Val Cavallina. Continuare sulla S.S. n. 42 fino a Casazza (Bg)
dove si svolta a sinistra per Gaverina Terme. Percorrere pertanto in salita
la tortuosa strada giungendo dopo
|
BG
|
31/01/2009
|
Brevissima
ma interessante escursione fattibile tutto l’anno. Dal parcheggio prendere la
strada chiusa al traffico che conduce al Santuario della Beata Vergine
dell’Altino. Individuare sulla destra una scalinata che si immette su di un
sentiero in mezzo al bosco. Esso taglia il versante nord del Monte Altino in
direzione nord- ovest dapprima in salita e poi a mezza costa. Si taglia anche
un prato e si va’ a congiungersi su di una strada sterrata che porta ad un
piccolo nucleo abitativo. Lì prendere a sinistra un’altra strada che sale
decisa in direzione est. Poi per sentiero o tracce affronatre d’impatto il
banale versante nord-ovest del Monte Altino ,mt. 1018 e giungere sulla
sommità che offre pregevoli spunti panoramici sulla Valle Seriana. Discesa
per medesimo itinerario di salita. Tempo Totale tra andata e ritorno: 1 ora e
mezzo . Dislivello: mt. 200.
Difficoltà: E.
|
1360
|
MONTE
ALTINELLO
|
997
|
VAL CAVALLINA
|
Santuario della Madonna dei
Ciclisti (Bg) sul Valico di Colle Gallo mt. 763 -da Brescia si prende
l’autostrada A4, in direzione di Milano. Uscire a Grumello del Monte (Bg) e
prendere la strada Statale per Trescore Balneario e per la Val Cavallina.
Attraversare l’abitato di Chiuduno (Bg) e proseguire per diversi chilometri
fino alla deviazione a destra per le Terme di Trescore Balneario. Superare
anch’esse e pervenire in Val Cavallina. Continuare sulla S.S. n. 42 fino a
Casazza (Bg) dove si svolta a sinistra per Gaverina Terme. Percorrere
pertanto in salita la tortuosa strada giungendo dopo
|
BG
|
31/01/2009
|
Breve e poco frequentata escursione
su due Monti dimenticati della Val Cavallina. Dal Passo di Colle Gallo mt.
763. Prendere sulla destra la strada asfaltata aperta al traffico per il
Santuario della Beata Vergine diAltino (Bg e percorrerla in leggera salita
per qualche centinaia di metri fino a individuare con intuizione sulla destra
un sentiero che sale nel bosco in direzione est. Esso in pochi minuti conduce
sui ruderi della torre ubicata sulla boschiva sommità del Monte Gallo mt.
821. Discesa per medesimo itinerario fino a ricongiungersi con la strada
asfaltata percorsa in precedenza. Continuare sulla stessa verso il Santuario
succitato ancora per qualche centinaia di metri fino al successivo bivio..
Continuare pertanto a destra e poche centinaia di metri dopo, svoltare a
sinistra. Continuare ancora sulla tortuosa e stretta strada asfaltata aperta
al traffico fino a pervenire al Villaggio Suardi mt. 923 Lì prendere a
sinistra un sentiero che diramandosi piu’ volte in direzione sud – ovest
conduce in breve sulla dimenticata e boscosa sommità del Monte Al tinello mt.
997. Discesa per lo stesso itinerario di salita fino alla macchina.Tempo
Totale: 2 ore. Dislivello: mt.. 300.
Difficoltà: E.
|
1361
|
MONTE
GALLO
|
821
|
|||||
1362
|
MONTE
PRANZA
|
1099
|
VAL
CAVALLINA
|
Santuario
della Madonna dei Ciclisti (Bg) sul Valico di Colle Gallo mt. 763 - da
Brescia si prende l’autostrada A4, in direzione di Milano. Uscire a Grumello
del Monte (Bg) e prendere la strada Statale per Trescore Balneario e per la
Val Cavallina. Attraversare l’abitato di Chiuduno (Bg) e proseguire per
diversi chilometri fino alla deviazione a destra per le Terme di Trescore
Balneario. Superare anch’esse e pervenire in Val Cavallina. Continuare sulla
S.S. n. 42 fino a Casazza (Bg) dove si svolta a sinistra per Gaverina Terme.
Percorrere pertanto in salita la tortuosa strada giungendo dopo
|
BG
|
31/01/2009
|
Breve ma
interessante escursione su una bella Montagna a confine tra la Valle
Cavallina e la Valle Seriana, non molto frequentata a dire il vero. Fattibile
praticamente tutto l’anno. Priva di pericoli oggettivi. Dal Passo di Colle
Gallo mt. 763 prendere poche decini di metri a Vallle del Santuario della
Madonna dei Ciclisti, sulla Statale verso la Valle Serina, sulla sinistra il
sentiero n. 609 per Pozza Misma. Percorrelo nel bosco in direzione sud e
confluire poco dopo sulla strada proveniente da Passo succitato. Percorrela
in salita per pochi minuti fino a trovare sulla destra la deviazione per il
Monte Pranza. Immeteresi così sul sentiero n. 609A che sale dapprima deciso
in direzione sud e poi diviene ricco di saliscendi. Si perviene ancora ad un
bicio dove si tiene alla destra immettendosi sul sentiero n. 622 che
semipianeggiante, superato una baita conduce all’ultima diramazione. Stavolta
prendere a sinistra il sentiero n. 622A e con salita decisagiungere alla
graziosa croce metallica posta sulla sommità del Monte Pranza mt. 1099.
