IL MIO ULTIMO GIORNO DEL VIAGGIO LO PASSO A RIO DE JANERIO.
Mi
alzo abbastanza presto e con la Metropolitana dalla Stazione di Ipanema/Gal
Osorio (3,10 real una singola corsa ma esistono più tessere ricaricabili che
consentono di ottenere dei prezzi migliori se la metro viene utilizzata con una
certa frequenza magari insieme al tram ed al bus), mi porto in centro dove
dominano gli alti grattacieli e dove non noto nemmeno un turista. Non c’è
tantissimo da vedere e poi non avendo trovato una bicicletta mi stanco ben
presto e quindi torno in Ipanema dove vado all’estremità settentrionale
dell’omonima Spiaggia in cui sorge il Forte di Copacabana. Il Sole picchia
forte, la temperatura supera di gran lunga i 30°. Passo lì gli ultimi scampoli,
ma poi il mio tempo si esaurisce. Torno all’Ostello al Piratas de Ipanema Guesthouse, saluto il
Proprietario e mi porto in Rua Francisco Otaviano, davanti alla Igreja da
Ressurreicao, dove c’è un cartello blu e nero, senza nessuna pensilina che
rappresenta la fermata dell’Autobus per l’Aereoporto Internazionale Antonio
Carlos Jobim, ubicato a nord rispetto alla Città di Rio de Janerio. L’autobus
blu della Compagnia Premiun Autoonbus, che riporta sul parabrezza l’itinerario
“Ipanema, Aereoporto Internazionale” e il prezzo “12 real” passa ogni 30 minuti,
in Ipanema, lungo Av. Viera Souto (la strada che costeggia la Spiaggia) e Rua
Francisco Otaviano; in Copacabana in Av. Atlantica(la strada che costeggia la Spiaggia), in
Botafogo, in Flamengo, in Catete, in Gloria, all’Aereoporto Nazionale, in
adiacenza al centro e poi prosegue verso l’Aereoporto Internazionale.
Attenzione che nel fine settimana questo tragitto può variare leggermente
spostando le fermate dalla strada adiacente la Spiaggia a una delle strade
interne. Logicamente il bus percorre lo stesso percorso in senso inverso e cioè
dall’Aereporto a Ibanema. Per poter salire sullo stesso bisogna chiamare la
fermata con il braccio teso, altrimenti l’autista non si ferma. L’intero
tragitto a seconda del traffico dura da 1 a 2 ore, perché, anche se i km sono pochi, le
fermate sono molto numerose.
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