Con il bus n. 38 mi porto in centro. Passo attraverso baracche dove vendono di
tutto. Mi da l'idea di un posto poco rassicurante. Sul bus salgono a flotte
che urlano la vendita di qualsiasi cosa. La poverta' e' stampta sui volti di
tanti. Una tipa sul pulman mi dice di non fotografare e non filmare perche' qui
ti portano via tutto. Poi finalmente dopo un viaggio interminabile, giungo ai
bordi del centro e in breve in centro. Praticamente e' una via dove c'e' il
palazzo del governo, la Cattedrale Metropolitana, il Senato, La Camera. E'
pieno di polizia armata fino ai denti ad ogni angolo. Cmmino con precauzione
tendendo nascosto, tutto sotto il giubbino nonostante faccia caldo. Resisto, e
tiro fuori la macchina fotografica e telecamera solo per il minimo tempo
sindacale, quando nessuno mi sta guardando, per immortalare la storicita' del
momento. Incrocio il solito turista sveglio con la telecamera al collo che
passeggia disinvolto nelle strade deserte. Mi porto al di la' della Piazza
dell'indipendenza, la piazza principale. Intravedo il grande fiume, il Rio
Uruguai. Mi sporgo dal muretto e sotto di me, 3 metri sottto una baraccopoli
infinita. Faccio tre passi indietro e mi riporto sul l'altro lato. Cammino con
prudenza, lentamente, tenendomi, vicino alla polizia che mi sorride e mi
saluta. Poi arrivo sulla piazzetta per l'ultima foto Rio Grande ma qui la
sorpresa. Conosco figlia e mamma gentilissime che mi guidano all'interno della
processione. Qui il 95% dell gente e' cristina. Loro prlano spagnolo, io
italino, ma ci capiamo alla grande. Io mi fido di loro e loro di me. La mamma
mi porta lo zaino. e andiamo sulle rive del Rio Grande. Qui dalla nave dei
volontari portano a spalle la statua del Cristo salvatore. L'atmosfera
surreale, il cielo cupo e nero carico di pioggia ed infatti comincia a
piovere. La gente prega e tocca l statua e applaude e poi ci sono le macchine
che suonano. La processione si dirige verso la cattedrale. Grandi emozioni. Io
mi sento al sicuro in mezzo madre e figlia, che mi conducono lla fermata del
bus n. 38, ubicata da tutt'ltra parte rispettop a dove ero sceso in precedenza.
Mi pagano parte del viaggio perche' io avevo solo pezzi grossi e dicono
all'utista di lasciarmi al terminl degli autobus. Io le ringrazio. Sono state
veramente gentili. Mi hnno dato anche delle dritte importanti su come
comportarmi sul bus nella stazione dei bus per non essere derubati. Giungo alla
stazione centrale, dove lle 24.15 prendo il bus notturno che in circa 6 ore mi
portera' Foz Iguazu' in Brasile. Grandi emozioni cmq ho respirto in Paraguay.
GLI ARGOMENTI
▼
IL RECORD DI ORE DELLA MIA VITA IN PULMAN E' PER ME COME LA VITA
Mi reco alla stazione dei pulman, gigantesca, ma incredibilmente senza ufficio
cambio e prendo un pulman (330 pesos argentini) delle ore 20.00 per Assuntion
la capitale del Parguay. Il pulman e' veramente confortevole: sedili
reclinabili, spazi ampi per le gambe. All fine percorro su di esso 19 ore ma ne
farei ltre 19 perche' per me e' come la vita del michelas: Mi, inftti quando ho
fame tiro fuori qualcosa dal mio zaino oppure ti servono cena e colazione loro.
Beer: quando ho sete tiro fuori qualcosa da bere dallo zaino oppure te lo
portano loro addirittura oppure puoi ususfruire di the e cffe' gratis sempre ll
mcchinetta al piano di sotto. io sono al piano di sopra. Aggiungerei anche
dormer: in quantita' abbondante. Alla fine dopo aver attraversato campagne,
foreste, villaggi sperduti, fiumi, sempre rigorosmente su strade lente, arrivo
lla frontiera. Logicamente sono l'unico Europeo. Mi timbrano il passaporto i
due doganieri e gia' da qui la poverta' aumenta. Ambulnti cercano di rifilarti
qualsiasi cosa e qualsiasi moneta. ll fine entro in Paraguay e lle 14.00 in
punto ora locale, 15.00 ora di Buenosaires sono in Assuntion.
cambio e prendo un pulman (330 pesos argentini) delle ore 20.00 per Assuntion
la capitale del Parguay. Il pulman e' veramente confortevole: sedili
reclinabili, spazi ampi per le gambe. All fine percorro su di esso 19 ore ma ne
farei ltre 19 perche' per me e' come la vita del michelas: Mi, inftti quando ho
fame tiro fuori qualcosa dal mio zaino oppure ti servono cena e colazione loro.
