Si è svolta Venerdì 26 Giugno
alle ore 17.40 la sesta edizione della gara ciclistica sociale del Comune di
Coccaglio.
La gara si è corsa sulla salita
della Madonna della Rosa, lunga 4,1 km, con dislivello di 120 mt e pendenza
media del 3%, con partenza dal cartello d’inizio del territorio di Monticelli
Brusati (Bs) ai confini con Camignone (Bs) e arrivo al Santuario Madonna della
Rosa mt. 358 sull’omonimo Colle.
Nei primi 3 km facili è Franzelli
che da due rasoiate spacca gambe mettendo sconquasso nel gruppo degli
inseguitori.
Poi a 1.100 mt dall’arrivo, quando
la salita diventa dura se ne va in fuga tenendo un ritmo insostenibile per il
resto del plotone, guadagnando subito una ventina di secondi scarsi che riesce
a mantenere fino allo strappo più duro a circa 250 mt. dall’arrivo, dove la sua
azione si appesantisce notevolmente.
Il Franzelli riesce ad arrivare
comunque a 30 metri dall’arrivo con un paio di secondi di vantaggio su un
affaticato Vizzardi.
Però incredibilmente il Franzelli
decide di fermarsi e proseguire a piedi regalando la vittoria ad un incredulo
Vizzardi.
Al Terzo posto Saleri Giorgio:
ancora un podio per lui.
Di seguito il video, le
fotografie e l’Albo d’oro della manifestazione.
CLASSIFICA 6° EDIZIONE: SALITA DELLA MADONNA DELLA ROSA A MONTICELLI
BRUSATI (BS) – GARA A TEMPO (26/06/2015)
1° CLASSIFICATO: VIZZARDI RICCARDO
2° CLASSIFICATO: FRANZELLI LUCA 15”
3° CLASSIFICATO: SALERI GIORGIO 1’13”
IL VIDEO
LE FOTOGRAFIE
Link utile:
http://vivendosalendo.blogspot.it/2015/05/descrizione-della-salita-al-santuario.html
L’ALBO D’ORO DELLA GARA SOCIALE DEL
COMUNE DI COCCAGLIO (BS)
CLASSIFICA 1° EDIZIONE: PRIMO GIRO DELA FRANCACORTA – GARA A PUNTI SU 9
SALITE (03/09/2011)
1° CLASSIFICATO: VIZZARDI RICCARDO 27 PUNTI
2° CLASSIFICATO: SPINA VALERIO 17 PUNTI
3° CLASSIFICATO: FRANZELLI LUCA 10 PUNTI
CLASSIFICA 2° EDIZIONE: PRIMO GIRO DELA FRANCACORTA – GARA A PUNTI SU 5
SALITE(24/09/2011)
La gara è stata interrotta dopo la prima salita a seguito di
un problema fisico di Luca Franzelli e questa è la classifica della corsa
riferita all’unica ascesa percorsa.
1° CLASSIFICATO: VIZZARDI RICCARDO 3 PUNTI
2° CLASSIFICATO: FRANZELLI DOMENICO 2 PUNTI
3° CLASSIFICATO: FRANZELLI LUCA 1 PUNTO
CLASSIFICA 3° EDIZIONE: SALITA DEL BELLAVISTA DA ERBUSCO – GARA A TEMPO
(16/04/2015)
1° CLASSIFICATO: VIZZARDI RICCARDO
2° CLASSIFICATO: FRANZELLI LUCA
3° CLASSIFICATO: SALERI GIORGIO
CLASSIFICA 4° EDIZIONE: SALITA DEL BELLAVISTA DA ADRO - TORBIATO – GARA
A TEMPO (14/05/2015)
1° CLASSIFICATO: VIZZARDI RICCARDO
2° CLASSIFICATO: FRANZELLI LUCA 5”
3° CLASSIFICATO: SPINA VALERIO 20”
4° CLASSIFICATO: SALERI GIORGIO 45”
CLASSIFICA 5° EDIZIONE: SALITA DEL MONTE ORFANO DA COCCAGLIO – GARA A
TEMPO (14/05/2015)
1° CLASSIFICATO: VIZZARDI RICCARDO
2° CLASSIFICATO: SPINA VALERIO 5”
3° CLASSIFICATO: FRANZELLI LUCA 25”
4° CLASSIFICATO: SALERI GIORGIO 40”
CLASSIFICA 6° EDIZIONE: SALITA DELLA MADONNA DELLA ROSA A MONTICELLI
BRUSATI (BS) – GARA A TEMPO (26/06/2015)
Di seguito riporto, i video, le fotografie e la descrizione
dell’itinerario del non banale viaggio in argomento.
Per trovare LA DIDASCALIA delle foto, aprire l’apposito link
che appare qui sotto, tasto di destra sulla foto desiderata e con
l'opzione "salva con nome" si apre una finestra dove c'è
tutto. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare
in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale.
