GLI ARGOMENTI

NESSUNO SA CHE SALORIANI STEFANO E’ NETTAMENTE IL RE DEL RISCALDAMENTO.


Prima di allora sembrava impossibile battere il record incredibile della Stagione Termica 2010/2011.
Poi però è successo l’impossibile in quella 2011/2012, quando Saloriani Stefano, a soli 22 anni, dimostrando una maturità impensabile alla sua età, ha saputo affrontare e superare i mille impedimenti e problemi, si è infischiato degli stimoli assenti, ottenendo un incredibile record inimmaginabile prima di allora (che equivale ad un risparmio economico notevole)  e che è destinato a rimanere scolpito nella roccia per sempre.
Logicamente nessun premio, nessuna festa, nessun ringraziamento ma una sola consapevolezza, che amo descrivere con un paragone a me caro:
Saloriani Stefano è riuscito a rimanere in piedi per 6 mesi consecutivi, senza cadere nel baratro e senza subire un graffio mentre percorreva solo più che mai una affilatissima e difficilissima cresta, più o meno come quella che è rappresentata qui sotto, con sassi che gli arrivavano addosso da tutte le parti.
Lo si evince anche dallo sguardo sereno della foto di seguito riportata.

Ecco perché Saloriani Stefano a pieno titolo può pregiarsi del meritatissimo titolo di “RE DEL RISCALDAMENTO”.






DESCRIZIONE DELL’ASCESA AL PIZZO ARERA MT. 2.512, PARTENDO DA VALCANALE, CON PERCORSO AD ANELLO.


ALTITUDINE MASSIMA: mt. 2.512

UBICAZIONE:  Val Seriana - Orobie Orientali

DISLIVELLO: mt. 1.500.

TEMPO TOTALE:  7 ore 30’  (5 ore solo l’ascesa).

DIFFICOLTA’: EE.

PUNTO DI PARTENZA: Parcheggio a quota mt. 1.100 circa, a monte di Valcanale fraz. di  Ardesio -  raggiungibile in 1 ore 40’ circa di macchina da Brescia.  Superato l’Abitato di Valcanale e il laghetto, la strada nel finale diviene sterrata.

PICCOLA DESCRIZIONE SOGGETTIVA DEL PERCORSO,  CON INDICAZIONE DELLA DIFFICOLTA', DEI TEMPI DI PERCORRENZA CAI, DEL DISLIVELLO:  

Bellissimo itinerario che percorre, nel finale, il roccioso versante nord -est dell’imperioso Pizzo Arera mt. 2512, molto frequentato dagli escursionisti d'estate.
Il percorso che vado a proporre è uno dei più lunghi e non è di certo banale nel finale.
Dal parcheggio prendere la mulattiera con segnavia n. 220 che sale ripida nel bosco in direzione nord - ovest fino a giungere dopo 1 ora ai mt. 1.410 del Rifugio Alpe Corte (30 posti letto).
Da lì prendere il facile sentiero segnato n. 218 che sale regolare in direzione sud – ovest, dapprima in mezzo al bosco e poi in campo aperto.
Si giunge così dopo un’altra ora abbondante al Lago Branchino mt. 1.784 e al sovrastante omonimo Passo (mt. 1.821).
A questo punto bisogna proseguire per sentiero segnato in direzione sud fino a toccare, dopo circa mezz’ora,  la croce in ferro posta nei pressi della Bocchetta di Corna Piana mt. 2.076, ubicata a ovest della parete rocciosa dell’omonima Vetta.
Successivamente, seguendo sempre le indicazioni per l’Arera, è necessario perdere quota scendendo nella bellissima conca ricompresa tra la parete nord del Pizzo Arera mt. 2.512 e quella sud della Corna Piana mt. 2.302, per poi risalire nuovamente fino a giungere dopo 40 minuti circa al Passo di Corna Piana mt. 2.130.
Dal valico, seguire l’indicazione scritta in giallo indicante “Pizzo Arera” e salire pertanto sulla evidente e ampia spalla ghiaiosa, che diventa sempre più ripida fino a quando la stessa viene interrotta da una parete rocciosa.
Importante è seguire sempre gli evidenti bolli di colore giallo e rosso.
Quindi il tracciato piega decisamente a sinistra consentendo di evitare il salto che si presenta davanti agli occhi.
Successivamente si deve affrontare un traverso esposto.
Superato lo stesso ci si immette all’interno di un lungo e ripido canalino roccioso, con passaggi di  1° grado
Terminato lo stesso, andare a sinistra, dove si deve affrontare un ampio ma molto scivoloso canalone.
A circa metà dello stesso, lo si abbandona seguendo i bolli pervenendo così ad uno sperone roccioso che presenta un passaggio di 1° grado.
In ultimo si deve risalire un ripido pendio ghiaioso che in breve conduce, dopo quasi 5 ore alla croce in ferro della sommità del Pizzo Arera mt. 2.512.
Panorama fantastico a 360°, che spazia sul Monte Alben, Corna Piana e tantissime altre cime Orobiche.
Ritorno per il medesimo itinerario di salita, fino al Passo di Corna Piana mt. 2.130, dove a destra si prende il sentiero n. 218, che scende regolare in direzione nord – est.
Successivamente si perviene sulle abbandonate piste di sci che conducono a Baita Vaghetto.
Trascurare il sentiero n. 243 a destra per il Passo del Re e proseguire a sinistra ancora sulle piste di sci fino a giungere all'abbandonata Casa Montana per le Diocesi Lombarde e agli abbandonati impianti di risalita.
 Lì imboccare la strada asfaltata chiusa al traffico che corre a mezza costa in direzione nord – est portando in breve al Parcheggio a monte di Valcanale e chiudendo così il fantastico giro ad anello.