Beer: quando ho sete tiro fuori qualcosa da bere dallo zaino oppure te lo
portano loro addirittura oppure puoi ususfruire di the e cffe' gratis sempre ll
mcchinetta al piano di sotto. io sono al piano di sopra. Aggiungerei anche
dormer: in quantita' abbondante. Alla fine dopo aver attraversato campagne,
foreste, villaggi sperduti, fiumi, sempre rigorosmente su strade lente, arrivo
lla frontiera. Logicamente sono l'unico Europeo. Mi timbrano il passaporto i
due doganieri e gia' da qui la poverta' aumenta. Ambulnti cercano di rifilarti
qualsiasi cosa e qualsiasi moneta. ll fine entro in Paraguay e lle 14.00 in
punto ora locale, 15.00 ora di Buenosaires sono in Assuntion.
IN BUENOSAIRES NEL GIORNO DELL'ANNIVERSARIO DELLA RIVOLUZIONE
La mattina di buon ora vdo a noleggiare una bici dall'unico rent bike presente
in citta' che quindi si comportano da monopolisti trattandoti con sufficenza e
dantoti la salassata se tardi di un minuto. (20 pesos 1 ora, 60 pesos 4 ore e
100 pesos 24 ore). Non c'e' in giro quasi nessuno in bici ma poi mi accorgo di
essere capitato in un giorno particolare. Bandiere, manifestazioni, bancarelle
dappertutto. Gente in festa. Slogan. Urli di Gioia. Con fatica mi addentro
tutto il giorno in mezzo alla festa dell Rivoluzione argentina, il 25 Maggio e
nell'ononima piazza il palco con i cantanti e migliia di persone. Grandi
emozioni quindi, anche per me che passavo di li per caso.
in citta' che quindi si comportano da monopolisti trattandoti con sufficenza e
dantoti la salassata se tardi di un minuto. (20 pesos 1 ora, 60 pesos 4 ore e
100 pesos 24 ore). Non c'e' in giro quasi nessuno in bici ma poi mi accorgo di
essere capitato in un giorno particolare. Bandiere, manifestazioni, bancarelle
dappertutto. Gente in festa. Slogan. Urli di Gioia. Con fatica mi addentro
tutto il giorno in mezzo alla festa dell Rivoluzione argentina, il 25 Maggio e
nell'ononima piazza il palco con i cantanti e migliia di persone. Grandi
emozioni quindi, anche per me che passavo di li per caso.
LA MIA MEMORIA VA A QUELL'INCREDIBILEVIAGGIO ATTRAVERSO LE ANDE
Prendo 5 minuti per tornare indietro nella memoria a quel incredibile viaggio da Mendoza a Santiago attraverso le Ande. La strada sale lentamente e impetuosa ed entra dritta per km, in mezzo alla valle arida. Il bus incrocia grandi Cammion, sfiorando i precipizi. Poi sale continuamente, e si arriva fino a sfiorare la neve. Non so che quota siamo esattamente, ma non fa freddo. Sopra di noi le montagne piu' alte delle Ande. Si arriva ad una galleria di circa 1 Km che ci permette di scollinare e subito dopo la frontiera Argentina - Cilena. Scendiamo tutti e tocco con mano la neve. Sono l'unico Europeo. Alla frontiera nessuno parla inglese logicamente ma capisco lo stesso qualcosa di Spagnolo. Due Polizziotti, uno Argentino e l'altro Cileno mettono i relativi timbri sul passaporto e rilasciano apposito Visto di Carta. Poi ci dirigiamo verso uno stanzino dove ci fanno mettere le valigie su un ripiano e un cane bene addestrato passa per annusarre le Valigie e trova qualcosa nello zaino di un povero Argentino. Il gendarme cattivo glielo fa' aprire ed ecco. Niente droga,
niente Alcol. Ma 2 fresche Mele. Il gendarme con l'aria incattivita lo borrisce e gli prescrive una multa salatissima. Neache se avesse nello zaino 1 kg di Eroina. Si' perche' qui funziona che e' vietato importare frutta, verdura, carne, ect. Ed il cane e' addestrato non per trovarti la droga, ma quello sopra citato. Cose dell'altro mondo. E poi se il cane non riesce ti fanno passare la valigia nello scanner che vede tutta frutta, verdura, ect. Mi hanno fatto passare nello scanner perfino telecamera e macchina fotografica. Cmq io che mi ero informato prima ho provveduto a mangiare in fretta e furia prima della frontiera, la frutta ei panino con il prosciutto che avevo nello zaino. Passato indenne la frontiera una lunghissima discesa ricca di tornanti e precipizi ci riporta a sera inoltratta in quel di Santiago. Viaggio stupendo. Grandi emozioni.