RACCONTO VIAGGIO IN ESTREMO E MEDIO
ORIENTE (COREA DEL SUD, GIAPPONE, TAIWAN, FILIPPINE E QATAR)
Puntuale come non mai parte da Milano
Malpensa alle 11.10 il mio Aereo della Compagnia Qatar Airline in direzione Seul,
con scalo a Doha in Qatar (prezzo andata e ritorno tasse comprese Euro 570).
Le Hostess bellissime e giovanissime
con il caratteristico copricapo rosso. Sinceramente non mi sembravano essere
Cittadine del Qatar, ma di altri stati del Mondo.
Molto gentili e cordiali ti riempiono
di cibo e bere continuamente.
L’Aereo è strapieno e quindi non riesco
a sdraiarmi.
Arrivo pertanto alle ore 19.10, con un
caldo impossibile a Doha la capitale del Qatar (2 ore di fuso orario, rispetto
all’Italia).
Rimango nell’area transiti molto ampia
e ben tenuta per ben 7 ore. Essa e’ un porto di mare in quanto da qua
transitano Aerei diretti per tutto il Mondo. All’1.55 di notte ho l’Aereo per
Seul, la Capitale della Corea del Sud.
A Doha sono molto precisi e quindi
cominciano a imbarcare i passeggeri addirittura
1 ora e 20’
prima del volo. L’Aereo è strapieno e quindi anche stavolta non riesco a
sdraiarmi su tre posti per dormire.
Le Hostess stavolta sono tutte Coreane
e portano 2 volte il cibo.
Un Po’ piccante in una occasione ma
gradevole.
Dopo circa 9 ore di volo giungo
all’Aereoporto di Inchehon.
Sono le 16.30’ (6 ore avanti
rispetto all’ora Italiana). Logicamente anche qui il mio cellulare non
funziona.
All’Aereoporto internazionale di
Inchehon, vado al piano inferiore, dove faccio il biglietto per il Treno, per
Seul Achasan (a est della Città) ai distributori automatici. (costo 4750 wo,
compresi 500 won di deposito, che ti vengono restituiti, quando riconsegni la
tessera magnetica agli apposti distributori “Refoundable”, ubicati nella Hall
di ogni stazione della metro e Treni. Logicamente il costo del biglietto
dipende dalla distanza che percorri e te la calcola automaticamente nel momento
in cui fai il biglietto alla macchinetta. Ci sono anche le indicazioni in Inglese).
Cambio treno alla Stazione Ferroviaria
dell’Aereoporto Gimpo.
L’Aereoporto internazionale di Inchehon
rimane su un’Isola lontana più di 50
km dal centro di Seul, ma il mio Ostello rimane vicino
alla fermata della metro di Achasan (a est della Città) e quindi impiego quasi
2 ore per raggiungerlo.
La metropolitana di Seul e’
all’avanguardia, è una delle più estese del Mondo e ci sono anche le scritte in
Inglese.
Sono circondato da Coreani che così
tanti insieme non li ho neanche mai visti. Di Occidentali neanche
Comunque sono molto gentili e
disponibili e poi a me la Corea e’ sempre piaciuta.
Esco dalla metro alle 8 di sera. C’e
buio e ci sono 7
gradi centigradi.
In 2 minuti a piedi (100 mt. circa)
sono al Phil Guesthouse (prezzo di 8,81 Euro a notte compreso prima colazione,
internet free e lenzuola.
Bellissimo, pulitissimo: all’interno di
ogni camera c’e’ il frigorifero, la cucina e il bagno. La presa elettrica è
adiacente al letto ed e’ come quella italiana. La cucina e Sala comune sono
bellissime, pulitissime e spaziosissime.
Ora che ho raggiunto il sogno di una
vita, Seul, Capitale della Corea del Sud, posso anche andare a dormire, perchè
domani e’ un’altro giorno e devo raggiungere Gyeongju, nel sud - est della
Corea del Sud, dove ho prenotato l’ostello in quanto stavolta sono tornato alle
origini e ho deciso di prenotare tutti gli ostelli da casa.
Passo una notte d’inferno a causa del
fuso orario e del caldo impossibile. Dormo quasi nulla ma nonostante questo
alle 6.30 sono già in piedi a dire la mia.
Faccio una abbondante colazione con
pane, marmellata, te e Caffè e poi alle 7.30 parto all’inseguimento del
prossimo Ostello.
Alla Stazione di Achasan, faccio il
biglietto della metro per Cheongnyangni (1.400 won) con la macchinetta con le scritte
in inglese e poi mi getto nell’oceano di Coreani che vanno al lavoro.
Siamo tutti ammassati come sardine.
Arrivo alla Stazione Cheongnyangni, dopo mezz’ora abbondante. Li arrivano le
prime difficoltà in quanto devo prendere il treno per Chuncheon, ma non ci sono
gli sportelli per fare il biglietto ma solo le macchinette ma con la scritta
solo in Coreano. Cerco di fermare qualcuno che mi aiuti ma vanno tutti di
fretta. Logicamente sono l’unico straniero e infatti mi chiedo dove finiscano
tutti gli stranieri che a migliaia scendono dall’Aereo ogni giorno. Cmq alla
fine una ragazza compassionevole si ferma e mi aiuta a fare il biglietto.
