GLI ARGOMENTI

25 VETTE, 8 PASSI E 4 BOCCHETTE IN 12 ORE: QUESTO E’ IL MIO RECORD MONTANO PERSONALE OTTENUTO IL 09/05/2007 SULL’APPENNINO TOSCO – EMILIANO.

Sono passati ormai molti anni da quando il  giorno 09/05/2007 ho realizzato il record di cime in 12 ore. Per fare questo non è necessario essere dei fenomeni ma è indispensabile scegliere la zona giusta per realizzarlo e cioè dove ci sono ubicate molte montagne vicine con poche dislivello tra l’una e l’altra. Io ho scelto la zona della Garfagnana sull’Appennino Tosco – Emiliano e precisamente la traversata dal Passo della Cisa mt. 1041 al Passo Lagastrello mt. 1200. Di seguito riporto la relazione dell’escursione, la mappa, le fotografie, il video e l’elenco delle 25 Cime, 8 passi e 4 bocchette su cui sono salito in 12 ore.
Per trovare LA DIDASCALIA delle foto, aprire l’apposito link  che appare qui sotto, tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione "salva con nome" si apre una finestra dove c'è tutto. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale.  





ELENCO DELLE 25 CIME DELLA TRAVERSATA IN 12 ORE

  1. Monte Valoria mt. 1229
  2. Monte Formigare mt. 1205
  3. Groppo del Vescovo Mt. 1243
  4. Monte Fontanini mt. 1401
  5. Monte Beccaria mt. 1377
  6. Monte Borgognone mt. 1401
  7. Monte Corno mt. 1301
  8. Monte Tavola mt. 1508
  9. Monte Fosco mt. 1683
  10. Monte Orsaro mt. 1830
  11. Monte Braiola mt. 1819
  12. Monte Marmagna mt. 1851
  13. Monte Aquilotto mt. 1788
  14. Monte Aquila mt. 1779
  15. Monte Brusa Mt. 1796
  16. Monte Matto mt. 1837
  17. Monte Paitino mt. 1817
  18. Monte Sillara mt. 1861
  19. Monte Losanna mt. 1855
  20. Monte Bragalata mt. 1835
  21. Monte Uomo Morto mt.  1773
  22. Monte Bocco mt.  1791
  23. Monte Pitturino mt. 1746
  24. Cima Canuti mt. 1743
  25. Monte Malpasso mt. 1716
ELENCO DEGLI 8 PASSI DELLA TRAVERSATA IN 12 ORE

  1. Passo della Cisa mt. 1041
  2. Passo Cirone mt. 1248
  3. Passo delle Guadine mt. 1687
  4. Passo di Badignana mt.  1685
  5. Passo di Compione mt. 1794
  6. Passo Giovarello mt. 1752
  7. Passo Branciola mt. 1676
  8. Passo Lagastrello mt. 1200

ELENCO DELLE 4 BOCCHETTE DELLA TRAVERSATA IN 12 ORE

  1. Bocchetta del Tavola mt. 1444
  2. Bocchetta dell'Orsaro mt. 1722
  3. Bocchetta di Marmagna mt. 1736
  4. Bocchetta dell'Aquila mt. 1707

25 VETTE, 8 PASSI E 4 BOCCHETTE IN 12 ORE: QUESTO E’ IL MIO RECORD MONTANO PERSONALE OTTENUTO IL 09/05/2007 SULL’APPENNINO TOSCO – EMILIANO.

Sono passati ormai molti anni da quando il  giorno 09/05/2007 ho realizzato il record di cime in 12 ore. Per fare questo non è necessario essere dei fenomeni ma è indispensabile scegliere la zona giusta per realizzarlo e cioè dove ci sono ubicate molte montagne vicine con poche dislivello tra l’una e l’altra. Io ho scelto la zona della Garfagnana sull’Appennino Tosco – Emiliano e precisamente la traversata dal Passo della Cisa mt. 1041 al Passo Lagastrello mt. 1200. Di seguito riporto la relazione dell’escursione, la mappa, le fotografie, il video e l’elenco delle 25 Cime, 8 passi e 4 bocchette su cui sono salito in 12 ore.
Per trovare LA DIDASCALIA delle foto, aprire l’apposito link  che appare qui sotto, tasto di destra sulla foto desiderata e con l'opzione "salva con nome" si apre una finestra dove c'è tutto. Un'altra opzione è quella di aprire la foto scelta, cliccare in fondo alla pagina su opzioni e poi su scarica a grandezza originale.  



23/04/2012: AD OGGI IL TERZO POST PIU' CLICCATO SI CHIAMA “IL FISIOTERAPISTA – VITA IN SALITA”.


 Ecco che annuncio con molto piacere che il post denominato IL FISIOTERAPISTA - VITA IN SALITA, che è stato cliccato parecchie decine di volte, ad oggi risulta il terzo più visto di questo blog. 

I MIEI 70 COMUNI MANTOVANI

Nella pagina dei I MIEI COMUNI IN BICI eccolo descritto il mio viaggio attraverso i 70 Comuni della Provincia di Mantova.

ACCORPAMENTO PAGINE DELLE MIE 1600 CIME, CON QUELLA DELLE RICETTE DEI DOLCI


Per questioni di spazio ho dovuto mio malgrado procedere all’accorpamento delle 2 pagine citate nell’oggetto.

ACCORPAMENTO PAGINE COMUNI BRESCIANI E BERGAMASCHI


Per questioni di spazio ho dovuto mio malgrado procedere all’accorpamento delle 2 pagine dei Comuni Bergamaschi e Bresciani in un'unica pagina.