BUENOSAIRES, ASPETTAMI IO STO ARRIVANDO
Pertanto dallo stupendo porto turistico di Colonia del Sacramento prendo una elegantissima nave veloce (650 Pesos), che in 1 ora scarsa mi porta a Buenosaires. Mi dirigo con fatica, verso la metropolitana. E' un po' un casino e io ho fretta visto che la metro chiude presto tra le 10.30 e le 11.00. Un paio di indicazioni sbagliate mi fanno perdere quasi mezz'ora. Rischio tantissimo ma alla fine l'ultima metro disponibile e' la miracolosamente la mia e scendo a Piazza Indipendenza e in breve sono al Pax Hostel (40 Pesos Argentini). Ottimo Ostello, ubicato a un niente dalla fermata della metro,
confortevole veramente, con colazione super abbondante, pulito, elegante, con internet a disposizione. Ora parto per la visita della Grande Buenosaires, armato di bicicletta che noleggiero' a 3 blocchi da qui, si' perche' nei paesi del sud America la Distanza si misura in blocchi e non in metri o chilometri.
CORRO SPAVALDO IN BICI NELLE STRETTE STRADINE DI COLONIA DEL SACRAMENTO IN URUGAY, PATRIMONIO DELL'UNESCO
Giunto di nuovo a Montevideo con un volo di linea della compagnia Pluna, prendo il bus n. 701 (Pesos 33), per il Terminal Bus Tres di Montevideo dove prendo un bus diretto (pesos 233) per Colonia del Sacramento, patrimonio dell'Unesco. Li noleggio una bici (euro 6) e mi addentro nelle strette stradine pavimentate del centro storico, dove le case basse e colorate, uguali a come erano 250 anni fa, fanno da contorno. Mi sembra di vivere in un'altra realta'. Fantastico, poi le ore passano e la notte arriva con le luci gialle appena acennate. L'atmosfera e' stupenda ma le strade deserte e semi buie, consigliano
di levare le ancore. Dal trone non sono mica a Remedello.
MONTEVIDEO IN URUGUAY FA' ANCORA AL CASO MIO.
Giunto in tarda serata a Santiago passo la notte all'Aereoporto internazionale dove il mattino seguente prendo un volo della Compagnia Pluna per Montevideo in Uruguay.
TITOLO: SONO A MENDOZA, SONO IM ARGENTINA
Prendo il bus a Valparaiso delle 21.30 (14.000 Pesos cileni), e attraverso le ande e la facile frontiera Cilena Argentina. IL Bus e' comodo e confortevole anche se e' un po' freddo. C'e' il bagno e c'e' il signore che ti porta da mangiare e bere. C'e' un buio impossibile, ma intravedo un'oceano di montagne a fianco della strada che sale e poi dopo la frontiera scende impetuosa. Una quantita' infinita di stelle sembra che mi cadano addosso, ma poi alla fine alle 8.10 giungo a Mendoza e mi getto alla visita della citta'. Molto bella direi, vicinissima alle ande e all'acongagua. La gente Argentina e' molto cordiale e disponibile. La citta' e' pulita. Torno alla stazione dell'autobus e prenoto un bus per tornare a Santiago in serata. Non c'e' dubbio ormai dopo 5 giorni di viaggio ho capito che qui nessuno parla inglese neanche sugli autobus internazionali. Raramente i giovani. Quindi ormai parlo solo in Italiano che comunque un po' mi capiscono. Per quanto riguarda il mio cellulare, non da segni di vita da quando sono entrato in Cile e nenche in Argentina si e' ripreso. Non capisco se e' deceduto a causa del fuso orario e degli eccessivi trasferimenti oppure se non funziona come negli Stati Uniti perche' non e' Dual Band.
TITOLO: IL MIO PROSSIMO OBIETTIVO E' MENDOZA IN ARGENTINA.
Il mio prossimo obiettivo e' attraversare la Catena delle Ande, in un punto non lontano dall'Aconcagua, la vetta piu' alta delle Americhe, con un bus notturno di linea, giungendo cosi nella carina Mendoza, in Argentina. Il tragitto prende circa 7 ore, piu' una di fuso orario e quindi devo prendere assolutamente un bus che mi consenta di non arrivare a Mendoza in un orario sconveniente, che non mi permetta di andare in un ostello e di non girare per Mendoza. Vediamo cosa riesco a fare.
TITOLO: CERCO RELAX A VINA DEL MAR
Provatissimo da una giornata intera passata nella Ripida Valáraiso, mi porto
nella vicina Vina de Mar, localita' balneare, ubicata 9 km a ovest di
Valparaiso e trascorro delle ore di relax in riva all'oceano Pacifico. Le
bellissime spiagge e il bellissimo Castello fanno da contorno.
nella vicina Vina de Mar, localita' balneare, ubicata 9 km a ovest di
Valparaiso e trascorro delle ore di relax in riva all'oceano Pacifico. Le
bellissime spiagge e il bellissimo Castello fanno da contorno.