Prendo pertanto il Treno al costo di
6.000 Won, che ha le scritte delle fermate anche inglese.
Alla fine arrivo alla stazione
Ferroviaria di Chuncheon che è ubicata vicino al Lago Uiamho, in zona nord -est
fuori di mano da tutto e pertanto prendo il treno per la Stazione Ferroviaria
di Nam Chuncheon (1100 won, compresi 500 won di deposito, che ti vengono
restituiti, quando riconsegni la tessera magnetica agli apposti distributori
“Refoundable”, ubicati nella Hall di ogni stazione della metro e Treni). Poi
faccio un tratto a piedi e raggiungo la stazione dei bus dove tiro fuori le mie
traduzioni in Coreano per prenotare il bus per Daegu. (18.300 won).
Dopo 3 ore e mezza di viaggio giungo a
Daegu ma logicamente all’unica Stazione dei Bus della Città che non e’ servita
da metro e treno e per giunta ubicata in culo ai lupi.
E allora con le mie traduzioni in
Coreano prenoto il bus per Gyeongju (5.500 won one way) che parte alle 19.30.
In questa bus station ce ne sono pochi al giorno di Pulman per la Cittadina
succitata.
Arrivo alle 20.30 alla stazione dei bus
di Gyeongju e cerco un taxi per raggiungere l’ostello in quanto gli autobus
urbani e’ ben difficile capire dove vanno. Però anche i 13 Taxisti non mi
caricano perchè non capiscono dove e’ ubicato
il mio Ostello anche se gli ho fatto vedere le mappe in coreano,
scaricate da Internet, ma non le capiscono.
Quindi devo fare da solo e sfrutto le
ultime energie rimaste e le mie doti orientative per trovare l’ostello,
camminando in mezzo a montagne di terra che sono le tombe dei Re.
Poi alla fine arrivo nei pressi ma non
lo trovo e non posso neanche chiamare in quanto il mio telefono non funziona.
Sono le 22.00 e chiama per me un Gentilissimo Coreano che parla inglese (non
molti lo parlano). Trovo grazie a lui il Guesthouse Santa, ubicato in pieno
centro e salgo ma quando arrivo su, il padrone non c’e’, ma mi accoglie invece
una ospite Giapponese che non vuole farmi entrare e dice che devo andare in
ufficio e mi accompagna giù in ufficio ma logicamente e’ chiuso. Io cerco e
cerco di spiegargli che ho già prenotato e insisto e alla fine mi fa entrare.
Poi arriva il capo, pago i miei 11,20 Euro per una notte compreso prima
colazione, internet free. Pago anche il noleggio della bici per l’indomani
(5.000 won one day). L’ostello e’ bellissimo e pulitissimo e io sono qui. Alla
fine ci ho impiegato 15 ore a raggiungere l’ostello Guesthouse Santa e ora
posso dire ancora la mia. Domani devo arrivare entro sera a Busan, la seconda
città più grande della Corea del Sud e farò di tutto per arrivare nei tempi
previsti. Cmq di Europei neanche l’ombra.
Nel
Guesthouse Santa siamo solo io e la ragazza Giapponese di 30 anni.
A
differenza di Seul fa più freddo all'interno, ma preferisco così.
Alla
fine anche se lei non parla molto bene l'inglese e io nemmeno facciamo amicizia
e gli faccio vedere il mio blog.
Tira,
mola, tambala (a proposito abbiamo scoperto che significa tambala????) si fanno
le 2.
Stavolta
dormo poco ma bene e alle sette sono pronto per partire con la mia Bicicletta
Graziella noleggiata all'ostello a 5.000 Won al giorno.
Visito
Gyeongju con la Graziella in mezzo alle tombe dei grandi Re e vado
anche al Lago Bomun, ubicato 5
km a nord della Città.
Poi
prendo il Bus n. 10 per il Tempio di Bulguksa al prezzo di 1500 Won (si paga
sul bus mettendo i soldi in una cassetta). Anche il bus numero 11 va bene. I
bus 10 o 11 possono essere presi alla Stazione dei Bus di Gyeongju oppure a 100
mt. circa da quella Ferroviaria.
Il
Bus impiega circa mezz’ora per raggiungere la meta. Dire all’autista dove vuoi
scendere altrimenti il bus potrebbe non fermarsi.
Cmq
dalla fermata del bus all’entrata principale del Tempio devi camminare in
salita per circa 500 mt.
L’ingresso
al Tempio di Bulguksa, Patrimonio dell’Umanità, costa 4000
Won. Il tempio è pieno di scalini ma è accessibile ai disabili. E’ ubicato nel
bosco.
Con
lo stesso bus succitato torno alla Stazione dei Bus di Gyeongju, dove prendo il
bus Bus per Daegu ovest (Seobu bus
Terminal) al prezzo di 5.900 Won one day. Ce ne sono molti al giorno. Il viaggio dura un’ora.