Ottimop il panorama sulla Val Cavallina. Discesa per lo stesso itinerario.
Tempo Totale tra andata e ritorno: 2 ore .
Dislivello: mt.. 400. .Difficoltà: E.
|
1363
|
DOSSO
ANGELINI
|
374
|
FRANCIACORTA
|
Alla
Chiesa di Monticelli Brusati (Bs) mt 283
|
BS
|
15/02/2009
|
|
1364
|
M COLMETTO
|
657
|
FRANCIACORTA
|
Gaina mt 355, frazione di
Monticelli Brusati
|
BS
|
15/02/2009
|
|
1365
|
MONTE
POLLO
|
312
|
FRANCIACORTA
|
PROVAGLIO D'ISEO (BS)
|
BS
|
22/02/2009
|
|
1366
|
MONTE
PIANE
|
314
|
|||||
1367
|
MONTE SAN
MICHELE
|
367
|
|||||
1368
|
MONTE DI
FANTECOLO
|
335
|
FRANCIACORTA
|
FANTECOLO
(BS)
|
BS
|
22/02/2009
|
|
1369
|
MONTE
CORNONE
|
469
|
FRANCIACORTA
|
Località
Camaldoli mt 522 - Gussago (Bs)
|
BS
|
28/02/2009
|
|
1370
|
MONTE
SCAPIA
|
334
|
FRANCIACORTA
|
Località Val Sorda mt 247 di
Concesio (Bs)
|
BS
|
28/02/2009
|
|
1371
|
DOSSO
BOSCONE
|
381
|
|||||
1372
|
MONTE
ALBANO
|
642
|
LAGO DI COMO (LARIO) ORIENTALE VAL
SASSINA
|
Località Monte Albano mt 620, che
si raggiunge, prendendo, il tornante prima di Arrivare a Ballabbio inferiore
(Lc), sulla vecchia strada statale, la stradina a mezza costa che corre in
direzione sud.
|
LC
|
08/03/2009
|
|
1373
|
SASS
QUADER
|
885
|
|||||
1374
|
MONTE
MELMA
|
914
|
|||||
1375
|
MONTE
DELLA CROCE
|
508
|
VAL CALEPIO
|
Gandosso (Bg)
|
BG
|
14/03/2009
|
|
1376
|
MONTE DEL
CASTELLO
|
624
|
|||||
1377
|
COLLE
LUCIETTO
|
496
|
|||||
1378
|
MONTE
DELL'INGANNOLO
|
562
|
|||||
1379
|
MONTE
CANTO
|
710
|
ALTA PIANURA BERGAMASCA
|
Sotto il Monte
|
BG
|
22/03/2009
|
|
1380
|
MONTE
CROCIONE
|
690
|
|||||
1381
|
COLLE
SANTA BARBARA
|
667
|
|||||
1382
|
MONTE
ALBANO
|
529
|
|||||
1383
|
COLLE
BASTIA
|
595
|
VAL
SERIANA
|
MADONNA
DELLO ZUCCARELLO MT 454 (NEMBRO - BG)
|
BG
|
05/04/2009
|
|
1384
|
PIZZO DI
LONNO
|
770
|
VAL SERIANA
|
LONNO (BG) MT 702
|
BG
|
05/04/2009
|
|
1385
|
MONTE
GANDA
|
698
|
|||||
1386
|
COLLE SAN
PIETRO
|
410
|
VAL
SERIANA
|
NEMBRO
(BG) MT. 330
|
BG
|
05/04/2009
|
|
1387
|
MONTE
COZZASCO
|
874
|
VALLE IMAGNA
|
A QUOTA DI CIRCA 930 MT. IN VIA SAN
PIETRO A BERBENNO (BG) IN VALLE IMAGNA
|
BG
|
11/04/2009
|
|
1388
|
COLLE SAN
PIETRO
|
933
|
|||||
1389
|
COLLE
MOSCARINO
|
906
|
VALLE IMAGNA
|
A QUOTA DI CIRCA MT 750 SULLA S.P.
32 DI COLLEGAMENTO TRA BERBENNO E BREMBILLA
|
BG
|
11/04/2009
|
|
1390
|
CORNO
GRANDE
|
928
|
|||||
1391
|
CORNA
MARCIA
|
1033
|
|||||
1392
|
MONTE
UBIALE
|
973
|
|||||
1393
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MONTE
GABBIOLE
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802
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VAL
TROMPIA
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Sulla S.P.
n. 79,
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BG
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13/04/2009
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1394
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DOS DE
ROCCA
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1016
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VAL TROMPIA
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Passo Del Cavallo Mt. 742
(Lumezzane-Bs) - Raggiungibile In 30 Minuti Circa Di Macchina Da Brescia
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BG
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13/04/2009
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1395
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COLLE SAN
VIGILIO
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1120
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1396
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DOSSO DI
CE'
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1139
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1397
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PUNTA
GALEVO
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1186
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1398
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DOSSONE DI
FACQUA
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1299
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