TITOLO: VALPARAISO: UN SU E GIU' IMPOSSIBILE RICCO DI CASE COLORATE
Esco dall'ostello con la mia bicicletta, e comincio la visita di Valparaiso.
Uno spettacolo di case colorate ammassate una sopra l'altra raggiunte da viali,
vialetti ripidissimi, ascensori e funicolari. Mi avventuro su queste salite,
con una bici graziella con un rappoprto lunghissimo. Ben presto mi impianto e
spingo la bici fino al quartiere Bellavista. Sono quasi deceduto quando arrivo
alCerro bellavista ma da li con mezza costa incredibile e panoramico vivo di
rendita sfruttando i falsipiani del posto e raggiungendo cosi gli altri Cerri.
Stupendo e' percorrere questi vialetti di case colorate, dove la gente in
Spagnolo mi esprime la sua immensa disponibilita' e ha sempre un sorriso per
me.
Uno spettacolo di case colorate ammassate una sopra l'altra raggiunte da viali,
vialetti ripidissimi, ascensori e funicolari. Mi avventuro su queste salite,
con una bici graziella con un rappoprto lunghissimo. Ben presto mi impianto e
spingo la bici fino al quartiere Bellavista. Sono quasi deceduto quando arrivo
alCerro bellavista ma da li con mezza costa incredibile e panoramico vivo di
rendita sfruttando i falsipiani del posto e raggiungendo cosi gli altri Cerri.
Stupendo e' percorrere questi vialetti di case colorate, dove la gente in
Spagnolo mi esprime la sua immensa disponibilita' e ha sempre un sorriso per
me.
VALPARAISO IN CILE E' IL MIO DESTINO
Dopo aver visitato Santiago, prendo un bus di linea per Valparaiso. Sul bus
capito sul sedile n. 3 a fianco di una cilena che ha la bronchite. In 2 ore di
viaggio speriamo non mi abbia attaccato qualcosa. Cmq sono l'unico straniero su
quel pulma strapieno ma confortevole. Conosco l'unico cileno che mastica un po'
di inglese, il quale una volta arrivato alla stazione dei bus di Valparaiso mi
da una grande mano, a raggiungere l'ostello, che si trova in pieno centro, con
degli scalini da fare purtroppo. Il tipo mi lascia la sua email e io il mio
blog. Arrivo all'ostello suono e mi apre una signora che cosi a occhio mi
sembra una buna fonna. Io parlo, gli chiedo se c'e' posto ma non mi risponde.
Per forza non parla una parola di inglese. E' la prima volta che mi capita che
la padrona di un ostello non parla inglese. E questo mi esalta perche' vuol
dire che il posto e' tranquillo ed infatti e' cosi'.Siamo solo io, lei, il suo
cane belllisiimo e tre ragazze spagnole che mi fanno da traduttre simultaneo
con la buna fonna, che nonostante lei non capisca niente di quello che dico e'
simpaticcissima. E' una di quelle signore che speri di incontrare almeno una
volta nella vita. A sto punto io con lei parlo italiano che mi capisce di piu'.
Mi prepara il letto e mi spiega nella sua lingua dove' e' la cucina il bagno,
ect. Ora che le tre ragazze spagnole sono uscite, sono solo in tutto
l'ostello. Cose che avvengono raramente nella vita. E' veramente molto bello e
tranquillo, con musica soft sempre presente. Anche qui ho trovato il noleggio
della bici e quindi continua il mio momento fortunato. Diciamo che e' uno dei
piu' bei ostelli mai visti. Mi godo questi bei momenti di relax. Domani non lo
so', pero' io oggi sono qui, io oggi sono a Valparaiso, in una delle citta'
piu' belle del Cile, piena di scale e colline.
Domani la visitero' da cima a capo e poi partiro' per nuove emozioni......
capito sul sedile n. 3 a fianco di una cilena che ha la bronchite. In 2 ore di
viaggio speriamo non mi abbia attaccato qualcosa. Cmq sono l'unico straniero su
quel pulma strapieno ma confortevole. Conosco l'unico cileno che mastica un po'
di inglese, il quale una volta arrivato alla stazione dei bus di Valparaiso mi
da una grande mano, a raggiungere l'ostello, che si trova in pieno centro, con
degli scalini da fare purtroppo. Il tipo mi lascia la sua email e io il mio
blog. Arrivo all'ostello suono e mi apre una signora che cosi a occhio mi
sembra una buna fonna. Io parlo, gli chiedo se c'e' posto ma non mi risponde.
Per forza non parla una parola di inglese. E' la prima volta che mi capita che
la padrona di un ostello non parla inglese. E questo mi esalta perche' vuol
dire che il posto e' tranquillo ed infatti e' cosi'.Siamo solo io, lei, il suo
cane belllisiimo e tre ragazze spagnole che mi fanno da traduttre simultaneo
con la buna fonna, che nonostante lei non capisca niente di quello che dico e'
simpaticcissima. E' una di quelle signore che speri di incontrare almeno una
volta nella vita. A sto punto io con lei parlo italiano che mi capisce di piu'.