Da
lì prendo poi il Bus per Haeinsa (7.100 won one way), dispero nel Palgongsan
Provincial Park in mezzo alle montagne. Un’ora e mezza il viaggio.
Arrivato alla minuscola Stazione dei Bus di
Haeinsa, bisogna camminare per 1.500 metri dei quali ben 1000 in salita per
raggiungere il Hapcheon Haein Temple, tutelato come Patrimonio dell’Unesco ma
io mi arrangio con l’Autostop.
Sono
fuori dal Mondo e si è fatto pure tardi e devo assolutamente raggiungere Busan,
prima che cali la notte.
Sfrutto
la enorme gentilezza della gente del posto per uscire dalle difficoltà. I
coreani tiaiutano sempre
tantissimo. Uno addirittura, siccome per disgrazia nonho il telefono funzionante, e nemmeno
lui possiede un cellulare ha chiesto a tutto il
pulman un telefonino e poi lo ha trovato e ha chiamato per me l'ostello dicendo
sarei arrivato in ritardo, poi mi ha fatto da Guida a Daegu comprandomi i
biglietti
della metro da Seobu bus Terminal alla Stazione Ferroviaria Dongdaegu
(1200 won) e del treno più lento ed economico per Busan (7.200 won one
way) e facendomi così risparmiare un
sacco di tempo.
Alla
fine mi
ha accompagnato al binario e mi ha regalato anche una scatola di Ferrero
Rosche; Sono
l’unico Europeo in questi frangenti e molti ragazzi vogliono fare amicizia con
me e scambiare i
contatti anche se pochi parlano inglese.
Arrivo
alla Stazione Ferroviaria di Busan dopo 1 ora e mezza. Prendo la metro, ubicata
100 mt. circa fuori e scendo alla Stazione metro Kyungsung University Puky
(1.400 won). L’Ostello è ubicato a soli 200 mt. da essa ma non lo trovo ma poi
grazie al solito aiuto della Gente riesco a raggiungerlo
alle 24.30.
C'e
un mare di gente ancora per le strade. La Corea del Sud mi da la
sensazione di un paese molto sicuro.
L’Lzone
Hostel è bellissimo, è gestito da una Ragazza Americana e costa solo 14.500 Won
a notte compreso internet free.
Dormo
bene ma poco e alle sette parto dal succitato Ostello per prendere il volo per
Tokyo. Tento di uscire dalla porta ma la serratura è bloccata e
allora chiedo aiuto al primo sfigato sveglio ma anche lui non riesce e deve
chiamare il capo che
miracolosamente la sblocca.
Prendo
quindi la metro per Sasang al prezzo di 1.400 Won e lì prendo il Treno per
l’Aereoporto Gimhae di Busan al prezzo di 1300 Won.
Alle
11.05, puntuale come non mai l’Aereo
della Compagnia Air Asia (71.100 Won one way) parte mezzo vuoto per Tokyo.
Inutile dire che sono l’unico Europeo.
Arrivo
alle 13.00 dopo due ore scarse di volo all’Aereoporto Narita terminal 2 , che rimane circa 60 km a nord – est di Tokyo.
Logicamente
il mio cellulare non prende.
Nessun problema alla frontiera.
Ci
sono tantissimi mezzi di trasporto per raggiungere
Tokyo (bus, sky train, ect), ma il più economico è il treno espresso che
impiega un’ora abbondante per raggiungere Tokyo al prezzo di 1280 JPY. Scendo
alla
Stazione di Asakusa e dopo 100
metri circa in Via Kaminarimon trovo l’Ostello (19 Euro
a notte compreso
internet free). Molto bello, accogliente, preciso, con camera con vista
eccezionale sulla Sky Tower.
L’unica nota
negativa è che ci sono le alzate delle scale troppo alte e sembra di fare una
arrampicata ogni volta.
Noleggio
una bici a uno schop impossibile da trovare,
ubicato nell’interrato a 400 mt dall’Ostello succitato adiacente alla Stazione
dei Traghetti in zona Asakusa che per trovarlo o dovuto comunicare a
parlare Giapponese.
Vado
in giro in bici spavaldo per la Metropoli più grande del Mondo dove perdersi è
più facile che
mangiare un panino. Scorrazzo con la graziella in mezzo ai grattacieli maestosi
di Tokyo, tra cui la Sky Tower, una delle più alte
del Mondo con i suoi 600 mt. di quota.
Visito
alcuni templi e anche la Tokyo Tower, una copia della Torre Eiffel di Parigi.
Per il resto non c’è moltissimo da vedere
ma l’emozione di scorrazzare in bici per questa enorme Metropoli è grande. Ci
sono tante biciclette in giro e i
marciapiedi sono larghi e spaziosi.
Logicamente
mi ha inchiodato la polizia
due volte: la prima mentre ero fermo sul marciapiede a consultare la mappa e ilpoliziotto è venuto a controllarmi la mia bicicletta con
pila, e poi ha chiamatoil suo
collega con la radio ed entrambi hanno controllato ancora la bici. Non
parlavano
in inglese e alla fine si son fatti due risate e mi hanno lasciato andare.