I GIGANTESCHI CREPACCI DEL PIAN DI NEVE NEL GRUPPO DELL’ADAMELLO.

I crepacci presenti in un ghiacciaio sono delle alterazione geomorfologiche della superficie dello stesso con la formazione di fenditure profonde fino a 50 metri. Si forma quando la massa glaciale, che si muove verso valle, determina delle grosse tensioni in profondità parallele al flusso del ghiaccio che a  seconda della conformazione del terreno e della differente velocità di scorrimento, trovano sfogo in superficie formando le crepe succitate. Un altro modo in cui si può formare un crepaccio è dovuto alle tensioni di taglio provocate dal contatto della colata con le pareti rocciose laterali. Soprattutto all’inizio della stagione estiva i crepacci possono essere pericolosi per gli alpinisti in quanto spesso sono nascosti da un sottile e precario strato nevoso detto ponte di neve. Alla fine della stagione estiva spesso invece essi sono meno pericolosi in quanto risultano tutti aperti e quindi ben visibili, offrendo uno spettacolo impareggiabile, così come si evince dal seguente video.


ANCORA OGGI TREMO QUANDO PENSO AL PERICOLOSISSIMO CANALONE NORD CHE CONDUCE DALLA VAL CARONELLA AL PASSO DEL SERIO MT 2694.

Nel giorno di Ferragosto dell’anno 2007, ho tentato sbagliando, l’ascesa al Passo del Serio, dove nasce l’omonimo fiume, risalendo il terribile canalone nord dalla Val Caronella. Un muro infernale di rocce e sassi instabili che cadevano solo a guardarli. Ancora oggi tremo quando penso a quel giorno. Di seguito le foto e il video che testimoniano quanto sopra detto. 

LA PERICOLOSISSIMA CRESTA SUD - EST DEL MONTE CUSNA 2121 NELL’APPENNINO REGGIANO: UN INFERNO DI ROCCIA E SASSI CIRCONDATI DAL VUOTO.


Mi è capitato ormai diversi anni fa di percorrere la terribile cresta sud – est del Monte Cusna mt 2121 nell’Appennino Reggiano, peraltro in discesa. Anche se dalla foto, non si nota essa è pericolosissima: ci sono dei salti rocciosi incredibili, precipizi a volontà, passaggi rocciosi superiori al II grado. Un inferno di roccia e sassi circondati dal vuoto. Grave errore di valutazione il mio, visto che si può benissimo evitare, camminando sul facile sentiero del versante nord o appoggiandosi sul meno agevole fianco nord erboso. L’ho percorsa perché volevo accorciare il percorso e perché da sopra non si vedeva a cosa andavo incontro e invece il risultato è che 45 minuti indimenticabili di paura sono entrati a far parte della mia vita.




CANI CHE NON HANNO PAURA DI NULLA: TOM CALABRIA.


Ci sono cani che non hanno paura di niente e di nessuno. Prima o poi almeno una volta nella vita ti accade di incontrarlo un cane del genere e così è capitato a me nell’ambiente Montano. Il suo nome è Tom Calabria e insieme al suo inseparabile padrone Felice Calabria anche lui logicamente senza paura ha affrontato diverse ascensioni. E’ incredibile notare come senza fatica saliva e scendeva continuamente per pendii proibitivi per l’uomo, e faceva bagni impossibili in laghetti quasi ghiacciai. Di seguito riporto i video che testimoniano quanto sopra descritto.



IRON WOMEN: UN ESEMPIO PER TUTTI PINU LA BELVA.


Esistono sulle Alpi e sugli Appennini dei posti montani Dimenticati da Dio, selvaggi, severi, ricchi di precipizi, battuti da pochissimi dove è raro incontrare qualcuno. A volte si vedono dei gruppetti di escursionisti, oppure uomini da soli o qualche coppia di avventurieri. E’ quasi impossibile incontrare donne sole. In due di questi luoghi però ho avuto l’incredibile fortuna di incrociare per ben due volte una donna  che con un coraggio da vendere bazzicava da sola nei posti più dimenticati delle Orobie Bergamasche. Non potrò mai dimenticare pertanto il volto e le parole di Pinù la Belva, che a mio giudizio fa parte di quelle donne di ferro che non hanno paura di nulla, che spaccano il Mondo e che è molto raro incontrare nella vita.



QUANTO FATICOSO E’ PERCORRERE A NUOTO LA VAL SALIMMO? CHIEDETELO A CALABRIA FELICE.

Ci sono dei momenti nella vita in cui ti può capitare di fare per un motivo e per l’altro delle fatiche insopportabili. Per esempio, farsi a nuoto la Valle di Salimmo in mezzo ad un oceano di neve. A Calabria Felice è capitato nel lontano Giugno del 2006 ed io ero lì con la telecamera in mano a immortalare quegli interminabili minuti.

SALAMINI SERGIO, IPTNOTIZZATORE DI GALLINE, GALLI E UOMINI AL CARNEVALE DI ERBUSCO DEL 08 FEBBRAIO 2005.

Ma dove è finito Salmini Sergio? Sono lontani i tempi d‘oro in cui lo vedevo spesso in televisione a ipnotizzare Galli, Galline e Uomini. Poi al Carnevale di Erbusco ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo così come si evince dal video di seguito. Quella è stata l’ultima volta che ho visto il Mitico Salamini Sergio.