Mi prepara il letto e mi spiega nella sua lingua dove' e' la cucina il bagno,
ect. Ora che le tre ragazze spagnole sono uscite, sono solo in tutto
l'ostello. Cose che avvengono raramente nella vita. E' veramente molto bello e
tranquillo, con musica soft sempre presente. Anche qui ho trovato il noleggio
della bici e quindi continua il mio momento fortunato. Diciamo che e' uno dei
piu' bei ostelli mai visti. Mi godo questi bei momenti di relax. Domani non lo
so', pero' io oggi sono qui, io oggi sono a Valparaiso, in una delle citta'
piu' belle del Cile, piena di scale e colline.
Domani la visitero' da cima a capo e poi partiro' per nuove emozioni......
LA MIA PRIMA CIMA DOPO TANTO TEMPO SI CHIAMA CERRO SAN CRISTOBAL MT 869
Mi porto con la bici nel quartiere denominato Barrio bellavista, in Santiago
logicamente. Lego la bici e prendo la funicolare, piena di turisti quasi tutti
cileni, che sale ripida e in pochi minuti raggiungo la terrazza Bellavista. Da
li trascinandomi con fatica percorro diversi scalini che mi portano sulla cima
del CERRO SAN CRISTOBAL MT 869, dove c'e' la bianchissima statua añta 14 mt,
della Virgen de la Immaculata Conception. Da qui si domina tutta la citta'
affuscata dall'iquinamento e scampoli di Ande innevate.Fa' caldo e dopo 4
giorni finalmente sono a maniche corte.
logicamente. Lego la bici e prendo la funicolare, piena di turisti quasi tutti
cileni, che sale ripida e in pochi minuti raggiungo la terrazza Bellavista. Da
li trascinandomi con fatica percorro diversi scalini che mi portano sulla cima
del CERRO SAN CRISTOBAL MT 869, dove c'e' la bianchissima statua añta 14 mt,
della Virgen de la Immaculata Conception. Da qui si domina tutta la citta'
affuscata dall'iquinamento e scampoli di Ande innevate.Fa' caldo e dopo 4
giorni finalmente sono a maniche corte.
MA CHE BELLO GIRARE IN SANTIAGO IN BICICLETTA..
Dopo una buona notte di riposo e un'ottima colazione esco con la bicicletta
direttamente dall'ottimo ostello in centro, pulito e confortevole.
La bici non frena molto,e' una graziella antica ma quel che importa e' che e'
una bici con 2 ruote. Mi getto sulle piste ciclabili della capitale che corrono
a zic zac, a 2 corsie con un su e giu' continuo, e uno zic zac incredibile in
mezzo alla strada principale. mi confondo tra i pochi cileni che utilizzano la
bici e ben presto mi ambiento ai ritmi di Santiago, che non apppare molto
caotica, ma che presenta un inquinamento fortissimo a causa delle alte ande non
lontane che non lasciano passare l'aria. Le piste ciclabili, poi terminano e io
mi adatto alla strada salendo e scendendo dai larghissimi marciapiedi un po'
dissestati. Porto il casco, perche' me lo ha dato quello dell'ostello ed e'
quello leggero che usano i corridori e questo mi fa sentire un atleta come ai
tempi d'oro. Il centro non e' male. Si vedono alcuni turisti. Anche se
l'inglese non e' molto usato qui. Se ti allontani leggermente dal centro invece
il degrado aumento e i volti cambiano diventando sempre piu' poveri. E' poco
trafficata Santiago e con la mia bicicletta mi trovo a mi agio e cavalco quindi
per un po' l'onda dell'entusiasmo. La gente e' sempre molto disponibile con me
mi fornisce le informazioni nella loro lingua abbastanza comprensibile.
direttamente dall'ottimo ostello in centro, pulito e confortevole.
La bici non frena molto,e' una graziella antica ma quel che importa e' che e'
una bici con 2 ruote. Mi getto sulle piste ciclabili della capitale che corrono
a zic zac, a 2 corsie con un su e giu' continuo, e uno zic zac incredibile in
mezzo alla strada principale. mi confondo tra i pochi cileni che utilizzano la
bici e ben presto mi ambiento ai ritmi di Santiago, che non apppare molto
caotica, ma che presenta un inquinamento fortissimo a causa delle alte ande non
lontane che non lasciano passare l'aria. Le piste ciclabili, poi terminano e io
mi adatto alla strada salendo e scendendo dai larghissimi marciapiedi un po'
dissestati. Porto il casco, perche' me lo ha dato quello dell'ostello ed e'
quello leggero che usano i corridori e questo mi fa sentire un atleta come ai
tempi d'oro. Il centro non e' male. Si vedono alcuni turisti. Anche se
l'inglese non e' molto usato qui. Se ti allontani leggermente dal centro invece
il degrado aumento e i volti cambiano diventando sempre piu' poveri. E' poco
trafficata Santiago e con la mia bicicletta mi trovo a mi agio e cavalco quindi
per un po' l'onda dell'entusiasmo. La gente e' sempre molto disponibile con me
mi fornisce le informazioni nella loro lingua abbastanza comprensibile.