La
seconda
invece mi ha fermato un poliziotto in quanto avevo il fanale spento di sera e
quindi gentilmente me lo ha acceso
lui. Io lo sapevo ma lo avevo spento di proposito
perché faceva attrito e quindi mi provocava dolore al ginocchio.
Per
il resto, non ho mai perso l’orientamento e sono rientrato
all’Ostello alle 10.
Avendo
girato Tokyo in lungo e largo ho notato che i Giapponesi fumano pochissimo
rispetto alla media Europea molti portano la maschera sul viso, come la
popolazione Coreane.
Mi concedo un po' di riposo alzandomi addirittura alle 8 e facendo una bella
doccia calda subito dopo.
Mentre stavo uscendo la proprietaria dell’ostello mi insegue e mi
da un regalino con dentro anche una caramella.
Pi mi scatta la foto davanti all’ostello. Fa cosi con tutti.
A soli 100 mt. c’è la Stazione dei Treni di Asakusa dove prendo il treno express al costo
di di 1280 JPY che mi conduce in un’ora abbondante al termilal 2 di Narita.
Sul treno conosco un Australiano che fa la mia stessa strada.
Prendo il volo della compagnia Australiana Jetsatar che mi fa
tornare in mente i vecchi tempi del giro del mondo dove grazie ad essa sono
riuscito a chiudere l’anello con il collegamento Honolulo – Sydney.
Essa e' l’unica compagna low cost che ti consente di farlo ed e'
l'unica compagnia low cost che mi permette di compiere questo giro dell'estremo
oriente.
L’australiano di Sydney, anche lui come me, gira il Mondo ma un
po' diversamente: zaino a spalle da 20 kg, zainetto piu' grande del mio e
addirittura un paio di sci da 2
metri al seguito.
E’ venuto a sciare 2 settimane in Giappone e adesso si concede una
settimana al mare nelle Filippine.
Atterro all’Aereoporto Ninoy Aquino Terminal 1 di Manila alle ore
17.00 con un po’ di ritardo a dire la verità e decido di usare la carta
Australiana che e' apposta pronto che
aspetta solo me perché lui è obbligato a prendere il taxi a causa dei 2 metri di sci che porta al
seguito mentre io posso scegliere tra bus e taxi ma alla fine scelgo di
condividere il taxi con lui anche se so che mi imbroglierà come il solito ed
infatti così accade: come sempre il taxista mi fa la bella faccia sorridente
davanti e poi quando ti chiede il conto te lo chiede quadruplicato a causa anche del traffico impossibile: 9.900
PHP; 300 li mette l'Australiano che scende prima di me, 90 li chiedo io di sconto
e il resto li metto io.
Il taxi si impantana del traffico insostenibile di Manila, ci sono
anche i Jeepney bellissimi, coloratissimi che portano fino a 12 persone, poi i
tricicli motorizzati che portano 5 persone e poi tante auto belle e brutte.
Un caldo afoso e insopportabile, la gente a dorso nudo che dorme
anche sui marciapiedi.
Sono le 19.00 e le strade, alcune sono molto illuminate, alcune
buie completamente.
Così d'impatto non mi sembra la città più sicura del Mondo e me lo
conferma anche il taxista che la notte qui e' dura.
Arrivo in taxi davanti al Pink Manila Hostel (10,70 Euro compresa
prima colazione e internet free), ubicato in Malate.
Non sono ancora sceso e già un guardiano con il mitragliatore
vecchissimo in mano puntato verso di me e il colpo in canna mi prende il mio zaino
e me lo porta dentro.
Pago il taxista e il guardiano mi
invita a entrare velocemente e cosi; faccio. Prendo 'ascensore e arrivo al 5°
piano dove si apre un’altro mondo: è pieno di occidentali, musica a pallettone,
cocktail a go go, piscina sulla terrazza gigantesca, panorama mozzafiato sulla
capitale e i sui grattacieli di Makati. Sono le 20.30 e fa un caldo
impossibile. Il telefono qui prende.
Lascio
il Pink Manila Hostel, in Malate alle 8.00 circa di mattina e a piedi mi porto
sulla strada
principale dove prendo un Jeepney che mi porta in centro, davanti al Municipio
di Manila al prezzo di 8 PHP. I Jeepney, sono il mezzo più utilizzato in
manila: bellissimi tutti diversi e
coloratissimi e la gente si siede sulle 2 panchine dove al massimo ci stanno 12
persone. Sul parabrezza sono scritti gli itinerari.
A
differenza del Giappone e
della Corea del sud qui a è un caos infernale ma le scritte sono tutte in
inglese e gran parte della gente
parla inglese.
Davanti
al City Hall un Filippino mi
propone un Tour per il centro storico con il triciclo che sono quei mezzi
con una bici che traina una cabina con 2 posti a sedere.
Mi
spara un prezzo di 1000 PHP ma alla fine gli offro350 PHP.