IL CILE, LO STATO PIU' SICURO DEL SUD AMERICA
La compagnia Pluna mi da ancora una mano conducendomi in 2 ore e 45' a
Santiago del Cile, Capitale dello Stato piu' sicuro del Sud America. Mi
porto
Santiago del Cile, Capitale dello Stato piu' sicuro del Sud America. Mi
porto
all'ostello, prima con il bus e poi a piedi. Le strade sono abbastanza buie,ma
la gente e' molto cordiale e disponibile. Giungo all'ostello in tardaserata.
Non conta se e' pulito, se e' confortevole, se e' in centro, se ha dei buoniniente
servizi, ect. L'unica cosa importante e' che noleggia la bici e non per
l'ho scelto tra i centinaia di ostelli di Santiago del Cile. Quindi domani
saro' in bici tra le mitiche strade della Capitale. God bless Us.
MONTEVIDEO, LA CAPITALE DELL'URUGUAY
Arrivo a Montevideo con un piccolo aereo di linea, in una giornata
soleggiata
soleggiata
con 19 gradi centigradi. Qui la gente non parla molto inglese e per laverita'
neanche io lo parlo molto. Pero' diciamo che la lingua madre e' il portoghesee
qualcosa riesco a capire. Mi porto in centro con un vecchio bus di linea: ile
numero 700. Non c'e' in giro un cane; sono tutti allo stadio. Cammino con
fatica un po' per il centro; non c'e' molto da vedere e per di piu' cosi' a
occhio non mi sembra la citta' piu' sicura del mondo. Mi muovo molto
abbottonato tenendo la telecamera e la macchina fotografica sotto il giubbino
le tiro fuori per pochi secondi nel momento del bisogno, per immortalare lalampada
storicita' del momento. La gente e' disponibile. Si vede che c'e' molta
poverta´. Qui di turismo neanche l'ombra, pero' incrocio il genio della
di turno che va in giro con la macchina fotografica al collo in bellaevidenza,
che tradotto in una parola significa "DERUBATEMI". Ben presto mi stanco.C'e'
troppo da camminare, di bici neanche l'ombra e quindi mi porto alla stazionedi
bus e prendo il bus n. 705, che mi riporta al lussioso Aereoporto didegrado
Montivideo, lontano circa 18 km dal centro. Passo in periferia dove il
e la poverta' si fanno evidenti.
LA COMPAGNIA URUGUAIANA PLUNA E' IL MIO DESTINO
Camminando per l'Aereoporto di Rio mi viene in mente un pensiero fisso. Darei
.............. per avere anche io una Santa davanti al mio cammino che mi
anticipa indicandomi qual'e' il gate giusto ect. per evitare di fare tanta
strada inutilmente. Alla fine cmq la Compagnia Uruguaiana Pluna fa per me visto
che ad oggi e' la piu' economica di tutte e mi porta in un posto che non e' una
spiaggia: questo posto si chiama Montevideo, la capitale dell'Uruguay.
.............. per avere anche io una Santa davanti al mio cammino che mi
anticipa indicandomi qual'e' il gate giusto ect. per evitare di fare tanta
strada inutilmente. Alla fine cmq la Compagnia Uruguaiana Pluna fa per me visto
che ad oggi e' la piu' economica di tutte e mi porta in un posto che non e' una
spiaggia: questo posto si chiama Montevideo, la capitale dell'Uruguay.
RITORNO ALL'AEREOPORTO DI RIO DE JANERIO
Inutile tentare, l'impossibile. Non c'e' niente da fare, nonostante tutti i
problemi, domani non lo so', ma ad oggi la vita da spiaggia e quella mondana
non fanno per me ed e' per questo che torno all'Aereoporto di Rio de Janerio
per cercare una meta qualsiasi che non sia una spiaggia. Passo quindi la
nottata in Aereoporto, il posto da me considerato il piu' sicuro al Mondo.
ARRIVO A RIO DE JANEIRO
Uscito miracolosamente indenne dal terribile sciopero portoghese e dall'impetuoso freddo dell'aereo eccomi a Rio de Janeiro. Qui è tutto bello...però io faccio tre passi indietro.
RITORNO SULLA SCENA INTERNAZIONALE.
God Bless us
COL DE LA BONETTE MT. 2802, IL PASSO ASFATATO PIU’ ALTO D’EUROPA.