Facciamo
un tour veloce dentro le mura di circa 1 ora. Lui
pedala impiantato e va contro mano anche in curva; poi sui butta in mezzo alla
strada da 8
corsie e alza la mano per segnalare che sta passando. Mi verrebbe da guidarlo
io sto triciclo ma alla fine mi affido al destino e non ci investono.
Successivamente
prendo la
metropolitana ma è piena di scale ed e impossibile da utilizzare in quanto c’è
troppagente e le code alla
biglietteria sono lunghissime in quanto le macchinette automatiche non
funzionano e si rimane anche schiacciati
dalla folla.
Dopo
un giro a Makati torno al Pink Manila Hostel dove avevo lasciato il mio zaino.
Il Gestore mi accompagna a prendere un taxi
per non farmi prendere la solita stoccata ed infatti stavolta il taxista
esibisce tutta la sua onestà facendomi pagare come da taxometro 120 PHP per
arrivare al Philtrancro Bus Terminal in Pasay City dove prendo il bus della
compagnia Philtrancro (ce ne sono pochi al giorno) che ci impiega ben 3 ore e 30’ (cambiando bus alla
Stazione Bus di Cubau in Quezon City) per pervenire al piccolissimo Aereoporto
di Clarck posto solo 60 km
a nord di Manila.
Per
fortuna ho deciso di dormire li
e così ho evitato di perdere l'aereo.
Dormo
bene perché anche se l’Aereoporto non ha chiusure verso l’esterno non fa
freddissimo e la
seguente alle 12.00 prendo il volo della compagnia Airasia al prezzo di Euro
34,64 che
mi porta in sole 2 ore all’Aereoporto di Taoyuan Terminal 1 in Taiwan.
Passo
facilmente la
frontiera e prendo lo shuttle per la Taoyuan Railway Station al prezzo di 35
TWD.
Lì prendo il treno veloce al prezzo di 150 TWD e giungo
alla Stazione centrale di Taipei dove piglio la metro al prezzo di 20 TWD (una
fermata sola: il prezzo è variabile a seconda delle fermate che si effettuano.
Il Taipei Ximen MRT Teacher Hostel (650 TWD 2 days) è
vicino alla Stazione della metro di Ximen,
ma non riesco a trovarlo e allora mi viene in aiuto una Taiwanese
che chiama il
proprietario che arriva dopo 20 minuti con una
bicicletta scassata tipo Bmx stra piccola e alla fine mi porta al 4° piano in
un supercondominio, dove non c’e
nessuna scritta inglese (non lo avrei mai
trovato da solo)
L’ostello
è una stanza buia ma per e me è più che sufficiente.
Allafine gli chiedo per il noleggio della
bici che c’era scritto sul Hostelword ma lui
neanche sulla lo sapeva e quindi la bici non c’è e quindi insisto per avere la
sua e dopo un pò di trattativa riesco a strapparla al prezzo di 100 TWD per 2
giorni.
La
bici è piccolissima e inguidabile ma almeno
ha 2 ruote e posso scorrazzare liberamente nella notte di Taipei.
Ho
in mano
una cartina indecente con delle scale di misura impraticabili.
Impossibile
non
perdermi con questa mappa e infatti non mi perdo.
Lonely Planet non pubblica nulla su Taiwan perchè c’è poco turismo.
Pochi
parlano inglese e comunque mi vedo la maestosa Sky Tower, una delle più
alte del mondo.
Mi
faccio una indigestione di Tempi in 2 giorni visitando Taipei, Tamsui, Beitou e
Xindian e spostandomi in bicicletta e con la metropolitana (130 TWD one day
ticket). Tenere presente che la bici sulla metro la si può portare solo il
Sabato e la Domenica.
Successivamente
con un Volo
della Compagnia Australiana Jetstar delle ore 12.45 mi porto alle ore
16.20 di nuovo in
Giappone e precisamente all’Aereoporto di Kansai, Terminal 1.
Alla
frontiera mi riempiono di domande e alla fine mi perquisiscono
lo zaino tutto il corpo e perfino il taschino delle mutande.
Lo
fanno però con
il sorriso sulla bocca e molto gentilmente.
Passo
comunque indenne e poi
prendo un treno dal Terminal 2, adiacente all’uno, per Nara al prezzo di 1.200
JPY ma dopo circa un’ora giungo alla Stazione Ferroviaria di Nankay Namba di
Osaka.
Qui
a piedi in 10 minuti circa raggiungo la Stazione ferroviaria di Namba dove,
usufruendo dello stesso biglietto acquistato all’Aereoporto, il treno per la
Stazione Ferroviaria Nara Kintetsu dopo circa un’altra ora scarsa
Il
bus n. 1 e il 5 al prezzo di 200 yen
(ticket sul bus) ti portano alla JR Nara Train Station.
Fa
molto freddo in Giappone ed e meglio cosi perchè finalmente riesco a
sfruttare a pieno il mio immenso vestiario.
Passo dai 25 gradi di Taipei ai 14
di Nara.