Grandi
emozioni si provano a salire sul Passo Asfaltato più alto d’Europa mt. 2802,
che fino a pochi anni fa non esisteva e che hanno creato con grande astuzia i Francesi,
aggirando l’omonima cima alta mt. 2862 (che si raggiunge in pochi minuti su
banale sentiero dal Valico in argomento), solo e soltanto per il gusto di
ottenere l’ambito primato, visto che fino a pochi anni fa il colle scollinava a
2700 metri .
Lunare il paesaggio. Si può affrontare la salita da Saint-Etienne o da Jausiers.
Di
seguito riporto, la mappa, le fotografie, il video i dati tecnici dell’ascesa.
Per trovare LA
DIDASCALIA delle foto, aprire l’apposito link che
appare qui sotto, tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione
"salva con nome" si apre una finestra dove c'è
tutto. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare
in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale.
DATI TECNICI SALITA COL DE LA BONETTE MT. 2802 DA JAUSIERS
Punto di partenza: Jausiers 1.237 mt. (Francia).
Lunghezza salita: 23 Km
Quota di partenza: 1.237 mt.
Quota di arrivo:
2.802 mt.
Dislivello: 1.565 mt.
Pendenza media: 6,8 %
Pendenza massima: 12 % circa.
Buoni tempi ottenibili in
bici: 1 h e 30’ .
Buona media ottenibile in
bici: 15 km/h
Percorso: La salita non è durissima in quanto ha una pendenza media
inferiore al 7%, ma con i suoi 23
km è lunghissima e se non si è allenati diventa una
specie di inferno asfaltato. Da Jausiers
1.237 mt, punto di partenza già si intravede il Colle in argomento e le sue
guglie del paesaggio lunare che accompagna quasi tutto il percorso. Il 1°
chilometro è praticamente pianeggiante. I successivi 6 km invece presentano diversi
tornanti ma sono facili e la pendenza media degli stessi non supera il 6%. Dopo
7 km
circa si giunge alla Baita "la
Prégonde " mt. 1600. Poi ci sono 100 mt. circa di
discesa. Successivamente le pendenze crescono sensibilmente, fino a quasi il
12% e lo scenario cambia in quanto la pineta lascia sempre più spazio ad erba e
pietra. A metà salita si arriva ad un piccolo pianoro dove è ubicata a mt. 2000
una piccola Baita. Si risale nuovamente decisamente (tornanti) e il paesaggio
diventa sempre più bello e arido. Successivamente dopo un Laghetto, si affronta
un tratto semipianeggiante lungo quasi 1 km . Poi si svolta a sinistra percorrendo
ripide rampe in mezzo ad un oceano di rocce. Di seguito le pendenze si
riducono in corrispondenza del fortino e delle casermette dismesse. Sono
passati circa 19 km .
I due chilometri successivi sono facili viste le pendenze molto ridotte e sono
presenti addirittura dei tratti praticamente in falsopiano. Si giunge così al
punto a quota di mt 2678 dove spesso e volentieri tira un vento fortissimo e
dove si può scollinare verso Saint-Etienne. Qui comincia il tratto che i
francesi hanno realizzato appositamente per prendersi il record del Passo
Asfaltato più alto d’Europa. La strada corre adiacente ad affascinanti e
maestosi precipizi, con pendenze anche
superiori al 10%. Ci si alza in meno di 500 mt di oltre 100 metri di quota e poi
dietro la curva, la strada spiana. Si giunge così al COL DE LA BONETTE MT. 2802, il Passo
Asfaltato più alto d’Europa dove è ubicato un bel monumento che si affaccia
sull'abisso sottostante. Da qui un facile sentiero sterrato conduce in pochi
minuti alla piramidale sommitale dell’omonima cima alta mt. 2862 dov'è posto un
belvedere che permette un panorama a 360°.
AGGIORNAMENTO FILE EXCEL DELLE TARIFFE VOLI IN TUTTO IL MONDO
Nella pagina “CONSIGLI PER VIAGGIFAI DA TE”, riporto il file in excel denominato “TARIFFE VOLI” aggiornato ad
oggi delle Tariffe minime di alcuni voli di Tutto il Mondo con l’indicazioni
delle Compagnie Aeree che le praticano.
- Nella Colonna A trovate l’Aereoporto di
partenza;
- Nella Colonna B trovate l’Aereoporto di
arrivo;
- Nella Colonna C trovate il prezzo
minimo del volo andata e ritorno tutto compreso (tasse aereoportuali,
spese varie, eventuali spese per prenotazione con carta di credito ect).
Questo prezzo è riferito a periodi di bassa stagione, a volte in giorni
feriali. Logico dedurre che se si riesce a spuntare un prezzo inferiore a
questo, si è fatto un bel affare.