Stavolta
non fatico più di tanto a
trovare Yuzan Guest House (2300 JPY, compreso internet free) che dista soli 300
mt dalla stazione succitata.
E’
una bellissima casetta in legno di montagna ad un piano dove è vietato fare
qualsiasi cosa ma dove è molto piacevole stare.
Qui
ci sono molti Europei tra cui molti Francesi per esempio.
Vedo
già la bici pronta per me
per l’indomani mattina per visitare Nara che presenta ben 8 siti del patrimonio
dell’Umanità.
Esco
da Yuzan Guest House a Nara alle 7 di
mattina e mi addentro verso il parco con la bicicletta noleggiata al prezzo di
100 JPY all'ora o 500 JPY al giorno.
Ci
sono cervi dappertutto
che pascolano in mezzo ai parchi e alle case e aspettano i negozianti
davanti alle saracinesche per avere qualcosa da
mangiare.
Si
fanno fotografare e accettano cibo da tutti e quando
gli do le mie schiacciatine mi circondano.
In
seguito visito il Todaiji Temple e il Daibutsu Den, l’edificio in Legno più
alto del Giappone, con all’interno la statua del Budda alta 16 metri.
Poi
dalla JR Nara Train Station. Prendo il
treno che in un’ora circa al prezzo di 690 JPY (ce ne sono moltissimi al
giorno) mi porta alla Stazione principale di kyoto, la vecchia capitale del
Giappone con ben 17 siti
dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.
A
300 mt. circa noleggio la bici al Kyoto Cycling Tour Project al prezzo di 1000
JPY al giorno oltre a 100 JPY per la mappa.
Kyoto
ha un sacco di templi da visitare ma molti sono
distanti uno dall'atro e oltretutto quasi sempre non ti lasciano avvicinare in
bici e
poi devi farti tanti scalini e tanta strada a piedi e quindi adesso non fa per
me comecittà e per giunta ben
presto comincia a piovere forte.
Riesco
cmq a vedere il
top di kyoto e cioè il sentiero in mezzo al bosco di Bambù.
Lo
percorro con la mia
bici anche se è lontano ben 12
km dalla stazione principale dei treni.
Cmq
mi bagno tutto ma i
pantaloni si asciugano velocemente e le calze le cambio.
Poi
dalla Kyoto Station prendo un treno
per Osaka al prezzo di 540 JPY e arrivo dopo un’ora scarsa alla JR Osaka Train
Station di Osaka.
Poi
attraverso il tunnel
e mi porto allo Tower est della Umeda Sky Building dove al piano terra c’è la
sala d’attesa della
compagnia Willer Express.
Prendo
il bus notturno delle 22.00 che avevo
prenotato da casa via internet al prezzo di 6.900 JPY.
Logicamente
sono l’unico extraeuropeo e il
Pulman è comodissimo e diventa quasi un letto il sedile reclinabile e pertanto si dorme benissimo.
E’ anche ben riscaldato.
Alle
6.40 sono già alla stazione centrale ferroviaria di Tokyo dove
prendo un treno per Jokohama al prezzo di 450 JPY. (ce ne sono diversi all’ora
e il biglietto si fa alle macchinette in inglese).
Arrivo
in meno di un’ora e a causa della forte pioggia la visito in breve
perche. Fa molto freddo.
Poi
torno alla
stazione centrale di Tokyo con lo stesso treno e ne prendo uno al prezzo
di 1280 JPY per l’Aereoporto di Narita Terminal 2.
Il
treno è lento ed effettua tantissime fermate e quindi ci impiega più di
un’ora e mezza ad arrivare all'Aereoporto dove mi aspetta un aereo della
compagnia Airasia al prezzo di Euro 78,14 che in meno di 2 ore mi riporta
all’Aereoporto di Inchehon in Corea del Sud.
Qui rispetto alla prima volta è tutto più facile perché conosco già tutto.
Perciò vado al piano inferiore, dove
faccio il biglietto per il Treno, per Seul Achasan (a est della Città) ai
distributori automatici. (costo 4750 wo, compresi 500 won di deposito, che ti
vengono restituiti, quando riconsegni la tessera magnetica agli apposti
distributori “Refoundable”, ubicati nella Hall di ogni stazione della metro e
Treni. Logicamente il costo del biglietto dipende dalla distanza che percorri e
te la calcola automaticamente nel momento in cui fai il biglietto alla
macchinetta. Ci sono anche le indicazioni in Inglese).
Cambio treno alla Stazione Ferroviaria
dell’Aereoporto Gimpo.
L’Aereoporto internazionale di Inchehon
rimane su un’Isola lontana più di 50
km dal centro di Seul, ma il mio Ostello rimane vicino
alla fermata della metro di Achasan (a est della Città) e quindi impiego quasi
2 ore per raggiungerlo.
La metropolitana di Seul e’
all’avanguardia, è una delle più estese del Mondo e ci sono anche le scritte in
Inglese.
Esco dalla metro alle 7 di sera. C’e
buio e ci sono 7
gradi centigradi.