- Nella Colonna D trovate la data in cui
ho avvistato il prezzo minimo per quella tratta;
- Nella Colonna E trovate alcune
delle Compagnie Aeree che hanno praticato o che stanno praticando quel
prezzo minimo succitato o cmq, di poco oltre lo stesso;
- Nella Colonna F, sono riportati gli
Aereoporti dove avvengono eventuali scali. Se la casella è vuota il
volo è diretto;
- Nella Colonna G, ci sono: note varie ed
eventuali.
Per trovare quindi tutte le
informazioni succitate è necessario selezionare, la colonna B e optare per
l’opzione “Modifica” e poi “trova”, digitando il nome dell’Aereoporto di
Arrivo.
Ti escono quindi queste
informazioni relative alla località di arrivo da te prescelta:
- L’Aereoporto di partenza;
- la tariffa minima trovata per ogni
tratta;
- la data in cui è stata avvistata quella
tariffa;
- Le Compagnie Aeree che praticano quella
tariffa;
- Eventuali scali;
NON TUTTI SANNO CHE IL PRINCIPE DELLA SALITA DEL RIPETITORE DI COLOGNE (SUL MONTE ORFANO), UNA TRA LE PIU’ DURE TRA QUELLE ASFALTATE DELLA FRANCIACORTA, E’ MORGANI FRANCO (DETTO IL BALBA) DI COCCAGLIO.
C’è
un salita a Cologne che è nota a tutti per la sua durezza. Un inferno di strada
asfaltata, con delle pendenze incredibili, che d’estate si arroventa del
terribile calore sprigionato dal sole che colpisce impetuosamente il versante
sud del Monte Orfano. L’unica pecca: quei lunghi tratti di pianura che la rendono
meno dura di quanto potrebbe essere. Per i motivi succitati, quasi tutti gli
sportivi la evitano, ed essa rimane spesso deserta, soprattutto nelle ore più
calde estive, animandosi leggermente dopo le ore 17.00 di coraggiosi atleti che
tentano la sfida con se stessi. Quindi i volti che si vedono lì sopra sono più
o meno sempre gli stessi, con scarso avvicendamento nel corso degli anni. C’è
una persona però che da circa 10 anni percorre questa salita quasi
quotidianamente anche per diverse volte al giorno (1, 2, 3, 4, 5, 6, ect. volte
al giorno). Il suo nome è Franco Morgani detto “il Balba”, proveniente da
Coccaglio (Bs), ad oggi l’unico del Pianeta Terrestre capace di scalare
per diverse centinaia di volte l’anno
questa salita, con una forza, potenza, costanza incredibili. Domani non lo so,
ma non ho dubbi nell’affermare che per me ad oggi è lui a pieno diritto il “PRINCIPE
DELLA SALITA ASFALTATA DEL RIPETITORE DI COLOGNE”. Di seguito riporto i dati
tecnici, le fotografie e i filmati dell’ascesa in questione:
DATI TECNICI SALITA RIPETITORE
ASFALTATO
Punto di partenza: allo Stop di Via Cominotti incrocio Via
Facchetti, a Cologne mt. 180 - raggiungibile in 30 minuti di macchina da
Brescia (25 km
circa). Provenendo da Coccaglio sulla ex S.S. 575, giunti al primo semaforo di
Cologne svoltare a destra, seguire la strada principale che porta in centro.
Alla rotonda proseguire diritto e giunti allo stop svoltare a destra in Via
Facchetti, superare le Poste e subito dopo l’ingresso del Parco Villa Gnecchi svoltare
a sinistra in Via Cominotti.
Percorso: vedi video riportato qui sotto dopo viene
descritta nel dettaglio la salita in argomento.
Lunghezza salita: 2150 mt. circa
Quota di partenza: 187 mt s.l.m.
Quota di arrivo: 437 mt s.l.m.
Dislivello: 250 mt.
Pendenza media: 11 % (12,5 % se si escludono i primi 200
mt. quasi pianeggianti)
Pendenza massima: 20 % circa.
Buoni tempi ottenibili in
bici: 10’ (il tempo parte allo stop,
dell’incrocio ricompreso tra Via Facchetti e Via Cominotti e si ferma dove si
comincia a scendere verso il Rifugio degli Alpini e dove si può svoltare a
destra per la base del Ripetitore).
Buona media ottenibile in
bici: 13 km/h
Rapporti consigliato: vari, da un massimo di 32- 12 ad un minimo di 32 – 22;
IL SANTUARIO DI S ANNA DI VINADIO MT 2025, IL PIU' ALTO D'EUROPA.
Il Santuario di Sant'Anna mt. 2025 è considerato il Santuario più alto
d’Europa. Esso si trova nel Comune di Vinadio,
nella Provincia di Cuneo. Si trova non lontano dalla
strada che da Vinadio sale al Colle della Lombarda mt. 2350. E’ Dedicato
ai Santi Anna e Gioacchino. La Festa patronale è il 26
luglio.
Di
seguito riporto le fotografie e il video del Santuario Succitato.