In 2 minuti a piedi (100 mt. circa)
sono al Phil Guesthouse (prezzo di 8,81 Euro a notte compreso prima colazione,
internet free e lenzuola).
Bellissimo, pulitissimo: all’interno di
ogni camera c’e’ il frigorifero, la cucina e il bagno. La presa elettrica è
adiacente al letto ed e’ come quella italiana. La cucina e Sala comune sono
bellissime, pulitissime e spaziosissime.
I
gestori si
ricordano di me.
Stavolta passo una buona notte.
Alle 6.30 sono già in piedi a dire la
mia.
Faccio una abbondante colazione con
pane, marmellata, te e Caffè e poi alle 7.30 parto dall’Ostello.
Alla Stazione di Achasan, faccio il
biglietto della metro per la Stazione della Metropolitana di Yeouinaru (1.400
won) con la macchinetta con le scritte in inglese e poi mi getto nell’oceano di
Coreani che vanno al lavoro.
Siamo
tutti ammassati come sardine. Arrivo alla Stazione Yeouinaru, dopo un’ora
scarsa.
Da
lì Cammino per circa 300 mt. in direzione ovest fino a raggiunger il Yeouido
Park, dove vicino al Ponte Mapo, c’è il Chiosco che Noleggia le biciclette al
costo di 3.000 Won all’ora, con un costo aggiuntivo di 500 Won ogni 15 minuti
in più.
Giro
Seul in Bici e poi prendo il treno da Yeouinaru per Suwon al prezzo di 2.250
Won, compresi 500 won di deposito, che ti vengono restituiti, quando riconsegni
la tessera magnetica agli apposti distributori “Refoundable”, ubicati nella
Hall di ogni stazione della metro e Treni. Logicamente il costo del biglietto
dipende dalla distanza che percorri e te la calcola automaticamente nel momento
in cui fai il biglietto alla macchinetta
Dalla
Stazione Ferroviaria di Suwon, cammino per 100 mt. circa a fianco della grande
strada in direzione nord e giungo alle Pensiline dove prendo il bus n. Bus 11,
ma è possibile scegliere anche il 13, 36 e 39 per Paldalmun in 10 minuti al
costo di 1.200 won. Ce ne sono diversi ogni ora. Il biglietto si fa
sull’Autobus (si paga sul bus mettendo i soldi in una cassetta).
Successivamente
visito a piedi le mura della Fortezza di Hwaseong, dichiarata dall’Unesco,
Patrimonio dell’Umanità.
Torno
alla Stazione ferroviaria dove prendo un treno per Osan (1 ora circa).
Visito
Osan e poi prendo il treno per l’Aereoporto internazionale di Incheon al prezzo
di 5.100 Won, compresi 500 won di deposito, che ti vengono restituiti, quando
riconsegni la tessera magnetica agli apposti distributori “Refoundable”,
ubicati nella Hall di ogni stazione della metro e Treni. (2 ore abbondanti).
Alle
24.30 prendo l'aereo della Compagnia Qatar Airline per Doha, la capitale del
Qatar. Nove ore circa la durata del volo.
Arrivo
all’Aereoporto internazionale di Doha, la capitale del Qatar alle 4.00
abbondanti.
Faccio
il visto, pagando 100 QR con l’unico modo possibile, la carta di prepagata
Credito della Mastercard.
Se
si vuole c’è il bus che ti porta in centro, ma bisogna portarsi a piedi sulla
strada principale camminando un po’. Io non sapendolo prendo il taxi, che
contrattando un casino mi costa ben 20 QR, per soli 2 km, visto che il centro è
praticamente attaccato all’Aereoporto.
Arrivo
quindi Al Ghanim Bus Station dove faccio la Carta ricaricabile al prezzo di 30
QR che ti consente di viaggiare a bassi prezzi su tutti i bus, strisciandola
ogni volta che si sale e ogni volta si scende dal Bus. Ma non fa al caso mio in
quanto nei paesini lontani e sperduti non puoi ricaricarla ed infatti rimango a
piedi di credito ma mi salvo facendo la one day card l prezzo di 20 QR che vale
un giorno intero. Se lo sapevo la facevo prima. Cmq visito Al Wakrah e Al
Wukair a sud di Doha e con il con il bus n. 102 Al Khor, Al Thakhira. Gli
autisti sono quasi tutti Nepalesi e la lingua maggiormente parlata in Qatar è
l’Inglese. Torno infine a Doha e con il Bus con 2 piani x Al Corniche e City
Center visito lo stupendo lungo mare di Doha e il bellissimo Souq Waqif.
Inutile dire che a Doha ci sono moltissimi Europei e tantissimi cantieri aperti
che neanche nella Milano degli anni Settanta.
Quando Doha si illumina è ancora più splendida.
Con il bus n 94 mi porto alla Hall delle
partenze molto lontana rispetto a quella degli arrivi.
Il
bus cmq ti lascia sulla strada principale e bisogna camminare quasi 700 mt. per
raggiungere la Hall.
All’1.15
la Qatar Airline mi riporta a Milano Malpensa dove giungo alle 5.30.